Autori: Mauro Luisetti e Carla Samarani

Editrice Psiche 2

Pagg. 304 - Prezzo € 20,00

 
 

 

ADESSO TOCCA A TE

Storia di una guarigione

Descrizione: Un mondo che ci obbliga a correre non lasciandoci il tempo di capire quello che vogliamo realmente essere e che, richiedendo efficienza a tutti i costi, ci lascia una sola possibilità per fermarci: la malattia. Quando questa sopraggiunge ci allontaniamo dai valori standard della nostra società e per questo ci sentiamo esclusi, diversi, ma, soprattutto, sbagliati.

In questo libro, l’esperienza del protagonista insegna che ci può essere la possibilità di vivere diversamente una malattia, trasformandola in una guarigione. È l'esperienza di un un oncologo in carriera che si salva dalla depressione ("...una malattia maledetta che ti fa vivere da morto, che non ti uccide ma lascia a te l'incombenza di farlo") che troverà la guarigione completa solo dopo aver raggiunto quella dell'anima.

Un bellissimo racconto New Age forte di tutta una serie di elementi allegorici e personaggi tipici delle fiabe come l'aquila, il lupo, il vecchio saggio, il viaggio, il sogno, che magnetizzano magistralmente l'immaginazione del lettore.  La storia di un uomo semplice e con i piedi per terra, che all'improvviso si trova a fare i conti con un inaspettato risveglio spirituale...

Introduzione degli Autori: Questo romanzo ha rappresentato per noi l'occasione di raccontare, anche attraverso le nostre esperienze personali, le enormi difficoltà che ogni individuo alla ricerca del proprio carisma incontra nel mondo occidentale.
Un mondo che ci obbliga a correre non lasciandoci il tempo di capire quello che vogliamo realmente essere e che, richiedendo efficienza a tutti i costi, ci lascia una sola possibilità per fermarci: la malattia.
Quando questa sopraggiunge ci allontaniamo dai valori standard della nostra società e per questo ci sentiamo esclusi, diversi, ma, soprattutto, sbagliati.
Questo libro offre, attraverso l'esperienza di vita del protagonista, la possibilità di vivere diversamente la malattia, considerandola un regalo da sfruttare appieno per poter passare del tempo con noi stessi e rinascere ad una vita completamente nostra.
Vivere la magia della propria rinascita spirituale significa ascoltare le memorie dell'anima e riconoscersi in esse, scoprendo che possono essere quelle memorie sciamaniche e di guarigione che noi, popolo della scienza, abbiamo rinnegato e dimenticato.
O almeno abbiamo creduto di poterlo fare.
Nel romanzo questo è quanto accade a Roberto Negri, medico oncologo, che, nel momento topico della sua vita professionale ed affettiva, si ammala di depressione, la malattia più diffusa ed invalidante del mondo occidentale. Una sindrome devastante, che spesso segna la parola fine alla vita di chi finisce nel suo abbraccio mortale.
Ma per il dott. Negri la storia sarà diversa...

 

PREVIEW SCELTA DAGLI AUTORI


...Vivevo in un'altra dimensione rispetto al mondo, più sfocata, confusa, surreale, mi sentivo come in un labirinto composto d'innumerevoli porte, ne aprivo una convinto che fosse quella giusta, ma subito ne trovavo un' altra chiusa, e lì crollavo...

..." Qual è il problema? Quello che per te è un problema per me è quello che fa la differenza fra la vita e la morte, quello che mi mangia poco per volta, pezzo per pezzo, è una maledizione fatta chissà da chi."...

...Ernesto mi stava dicendo che durante la nostra vita spesso scegliamo in base a ciò che il mondo vuole da noi, pur sapendo, nel momento stesso della scelta, che non è quello che vogliamo per noi stessi. Invece di ascoltare questa consapevolezza, cerchiamo di sopprimerla, di soffocarla, viviamo nell'errore correndo il rischio di cadere nei tentacoli della depressione, la malattia maledetta che ti fa vivere da morto, che non ti uccide, ma lascia a te l'incombenza di farlo...

...Purtroppo nel nostro mondo chiamiamo amore il possesso, vogliamo possedere la persona che diciamo di amare perchè abbiamo paura di perderla. Paura, capisci? La paura è il contrario dell'Amore, come il Diavolo è il contrario di Dio, tutto l'Universo ruota su questi due opposti, tutto quello che facciamo e diciamo, tutte le nostre azioni e decisioni sono dettate dall'amore o dalla paura, con l'amore ti avvicini a Dio, con la paura ti allontani. E se Dio è tutto, e Dio è tutto, Dio è anche il suo esatto opposto, anche la paura è Dio, perchè senza di quella noi, Amore allo stato puro in quanto fatti a sua immagine e somiglianza, non avremmo potuto riconoscerci e riconoscerLo.
E' il libero arbitrio, Dio in quanto Amore non ci obbligherà mai ad essere quello che siamo, ma ci lascia liberi di esserlo permettendoci di conoscere il nostro esatto opposto.
Per essere quello che sei devi prima essere quello che non sei"...

...Le energie negative altro non sono che la paura e la paura ci incatena a terra,ci rende fragili e sottomessi, ci porta alla malattia ed alla morte. Vogliamo la nostra libertà, ma finché la otteniamo negandola ad altri non saremo mai liberi, perchè la loro sofferenza diventerà ben presto la nostra. Amare se stessi ed amare gli altri come noi stessi, questo ci rende veramente liberi...

...Per essere quello che siamo prendiamo decisioni che ci portano ad essere quello che non siamo e noi e nessun altro lo vogliamo, nessuno al mondo è colpevole o meritevole delle nostre azioni e decisioni, ognuno di noi è comparsa nel disegno dell'altro ed ognuno di noi è protagonista del proprio disegno...

…Feci così conoscenza con Padre Romano, il prete titolare della chiesa, anche se in quel momento ispirava ben poca sacralità. Con le maniche della consunta tunica nera rivoltate sul gomito, i pochi capelli che svolazzavano dovunque in modo disordinato, il viso rosso dal sudore e probabilmente da qualche bicchiere di troppo, era intento a zappare un orto discretamente grande, nel quale spiccavano alcuni alberi da frutto.
Quando ci vide piantò la zappa nel terreno con un colpo secco e ci venne incontro, puntando su Ernesto che si trovava davanti a me ed allargando le braccia ancora prima di raggiungerlo. Il rossore non nascondeva la radiosità del viso…

...L'uomo della creazione, diventato materia, è tutto ma non lo sa, è Amore ma non lo sa, è Dio ma non lo sa. Vive ancora nell'assoluto, é padrone del creato, non conosce nulla all'infuori di lui, non può sapere d'essere Amore in quanto non conosce la paura. E' l'immagine di Dio sulla terra, ma per essere consapevole di esserlo deve necessariamente conoscere il suo esatto opposto. Non ci può essere giorno senza la notte, terra senza mare, freddo senza caldo, non ci può essere il maschio senza la femmina. Uniti sono l'Amore, attraverso il quale si ritroveranno e ricomporranno l'immagine di Dio, consapevoli di esserlo...

...Ma tu hai il libero arbitrio di decidere se continuare o meno in quella direzione, basta una decisione, anche piccola, ed il tuo futuro cambia, per il semplice fatto che esiste solo il presente, il futuro è il presente di domani ed il passato quello di ieri, tutto ruota, muta e diviene in base a quello che stai facendo in questo momento e che non sarà quello che farai fra un minuto o che hai fatto un minuto prima. Solo noi siamo padroni del nostro presente...

...Vivi e muori felice, perchè la tua felicità non verrà via con te, dove andrai non ne avrai bisogno, ma rimarrà qui, in questa aria, fra queste montagne ed il vento la porterà dappertutto, sarà una memoria che niente e nessuno potrà mai cancellare...

...Realizzammo di aver passato tutta la notte a parlare solo quando il cielo venne rischiarato dai primi raggi di sole che spuntavano da dietro le montagne.
Un nuovo giorno stava nascendo, davanti ai miei occhi si stava svolgendo la manifestazione di Dio più evidente, ed io n'ero il protagonista, perchè insieme al buio della notte si stavano dissolvendo le tenebre della mia vita.
Stavo riaprendo gli occhi alla luce...

...La mia strada era occuparmi del prossimo, delle sue sofferenze e delle sue paure, però lo avevo fatto solo con le mie conoscenze mediche e non con il mio amore. Per poter fare questo dovevo ammalarmi, conoscere la sofferenza e guarire nell' unico modo possibile, amando me stesso.
Grazie a questo, oggi quel bambino ero io, la sua sofferenza era la mia, la sua guarigione è stata la mia. E adesso mi sentivo bene, forte, importante, felice e, soprattutto, libero.
" Ama il prossimo tuo come te stesso",
ecco la verità insita in questo insegnamento di Cristo, non potrai amare nessuno se prima non ami te stesso...

…La scienza, da strumento di risposta alle nostre domande, da contributo per soddisfare la nostra sete di conoscenza, è diventata la risposta a prescindere, la conoscenza a sè stante.
La nostra dimenticanza su chi siamo è tale che ci sentiamo creati da una nostra creazione, e releghiamo tutto quello che la scienza non riesce a spiegarci nel campo dell'inesistente, del " non capisco quindi non può essere."
Non è forse questo un atteggiamento altamente irrazionale?...

…Lo psichiatra, forse perchè avrebbe parlato di lì a poco, era discretamente agitato, si toccava continuamente i capelli, molto radi davanti e più folti dietro, quasi a spettinarli invece che, come chiunque è solito fare, mantenerli aderenti alla nuca. Forse per questo non riusciva ad essere elegante nonostante l'abito che indossava…

…" Vede, io capisco e comprendo la sua frustrazione, la sua storia è comune purtroppo a quella di molti altri malati, però non dobbiamo mai dimenticare che siamo noi i primi responsabili di noi stessi, e verso noi stessi abbiamo molti doveri. Noi occidentali ci rivolgiamo al medico come fosse un meccanico ed usiamo l'ospedale come fosse un' officina, gli consegniamo il nostro corpo malato pretendendo che ce lo restituisca riparato ed efficiente, e non vogliamo sapere nient'altro.
Io credo invece che ogni malattia abbia qualcosa da dirci, solo che non abbiamo mai imparato ad ascoltarla con amore."…

…E' come passeggiare tra boschi, prati e montagne sotto un cielo azzurro decorato di nuvole multiformi e multicolori, tanta bellezza e perfezione ci apre il cuore e ci avvicina a Dio.
Ma se nello stesso luogo sfrecciamo in automobile a duecento all' ora non esiste nient' altro che la strada, che ci ingoia e ci nasconde tutto il resto, portandoci a giudicare brutto un paesaggio che in effetti non abbiamo visto.
Su quell'automobile viaggia gran parte dell'umanità, che non vedendo Dio si convince che non esiste. Basterebbe rallentare e concedersi ogni tanto una sosta, ma la paura di rimanere indietro è troppo forte.
" Ma indietro a che cosa?".

A quella velocità la fine della strada arriverà presto, ed in quel momento voltarsi indietro e rendersi conto di aver sacrificato la vita ad una gara che non è mai esistita sarà molto doloroso…

…Gli presi la mano e gliela strinsi forte, mi trovavo davanti ad un grande uomo, che pur provenendo da una certa cultura e da certi studi, non si era mai posto su di un piedistallo, non aveva mai guardato gli altri dall'alto in basso e, soprattutto, non si era mai creduto Dio.
Aveva lasciato la mente ed il cuore aperti ad ogni altra esperienza e conoscenza, si era rifiutato d'essere cieco e sordo, aveva occhi per vedere ed orecchie per intendere e così aveva fatto…

…Mi guardò sorridendo, i suoi occhi erano sempre vivi e penetranti, sembravano due pietre preziose incastonate in un viso solcato da mille rughe. Il mio vecchio amico appariva invecchiato, ma non per questo era venuto meno il suo carisma, che continuava ad emanare fierezza, orgoglio ed imponenza…

 

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