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Autore: Philip J. Corso Editrice Pendragon Pagg. 192 - Prezzo € 14,00 |
L'alba di una nuova era I segreti alieni nascosti dal Pentagono Pubblicato per la prima volta nel
mondo in questa edizione italiana integrale, questo diario di appunti è
stato consegnato a Maurizio Baiata, curatore del libro, da Corso stesso,
durante la sua ultima visita in Italia, pochi mesi prima di morire. Il testo
conferma e rende pubbliche le straordinarie ricadute tecnologiche
dell'incidente di Roswell (dove, nel 1947, un UFO precipitò sulla Terra).
Poco prima di morire, nel 1998, il colonnello Corso ribadiva - in una dichiarazione giurata - la veridicità delle affermazioni contenute nei suoi scritti, coinvolgendo così l'Esercito degli Stati Uniti in un'azione legale senza precedenti. Nel libro si scopre che c'era un accordo tra i militari, che decretava di non parlare fino a che la coscienza non avesse imposto di farlo...
Alcuni brani salienti tratti dal libro
Avevo pieni poteri decisionali. Nessuno, eccetto il
Generale, sapeva dei miei nullaosta. In qualità di assistente speciale del
generale, esercitavo il comando, tuttavia, la mia autorità dipendeva dal
generale, capo della R&D dell'Esercito. Quindi, nei rapporti con le
industrie, erano le mie decisioni a contare.
Venni a sapere che un gruppo di industriali in uno stato del nord-est aveva fatto una scoperta all'avanguardia, l'allineamento degli atomi o delle molecole nell'acciaio. C'erano riusciti, ma non sapevamo come. Avevamo un campione: secondo il rapporto quel piccolo frammento era stato rinvenuto in una zona desertica occidentale statunitense. Si pensava che provenisse da un UFO (prova non conclusiva). Sotto certe condizioni si illuminava. Sebbene fosse al di là del nostro stato dell'arte [con questa espressione l'Autore indica nella maggioranza dei casi lo stato tecnologico raggiunto all'epoca dei fatti di cui si sta parlando] dell'epoca, l'allineamento degli atomi in una sottile lamina d'acciaio avrebbe provocato una forza propulsiva inimmaginabile, rendendo un'astronave "leggera come una piuma" e tanto resistente da reggere a qualsiasi collisione, senza subire alcun danno da impatti con frammenti o detriti spaziali. Avrebbe significato il pensionamento di tutte le nostre armi. Con un simile rivestimento, le radiazioni o i raggi cosmici non avrebbero potuto penetrare nel velivolo; tuttavia, un allineamento diverso avrebbe permesso il passaggio di raggi cosmici o di radiazioni, generando un sistema propulsivo di tale forza che il viaggio nello spazio ne sarebbe risultato semplificato e a una velocità che andava ben oltre la nostra comprensione. Un ulteriore allineamento, che ancora serbava la sua maggiore forza, avrebbe reso l'acciaio o l'alluminio trasparente. Era chiaro che le molecole-atomi erano allineati. Indicazioni importanti per il Capo della R&D dell'Esercito provenivano soprattutto dai laboratori della R&D. Nel mio "briefing" al Generale, egli mi impartì i seguenti ordini: "Tenga unito il suo gruppo, gli stia addosso. Al primo, concreto, passo avanti nell'allineamento, assumeremo la direzione e finanzieremo il progetto. Potrebbe essere più importante di Los Alamos". Dal capitolo VI: DEW - ARMI AD ENERGIA DIRETTA - GUERRE STELLARI Le potenzialità, per le forze armate, erano enormi. È assolutamente naturale che l’interesse dell’Esercito risieda nelle armi, gli strumenti del mestiere. L’energia diretta sotto forma di laser, di microonde (frequenze radio) e di fasci di particelle, prometteva nuove armi, impiegabili in azione dagli eserciti del futuro. Dal 1980, in vent’anni, al di là dei progressi rilevanti, una vera rivoluzione tecnologica negli armamenti ha implementato enormemente le capacità delle forze armate sul campo di battaglia. Le DEW possono colpire il bersaglio alla velocità di 300.000 km/s. Alla velocità del suono, per catturate un bersaglio, ci vogliono 331 m/s, mentre nel tempo occorrente all’energia DEW, il bersaglio si sposterebbe solo di un millimetro. Quest’arma vola a "tempo-zero", eliminando ogni problema di traiettoria e di guida. Il laser ad alto potenziale provoca il sovraccarico termico dei bersagli, facendoli fondere. Il bersaglio ottico "impazzisce", incrinandosi in un istante. Le armi a radio-frequenza circondano il bersaglio con intense radiazioni che inducono voltaggi letali nei circuiti elettronici. In questo caso, tutti i sistemi non rafforzati che incorporino dei circuiti integrati sono particolarmente suscettibili. Nel 1966 il comando del Poligono di Great Falls, nel Montana, segnalò il blocco di tutte e dieci le sue rampe di lancio a causa di "condizioni difettose" nei sistemi di guida e nei missili. Identiche avarie furono registrate il 5 e il 20 Marzo 1967 nella Base aeronautica di Malstrom, ancora nel Montana. Dai rapporti risultò che i radar avevano individuato degli UFO in volo in quella zona. Un eccesso di radiazioni provocò il capovolgimento, all'interno dei silos di lancio, di diversi missili Minuteman "non rafforzati", causando ingenti danni. Nel 1964 alcuni UFO distrussero un razzo Atlas presso la Base Aeronautica di Vandenberg. E ancora, nel 1973, si verificò un’interferenza durante un lancio di Minuteman da Vandenberg, verso Kwajalein. Il raggio laser può causare identiche interferenze nelle nostre armi a radio-frequenza. Esiste una differenza fra le applicazioni in campo spaziale e quelle in campo tattico. Nelle applicazioni spaziali (eso-atmosferiche) un fascio di particelle si propaga bene. Nella nostra atmosfera (endo-atmosfera), un fascio di particelle ionizzate deve prima liberare il cammino per l'impiego di un laser ad alto potenziale. Utilizzate contro ordigni spaziali, gli effetti delle DEW, potrebbero penetrare nell'oggetto, provocandone l'implosione. Considero le applicazioni spaziali delle DEW grandemente auspicabili, analogamente ai laser chimici e ad eccimeri a onde corte, che non penetrano nei livelli più bassi dell’atmosfera. Impadronendosi di tale nuova tecnologia, l'Esercito ha compiuto un gigantesco passo avanti. Le armi a raggio ormai non appartengono più alla fantascienza. Dal capitolo X PROPULSIONE Cosa è un UFO? Quali forze determinano la propulsione degli UFO? Com’è possibile sconfiggere le leggi della fisica a noi note? Perché, a volte, si tratta di un’esperienza quasi religiosa? Le risposte non sono prontamente disponibili, quindi cerchiamole per deduzione da ciò che non sappiamo, ovvero, l’estremo opposto dell’equazione. Prima di tutto, ripassiamo alcune leggi fisiche note. Facendo degli esempi. Dalle nozioni basilari sul volo aereo ricaviamo che un aeroplano vola perché la sua forza di sollevamento supera il suo peso, la spinta supera la resistenza. Un UFO possiede un peso? La risposta deve essere "no". Come è possibile? Tutti i corpi dotati di massa hanno anche un peso, ma un UFO è in grado di compiere virate di 90° a velocità elevatissime. Dovrebbe anche essere dotato di una spinta. Ma, nuovamente, la risposta dedotta logicamente è "no". Deve pure avere una forza di sollevamento, perché lo vediamo volare nell’atmosfera. Tuttavia, la risposta è ancora una volta "no". Mi si consenta di spiegare perché rispondo "no" a queste comuni leggi della fisica. Prima di tutto, un aeroplano vola all’interno del nostro sistema, che chiamiamo Terra, cosicché è soggetto a tutte le leggi fisiche del nostro pianeta. Adesso sostituiamo la parola "terra" con il termine "campo", in quanto la teoria della relatività di Albert Einstein ci dice che la massa si trova là dove il campo è particolarmente potente e che l’assenza di massa risulta là dove il campo è parzialmente debole. Pertanto, per isolare un velivolo dal campo, bisogna possedere un dispositivo che agisca sulla densità del campo, per bloccare così tutti gli influssi esterni come la gravità, la forza centrifuga, la luce, le radiazioni, il tempo e così via. Immaginate una potente esplosione: durante il nano secondo in cui avviene, tutta la massa e l’energia si spostano in fuori, espandendosi dal centro dell’esplosione. Nel momento dell'esplosione nessuna forza esterna può penetrare questo "strumento" che agisce sulla temporanea densità di campo. Gli UFO sono in grado di estendere il tempo dell'esplosione. Non esistendo fattori determinanti, quali la gravità, all’interno di questo strumento che agisce sulla densità di campo, un UFO è capace di creare i suoi personali fattori determinanti, come gravità, luce e forza centrifuga, in maniera da eliminare tali forze o da combinarle insieme per controllarne l’intensità. Il risultato finale è un campo. A. Un UFO opera all’interno di un campo; B. La Terra, non soggetta a influssi esterni del campo B-terrestre. Secondo la teoria del Big Bang, che fu all’origine dell’Universo, all’inizio del tempo vi fu un’immane esplosione che scagliò verso l’esterno tutta la massa e l’energia. La teoria del Big Bang è considerata accettabile dalla scienza a causa dello "spostamento rosso"; con esso si intende che la maggior parte dell’energia delle stelle viene trasportata all’interno dello spettro infrarosso, il che significa che tutte le stelle si stanno allontanando da noi e l’una dall’altra. Ciò conferma la teoria del Big Bang. Immaginate un campo così potente e così ben isolato da riuscire a restare immobile nello spazio e nel tempo, mentre oggetti come pianeti e stelle gli sfrecciano accanto. Ciò costituirebbe la velocità relativa fra un UFO ed una sua destinazione planetaria alla velocità della luce, 300 mila Km/s e rallenterebbe inoltre il tempo relativo. Un UFO, apparendo nella nostra atmosfera, si muoverebbe sempre con alcuni secondi di scarto (in avanti o indietro) rispetto al tempo terrestre. L’UFO avrebbe quindi un aspetto traslucido o nebuloso, ai nostri occhi. Pochi secondi dopo sembrerebbe sparire, il che verrebbe interpretato, erroneamente, da noi umani, come accelerazione. I nostri tradizionali punti di vista sulla gravità o sul termine "forza elettromagnetica" sono tanto inadeguati quanto il tentativo di visualizzare l’aspetto di un dinosauro basandosi solo sul ritrovamento di un suo singolo osso. Il nostro tradizionale punto di vista riguardo una struttura atomica formata da elettroni, protoni, neutroni e le particelle Glut e Quark recentemente scoperte, è talmente incompleto che diventa ostico comprendere come si possa costruire, nonché spiegare, uno strumento per modificare la densità di campo. Consentitemi un’altra digressione per chiarirà il concetto di "strumento per modificare la densità di campo". Flash Gordon, personaggio dei fumetti degli anni Trenta, era munito di un'arma a "raggio di calore". Oggigiorno lo definiamo "laser": un’amplificazione della luce ottenuta tramite un’emissione simulata di energia. Da ciò potete comprendere i cambiamenti intercorsi in cinquant'anni di sviluppo. Lo stesso paragone dovremmo fare tra il termine "elettromagnetismo" e l'espressione "strumento per modificare la densità di campo". Secondo la teoria della relatività, la quarta dimensione si definisce "tempo in un particolare luogo": un UFO viaggia nel tempo grazie alla capacità di proteggersi dagli influssi di campo. In questo modo ha, letteralmente, tutto il tempo del mondo per muoversi. A questo punto, prendiamo in esame lo strumento vero e proprio per modificare la densità di campo fisico.
Dal capitolo XI
RIFLESSIONI In conclusione, dobbiamo ringraziare i "debunker". Nessuno di loro ha mai indagato o minimamente sospettato il nostro genere di approccio. I detrattori, con le loro petulanti proteste ed il loro impegno, diffusero l’idea che gli UFO non esistessero. Il nostro governo ed i liberali adottarono tale politica e noi proseguimmo le ricerche in segreto. Se gli UFO, in virtù della politica nazionale, non esistevano, allora i fatti di Roswell non erano mai accaduti e, pertanto, in realtà non vi erano né alieni né hardware alieno, o qualunque altro suo sottoprodotto. Quindi, perché sospettare qualcosa o anche solo pensare ad un qualsiasi tipo di indagine? Dobbiamo ringraziare anche gli "scettici". Quanto più strombazzavano: "Mostrateci qualche prova tangibile" - che non appariva mai - tanto più protetto era il nostro approccio. Inoltre, vorrei ringraziare gli "scettici" anche perché ci hanno permesso di non condividere le nostre scoperte provenienti dallo spazio profondo con la comunità scientifica, che mai le avrebbe mantenute segrete. Sapevamo che molti di loro erano agenti segreti sovietici. Ciò è stato confermato da un alto ufficiale del KGB. Tuttavia, dovevamo restare vigili, perché Stalin era profondamente interessato e loro sondavano costantemente i Servizi Segreti ed il Dipartimento R&D dell’Esercito USA. I "detrattori" e gli "scettici" sono stati molto utili. Hanno svolto il loro compito così bene che non abbiamo mai avuto bisogno di preparare o utilizzare delle tattiche di "disinformazione". Per la maggior parte, le loro convinzioni ed attività erano oneste e sincere. Sarebbe stato molto difficile ottenere tutto ciò in maniera pianificata o attraverso un’operazione di propaganda "occulta". Perciò ne eravamo molto grati e, persino a distanza di tanto tempo, vorrei ringraziarli per l’aiuto. Senza di loro sarebbe sicuramente stato molto difficile realizzare ciò che siamo riusciti a fare.
Curriculum militare del Colonnello Philip J. Corso
Il colonnello Philip J. Corso ha
servito il Pentagono in qualità di ufficiale dell'Army Intelligence agli
ordini del generale MacArthur durante la guerra di Corea. Successivamente
ricoprì l'incarico di responsabile dei collegamenti Intelligence per il
National Security Council con la Casa Bianca, durante il mandato di Dwight
Eisenhower. In ventun'anni di carriera militare, Corso ha ricevuto
onorificenze di ogni tipo, fra cui diciannove medaglie e decorazioni per il
suo impeccabile servizio.
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