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ALLA RICERCA DEI LIBRI DI THOT
"Rivelazioni proibite e verità scomode:
la chiave per decodificare il mistero della Genesi"
SECONDA EDIZIONE
L'ARGOMENTO:
Un cannocchiale puntato sull'infinito, con
il quale l'autrice capta i segnali che l'Universo dei misteri, in ogni
momento e in ogni luogo, lancia a chi intende raccoglierli, comprenderli e
decodificarli. Un percorso di ricerca, iniziato sulle tracce dei nostri
predecessori su questo pianeta, in ogni momento e in ogni luogo, diventa
un viaggio insolito e mistico, la cui meta è impossibile raggiungere in
una sola vita... Dalla Grande Piramide alla Sfinge, da Atlantide a Nazca,
da Osiride a Mosè... Dagli OOParts ai Cerchi nel Grano, dal Graal ai
Maestri Ascesi: questi e molti altri imbarazzanti "argomenti proibiti"
formano un minimo comun demoninatore in questo libro che merita di
diventare un punto di riferimento per i lettori intelligenti e inquieti,
quelli che si domandano: "chi sono... da dove vengo e verso dove vado?".
Perché tutti dovrebbero leggerlo e non fare come
lo struzzo e le tre scimmie? Scopritelo
qui
Gli antichi Egizi furono indiscutibilmente grandi conoscitori di "ARTI" in
senso lato, e nel Pantheon delle loro divinità ognuna presiedeva a una di
queste. Ovviamente l'insieme di questa conoscenza era scritta, non
sappiamo se su papiro, su carta, su tessuto... o incisa su roccia, su
metallo, su dischi di vinile, o registrata su nastro magnetico o su C.D...
o resa in forma olografica. Di un fatto dobbiamo avere la massima
certezza: da qualche parte esiste un luogo dove presto sapremo di cosa si
tratta.
Nelle migliaia di papiri giunti fino a noi, gli scribi hanno
meticolosamente riportato un po' di tutto, suddividendoli per argomenti e
materie, né più e né meno di come si fa oggi con i libri; così abbiamo
appreso quasi tutto su questo popolo e sui suoi costumi, quasi tutto sulla
sua religione, quasi tutto sulle sue origini... Ma in quel quasi sta il
nocciolo della questione: i "Libri di Thot", come venivano chiamati i
"libri della conoscenza nascosta" tanto decantati e tanto preziosi, non
sono ancora stati trovati. Non si può nemmeno essere certi che siano
andati perduti, visto che rivestivano un'importanza tale da essere
conservati in un luogo segreto e praticamente inaccessibile.
Dobbiamo ragionevolmente pensare che si trovino ancora là.
E non è vero che nessuno li ha mai trovati; ci sono le prove che almeno
due persone abbiano scoperto il loro nascondiglio segreto. Giurarono di
tacere, pensando che l'umanità non fosse ancora pronta... e informarono
della loro scoperta e della relativa decisione le autorità egiziane. E
siccome erano massoni, mantennero il silenzio fino alla morte: si
chiamavano William Petrie e Ora Kinnaman.
In questo momento c'è una spasmodica ricerca dell'accesso a questo luogo,
specialmente da quando è stato rinvenuto, tra le carte, il foglio
dattiloscritto dove Kinnaman, prima di morire, ruppe il patto di silenzio
e indicò come raggiungere la "porta segreta".
Il MOMENTUM sta per arrivare.
Daniela Bortoluzzi è nata a Venezia, dove risiede tuttora con il
marito, i due figli e i nipoti. L'autrice ha conseguito studi classici, linguistici
e artistici ed è una ricercatrice indipendente.
Ha sempre odiato le mezze verità, i dogmi, le teorie di Darwin, la tesi:
Sfinge e Piramidi di Giza = Cheope/Chefren/Micerino, i cover-up mediatici,
l'indifferenza degli egittologi davanti alle nuove scoperte, le non-verità
elargite a piene mani...
Da oltre 40 anni si dedica a "investigare" seguendo le tracce che i nostri
antichi predecessori ci hanno lasciato, specialmente laddove l'archeologia
s'intreccia con mitologia, e religione. Spesso, dopo aver riesaminato con
mente aperta e spregiudicata alcune pagine "ufficiali" di queste tre
materie, rimettendole in discussione alla luce delle sue idee personali,
riesce a "smascherarne" inaspettati codici nascosti.
Pur amando molto la vita, è sempre stata affascinata dal mistero della
morte. Incuriosita dalle credenze umane (sia antiche che moderne) su
questo tema, un giorno ha cominciato a svolgere ricerche che spiegassero,
almeno in parte, come mai il cielo in senso lato sia sempre e ovunque il
luogo di provenienza e di residenza degli dèi, e la meta finale delle
anime; eliminando ogni tabù dalla sua mente, ha iniziato un percorso
investigativo straordinario, lungo il quale ogni giorno continuano
incessantemente a venire alla luce nuove rivelazioni e nuove intuizioni. E
queste aiutano i lettori dei suoi libri a non temere la morte, essendo
solo una porta di transito.
Da molto tempo ha capito che il CASO non esiste, e che gli eventi non solo
mai casuali. E soprattutto che - indipendentemente dal fatto che lo si
voglia credere o meno - siamo "Anime Immortali dentro a un corpo fisico",
e non "esseri intelligenti con un'Anima".
Non ha mai voluto accettare i dogmi religiosi, le teorie di Darwin, le
versioni ufficiali sulla Piramide "di Cheope" e sulla Sfinge, e i cover-up
della NASA, ritenendo che si tratti - spesso volutamente - di elementi
fuorvianti [che sembrano] confezionati ad arte per impedirci di sapere chi
siamo, da dove veniamo e dove andremo...
E' ospite a varie trasmissioni televisive e
radiofoniche e
partecipa a varie conferenze come relatrice.
Pubblica articoli su varie riviste importanti tra cui Nexus, Hera e Archeomisteri.
Collabora con vari siti internet come articolista.
Novità presto in libreria:
PREFAZIONE:
"La maldicenza non risparmia nessun ricercatore
della Verità.
Più sei in alto e più sei preso di mira da chi vuole
salire e non ne ha le capacità.
Più sai e più diventi il bersaglio degli ignoranti."
Da una meditazione Sufi
La mitologia - teogonia e credenze fantastiche degli
antichi - è materia di studi umanistici, ma viene considerata per lo più
priva di ogni fondamento. Dopo aver letto racconti, poemi, saghe ed epopee
(dove i protagonisti sono gli dèi), gli studiosi pensano di aver capito
tutto riguardo le religioni e le superstizioni di molte civiltà del
passato... e forse anche sulle loro abitudini, scoperte attraverso la
letteratura e la scrittura.
Ma siamo proprio sicuri che gli antichi miti non nascondano - in realtà -
qualcosa di molto più importante?
Nel 1870, Heinrich Schliemann eseguì una serie di scavi in Turchia, perché
era convinto di poter trovare le rovine di Troia. Dimostrò di avere
ragione, perché le trovò... e con questa sua straordinaria scoperta
dimostrò al mondo degli scettici che l’Iliade non era solo una raccolta di
leggende.
Nel 1917, sotto la direzione di R. Koldewey, furono ultimati in Iraq i
lavori per riportare alla luce le imponenti rovine di Babilonia, già
scoperti nel secolo precedente. Si trattava in realtà dei resti della
città che Nabucodonosor II aveva riedificato sul sito di quella precedente
molto più antica, utilizzando ancora una volta la struttura dello
ziggurat, cioè un’alta "torre" piramidale con scalinate esterne. I Sumeri,
che la costruirono per primi, la chiamarono KA.DINGIR (porta degli dèi),
in accadico veniva chiamata BAB.ILANI (con lo stesso significato), e in
semitico BABEL, come si legge anche nella Bibbia. La città di Babilonia
sorgeva presso una collina che si chiama ancora oggi Babil, vicino
all’attuale Hilleh (80 Km a sud di Bagdad, sul fiume Eufrate).
I celeberrimi miti babilonesi di Atrahasis e di Gilgamesh, che furono
creduti per anni solo racconti leggendari, in realtà descrivono fatti,
luoghi, date e nozioni astronomiche. Recentemente si ritiene che il luogo
nascosto tra le montagne dei cedri, definito "Crocevia di Ishtar" sulla
Cresta di Zaphon (vi fu trasportato anche Ezechiele, a bordo di uno dei
mezzi volanti con cui si spostavano gli dèi), regno mitico del dio Ba’al,
si trovasse presso Baalbek, in Libano, nel sito archeologico dove ci sono
le rovine di una ciclopica struttura in pietra - comprendente monoliti del
peso medio di 500 tonnellate (ce ne sono tre che ne pesano oltre 1.000)
l’uno, dall’aspetto di un’immensa piattaforma alta una decina di metri.
Nessuno sa come sia stato possibile realizzare un’opera edile con pietre
di queste dimensioni (né tanto meno chi e quando possa averla fatta), sia
perché la cava più vicina dista più di un chilometro (di strada impervia
di montagna), sia perché oggi come oggi non esiste ancora alcuna
attrezzatura in grado di sollevare un masso di 1.000 tonnellate! Un
labirinto sotterraneo di tunnel percorre questa piattaforma antichissima,
e sopra di essa - in epoche diverse - Greci e Romani edificarono colossali
templi dedicati a Zeus-Giove, sfruttando il livellamento esistente. Il
risultato fu il più imponente complesso religioso di culto a Giove
dell’antichità, che fu costruito sopra quest’area sacra, proprio per
sfruttare la sacralità stessa ed aumentarne la potenza.
I miti egizi hanno un fondamento che va ben al di là della semplice storia
o religione: esisteva una vera e propria classe iniziatica, tra i
sacerdoti, in possesso di conoscenze inimmaginabili. Anche mistiche.
La leggenda dice che tutte queste conoscenze furono riportate nei "Libri
di Thot", e questi si trovano all’interno della "Camera della Conoscenza".
Siccome io credo che le leggende abbiano sempre una base di vero... mi
sono proposta di condurre una serie di investigazioni, per capire di cosa
si tratta e dove sono finiti. Thot era il dio egizio inventore della
scrittura geroglifica e di tutte le scienze, compresa la matematica e la
medicina... conosceva l’Universo e misurava la Terra... ed è identificato
con Ermete Trismegisto, con Mercurio, e perfino con Enoch...
Nel viaggio nell’aldilà presiedeva alla pesatura dell’anima del defunto:
anche la bilancia era una sua invenzione!
La Religione e la Filosofia si sono spesso ed inevitabilmente incrociate,
durante la scrittura di questo libro; infatti il lettore vedrà trattati
molti argomenti diversi, ma in stretta relazione tra loro: partendo da
Giza e dalla Piramide di Cheope, vedremo come essa ci porterà a toccare
temi come i Misteri, Atlantide, la corrente New Age, l’Astronomia, la
Fisica, la Genesi, l’Ufologia, lo Yoga, Dio.
Le informazioni che ho fornito saranno probabilmente interpretate - da
qualcuno - come eretiche, da altri ridicole o tutt’al più ipotetiche...
Inoltre conosco bene il punto di vista della stragrande maggioranza degli
egittologi. Senza nulla togliere al merito delle loro enormi fatiche, la
maggior parte di essi ha un’opinione alquanto imbarazzante sugli antichi
Egizi. Che erano, invece, i custodi di molti Misteri. I conoscitori della
Verità. Gli ultimi custodi della Genesi.
Ma io credo tuttavia che tra i lettori più sensibili, alcuni avvertiranno
delle sensazioni talmente forti che non li faranno dormire. E
probabilmente molti, leggendo questo libro, si entusiasmeranno perché
riconosceranno le conferme alle loro stesse teorie. Altri mi vedranno come
una visionaria, solo perché quanto espresso non corrisponde affatto al
loro modo di vedere le cose. Invece io vorrei che il lettore affrontasse
gli argomenti di questo libro senza preconcetti.
Con la mente libera da pregiudizi, come un bambino quando ascolta o legge:
legga e pensi.
Giudichi dopo.
L’Utopia
Matematici, archeologi, astrofisici, geologi, biologi, chimici,
architetti, ingegneri, paleontologi, storici, linguisti, biblisti,
orientalisti, sensitivi, ufologi, alchimisti, teologi, e filosofi
...tutti insieme per passione!
Un "Gruppo Mondiale" di discussione e di lavoro ai massimi livelli,
formato da persone accomunate dalla stessa passione per l’Egitto, sarebbe
l’utopica soluzione in grado di trovare la Verità che gli antichi
conoscevano... e magari anche l’Arca dell’Alleanza, e la Camera dei
Documenti dove tenevano nascosto quello che stiamo ancora cercando.
Dovrebbero semplicemente interpretare tutto con chiavi di lettura
completamente diverse! Senza preconcetti e pregiudizi. Usare le conoscenze
già acquisite e rivederle insieme con chi la pensa in modo diverso. Fare
un lavoro di gruppo. Mettere da parte per una volta tanto - magari per la
prima volta nella vita - la presunzione di essere nel giusto, e fare
(quando possibile) come Galileo Galilei: provare le teorie, per
dimostrarle; e poi ripetere le stesse in altri casi, per vedere se
l’esattezza della teoria è ripetuta. Parlo anche delle teorie degli altri.
Emergerebbe ben presto, per esempio, che gli antichi Egizi applicavano la
matematica e la fisica ad ogni cosa: ai templi, alla scrittura, alla
religione, all’astronomia, all’agricoltura, alla tecnologia. Conoscevano
il pi greco e la sezione aurea molto prima di Pitagora, come si può
facilmente dimostrare. E come ha già dimostrato R. A. Shwaller de Lubicz,
che però non ottenne gloria ufficiale per questa ed altre sue scoperte
illustrate e dimostrate, che lo impegnarono tutta la vita. Egli intuì
anche che i geroglifici non andavano interpretati "alla lettera", ma
soprattutto simbolicamente, ottenendo finalmente traduzioni che dessero un
senso logico alle frasi.
Si potrebbe finalmente dare un senso logico a molti testi antichi (uno per
tutti: i testi delle piramidi), lavorando insieme per provare a capire
cosa nasconde il simbolismo esoterico, usato per esprimere concetti
sicuramente diversi da quelli insensati ufficialmente dati per buoni.
Chissà se l’autore si "rivolta nella tomba", o, piuttosto invece,
sghignazza per la nostra ottusità mentale? Secondo me, dall’alto della sua
Sapienza, egli ci compatisce per la nostra incapacità di capire il
messaggio lasciato in eredità come testamento artistico.
Con un impegno del genere, e con la collaborazione totale ed
incondizionata del governo egiziano, nel giro di pochi anni il muro che da
migliaia di anni c’impedisce di conoscere la Verità, cadrebbe per sempre.
E la gloria sarebbe tale, dopo un’impresa del genere, che da tutto il
mondo giungerebbero i plausi e gli onori. Gli egittologi, che oggi
deridono e disprezzano i tentativi di demolire teorie palesemente
impossibili (che continuano tuttavia ad essere ritenute esatte ed
insegnate, benché senza prove certe), sarebbero di conseguenza i primi ad
essere orgogliosi del loro indispensabile e preziosissimo lavoro, senza il
quale non solo non sapremmo ancora nulla sull’Egitto, ma probabilmente la
Sfinge sarebbe ancora sotto la sabbia.
Infine vorrei aggiungere che se in questo libro mi sono permessa di
mettere in discussione alcune interpretazioni riguardanti certi capitoli
delle Sacre Scritture, è perché mi sono resa conto che tutti gli antichi
Testi Sacri del mondo sono accomunati da un particolare: sono
incomprensibili. O meglio: sembrano criptati.
Si potrebbe quasi pensare che l’ignoto autore abbia voluto mettere nero su
bianco i ricordi e le profezie dei suoi antenati, i quali avevano avuto a
che fare con esseri tanto evoluti da riuscire a spacciarsi per dèi, ed
abbia scelto di raccontarli come una serie di visioni telepatiche avute in
sogno. Affinché il suo libro non fosse screditato, narrò in modo tale che
le fonti sembrassero messaggi divini, o rapimenti celesti. E spesso lo
furono.
Per farsi intendere dai sapienti dell’epoca, fece in modo di rendere i
fatti (inspiegabili a lui stesso) più credibili, e questo lo indusse
spesso ad usare parabole durante le sue descrizioni.
L’attento cronista - intenzionalmente o no - ha fatto in modo che fosse
frainteso il vero significato.
Spiegò una "Realtà" verosimile, che fece passare per "Verità".
È evidente che quando i Sapienti delle generazioni successive, a loro
volta, cominciarono ad interrogarsi sul significato, si trovarono di
fronte a molti dogmi. E tali dogmi persistono ancora.
Come i Testi delle Piramidi, anche la Torah, la Bibbia, il Vangelo ed il
Corano furono scritti per non essere discussi; anche il Libro di Enoch è
dogmatico, ma non rientra nelle fonti ufficiali. Alcuni antichi testi
sumeri, che parlano della genesi umana, forniscono interessanti versioni
che meritano di essere prese in considerazione, se non altro perché erano
dogmatiche per i Sumeri. Così come andrebbero rivisti molti dogmi presenti
in antiche religioni e culture meso-americane, nord-americane, indiane,
asiatiche, nonché europee.
L’uomo antico, con i suoi limiti e le sue superstizioni, ci ha lasciato
molte favole e meravigliosi miti.
Io mi sono chiesta come mai - ad un certo momento della storia del nostro
pianeta - gli uomini abbiano cominciato a raccontare queste storie sugli
dèi. E come mai alcune di loro abbiano molte analogie sconcertanti...
Molti giudicano le tracce antidiluviane che i nostri predecessori ci hanno
lasciato solo vecchi sassi. Ma non si può semplicemente ignorarle! Così
come non si può continuare ad ignorare la Verità riguardo Adamo ed Eva. E
siccome, soprattutto in Egitto, ci sono migliaia di tracce e di
coincidenze, vorrei ricordare una famosa frase della scrittrice di romanzi
polizieschi Agatha Christy: "Una coincidenza è solo una coincidenza; due
coincidenze sono due coincidenze; tre coincidenze... sono un indizio!"
Un’ipotesi: ...e se tra 40.000 anni, i nostri pronipoti -
sopravvissuti ad un evento catastrofico che aveva provocato la scomparsa
quasi totale della nostra razza - riuscissero a tradurre la nostra
scrittura, scoprendo in qualche sito archeologico del XX secolo una specie
di Stele di Rosetta? Magari una targa in acciaio con inciso un episodio
commemorativo in italiano, russo e cinese. E supponiamo che essi
conoscessero già sia il cinese, che il russo...
Una volta trovata la chiave di traduzione per l’italiano,
interpreterebbero subito, senza troppe difficoltà, la targa in questione,
e magari alcune altre relative a fatti storici, località turistiche, ecc.
Appena acquisita una certa padronanza della lingua, comincerebbero a
tradurre alcuni volumi che si erano fortunatamente conservati : una copia
della Divina Commedia, una della Bibbia, una dell’Iliade, e la traduzione
dal greco di un testo antico copiato dai monaci amanuensi...
Dopo aver ottenuto un risultato a dir poco imbarazzante, i nostri
discendenti concluderebbero di aver avuto dei progenitori ignoranti o per
lo meno grezzi nella scrittura, perché scrivevano testi poco
comprensibili.
Ed anche quando trovarono un vecchio CD, pensarono che si trattasse di una
ruota, finalmente inventata.
E quando, durante gli scavi, trovarono una cattedrale gotica, ancora piena
di statue e di quadri di Santi, "capirono" subito che quella doveva essere
stata la tomba di Gesù, e anche che la nostra religione pullulava di dèi e
di dèe.
Quella era la Realtà che appariva ai loro occhi. Non era la Verità, ma la
Realtà, che è tutta un’altra cosa.
Con questi presupposti, nella ricerca della mia Verità, io credo di aver
scoperto anche un po’ di quella egizia.
PREMESSA:
"La mia infanzia ha forse
seguito un’altra mia età, morta prima di essa?
Forse quella che ho vissuto nel ventre di mia madre?
E ancora, prima di quella vita, o Dio della mia gioia, io esistevo già
in qualche altro luogo o altro corpo?"
Sant’Agostino (dalle
Confessioni)
Per anni non avevo capito. Ero semplicemente affascinata dall’Egitto,
come da un’ossessione. Nella mia mente "sentivo" che quello era il punto
di arrivo e di partenza di tutto. Studiavo, leggevo, scrivevo,
disegnavo, misuravo, per vedere se ero capace di pensare e ragionare
come un antico egizio. Avevo la sicurezza che solo in questo modo
sarebbe stato possibile capire chi erano veramente io. E chi ero stata.
Sentivo fortemente il richiamo alla mia consapevolezza, ma non ne ero
ancora conscia.
Un giorno, decisi di fare un esperimento di cui si parlava in una
rivista che stavo leggendo... però bisognava prima costruirsi una
piramide di cartoncino. Mi sembrava facile ed ero curiosa di
sperimentare...
Senza andare al Cairo, seguendo le istruzioni fornite, ottenni con le
mie mani una piramide alta una quindicina di centimetri, fatta con le
stesse proporzioni geometriche di quella di Cheope. Una volta incollati
i lati con del nastro adesivo, mi serviva una bussola per orientarla
esattamente con i quattro punti cardinali; girai qualche giorno, finché
ne trovai una abbastanza economica in un negozio di cartoleria. Appena
tornata a casa, posizionai immediatamente i quattro lati della mia
piramide, e sistemai al suo interno una specie di piedistallo a circa
1/3 dell’altezza (nella Grande Piramide la Camera del Re si trova a
circa 1/3 dalla base!), proprio sotto il vertice. L’autore dell’articolo
indicava di prendere una lametta da barba non più affilata, e sistemarla
su di esso, in modo che i lati delle lame fossero orientati ad
est-ovest... perché così si sarebbero affilate!
Non avendo a disposizione niente che assomigliasse ad una lametta, ma
volendo trovare lo stesso qualcosa da affilare, cominciai a rovistare
nei cassetti di casa, alla ricerca di un oggetto adatto e piccolo
abbastanza, vista la "taglia" della mia piramide: trovai un vecchissima
forbicina da ricamo, che tenevo nel comodino solo per ricordo, essendo
stata di mia nonna (che è morta a 93 anni nel 1984). Era talmente
vecchia, che l’acciaio aveva perduto la cromatura in vari punti, tanto
da sembrare ferro, e le due lame erano così scure, da sembrare
arrugginite. Inutile dire che non tagliava. Delicatamente l’appoggiai
sul piedistallo, dopo averla completamente aperta per esporne le lame.
Dopo una settimana, sollevai la piramide per controllare, e mi trovai
davanti ad una scena incredibile: la forbice appariva curiosamente molto
unta, e così con un fazzoletto di carta l’asciugai un po’, facendo
attenzione a non strofinare: la carta diventò tutta marrone d’unto, e la
forbicina appariva già molto diversa. La rimisi nella posizione di
prima, sotto la piramide. Ogni settimana controllavo, senza toccare,
perché ero troppo curiosa di vedere l’evoluzione.
Ci volle quasi un mese, perché l’esperimento si concludesse, dato che
avevo scelto un oggetto molto usurato (e pensare che era consigliato di
non usare una lametta ossidata, ma solo una non tagliente!).
Fui eccitatissima per il risultato ottenuto (la forbicina tornò quasi
lucida e tagliò subito e benissimo alla "prova del fuoco", davanti a mio
marito, che non credeva ai suoi occhi, essendo stato scettico fin
dall’inizio).
Decisi allora di fare anche il secondo esperimento (che avevo scartato
perché io stessa non lo credevo possibile): questa volta si trattava di
far mummificare un pezzo di carne cruda. Provai con una bistecca
(arrotolata stretta, per farcela stare).
Dopo una settimana, volli curiosare, sicura di trovare i vermi, essendo
luglio. Invece la bistecca era sempre là, apparentemente uguale. Nessun
odore diverso da quello che aveva una settimana prima... sembrava appena
messa. Dopo altri 15 giorni, stessa cosa. Non capivo.
Nel frattempo la piramide era stata messa sopra un vecchio armadio,
perché mi serviva la scrivania libera, e così, alla fine, ce ne
dimenticammo...
Verso la fine di settembre, mi capitò di leggere un libro di Herbie
Brennan, in cui si parlava di questo esperimento, in relazione ad alcune
teorie sulla Grande Piramide... corsi nella camera degli ospiti con la
scaletta e ritrovai la mia piramide un po’ impolverata: la bistecca era
simile ad un sigaro avana, nel senso che si era mummificata.
Naturalmente nessun odore.
Decisi che non potevo più aspettare. Dovevo andare in Egitto.
La Grande Piramide era diventata la mia ossessione, e - senza esagerare
- me la sognavo anche di notte! Vivevo, nei sogni, una vita talmente
reale, che mi deprimeva il risveglio. Sarei voluta restare "di là". A
casa mia, in Egitto.
Poi, ai primi di novembre, ci andai. Finalmente! E da quel momento la
mia vita non è più stata più la stessa.
Sconvolta dalle sensazioni provate, dai "dejà vu", dai ricordi, dai
sogni e sempre più attratta dal solito richiamo, al ritorno dal primo
viaggio, "casualmente" ho cominciato ad avvicinarmi a varie filosofie,
nella ricerca inconsapevole di risposte; e così, finalmente, ho
cominciato a trovare quello che cercavo...
Nulla di quanto succede è mai casuale: lo capisco adesso che sto
cominciando a ricomporre i frammenti del mio lungo cammino di conoscenza
iniziato molti, molti, molti secoli fa.
Il mio percorso è appena iniziato. Ogni giorno, ogni notte, molto
lentamente, ma ineluttabilmente, mi dirigo verso l’obiettivo. E
l’obiettivo è la Verità. L’obiettivo è Maat. L’assoluto Unico di cui
facciamo parte nel Cosmo.
Dio, l’Assoluto, il Divino, il Creatore, il Tutto Cosmico di cui siamo
piccole particelle... nei millenni gli abbiamo dato molti nomi su questo
pianeta, ma si tratta sempre di Dio. E Dio è Dio in tutto il Cosmo... e
noi siamo parte di Dio.
Finalmente, le nebbie si stanno dissolvendo e la Verità sta cominciando
a rivelarsi nella mia mente.
Questo libro è il risultato di anni di studi "indipendenti", di viaggi e
di ricerche storiche, filosofiche ed introspettive, alla ricerca delle
radici umane. Ma anche, e soprattutto, delle mie radici. Il mio primo
viaggio in Egitto è stato fondamentale, perché ne sono ritornata
completamente trasformata, avendo ricevuto una serie di input che hanno
poi determinato la ricerca della consapevolezza del mio vero Essere,
ovvero del mio Sé. Al mio ritorno "a casa" ho capito che non mi sentivo
più a casa: una sete insaziabile di "ritrovarmi" mi ha portato ad
interrompere tutte le cose alle quali mi stavo dedicando per portare a
termine questo libro, che avevo iniziato già da qualche tempo, ma al
quale mancava sempre un "qualcosa"... e decisi quindi di trovarlo, dopo
aver compreso che quello che cercavo si trovava dentro di me.
La vita non è solo mera ricerca di successo o di denaro, o del potere
materiale. C’è un motivo preciso se stiamo vivendo: altrimenti non
saremmo mai venuti "al mondo"! Io l’ho scoperto dopo il mio primo
viaggio in Egitto.
Avevo mille domande, da anni, ancora prima di partire. Ed è valsa la
pena averle, perché continuando a cercare, ho cominciato a trovare le
risposte, molte delle quali si trovavano già dentro di me: stanno
cominciando a rivelarsi.
Spero che da questa lettura a molti venga voglia di approfondire la loro
conoscenza sulle verità nascoste dell’antico Egitto, recandovisi. Forse
qualcuno si potrà ritrovare, come è successo a me.
Risvegliare la propria Coscienza, conseguire il proprio Sé divino, è un
diritto di tutti. Ma bisogna, prima, capire che non siamo qui di
passaggio! O per caso. Nulla è a caso.
A tutti quelli che non sono ancora mai stati in Egitto, consiglio quest’esperienza
incredibile, ma anche a chi c’è stato frettolosamente, perché
probabilmente leggendo le prossime pagine potrà rivivere emozioni
dimenticate o provarne altre del tutto impensate, e magari sentirà un
forte desiderio di ritornarci.
Spero, nelle prossime pagine, di essere riuscita ad incuriosire i più
"distratti", e a scuotere i più "indifferenti".
Per la stesura di questo libro mi sono avvalsa dei miei lunghi studi
sull’antico Egitto e su altre importanti civiltà e religioni, di
innumerevoli visite ad importanti musei e biblioteche, dei miei appunti
di viaggio, del mio istinto, ed infine delle esperienze di
autoconoscenza che di recente mi si stanno rivelando, specialmente da
quando ho iniziato la ricerca della Verità attraverso la meditazione, lo
Yoga ed il Reiki.
Oltre a tutto ciò, per anni mi sono spremuta le meningi con l’ausilio di
un goniometro, un compasso ed una squadra, per creare disegni
geometrici, misure e calcoli a non finire sulla Piramide "cosiddetta" di
Cheope. Anche se lo avevano già fatto tanti altri.
Ognuno ragiona con la sua testa, raggiunge da solo le sue conclusioni.
Ed è per questo che non mi sono mai accontentata delle supposizioni
degli altri. Ho condiviso alcune teorie ed altre No. Senza l’esperienza
onirica ed infine quella meditativa, però, non avrei mai potuto
risvegliare la mia coscienza assopita, perché da esse è partita la
convinzione che certe mie opinioni personali sulle origini di questo
popolo così antico erano vere. E anche quelle sulla scomparsa di questa
e di molte altre antichissime grandi civiltà del nostro pianeta.
Durante la lettura di questo libro, scoprirete che alcuni monumenti
egizi sono stati costruiti per tramandare un antico retaggio di
conoscenza. E che in essi sono celate informazioni utili a far luce
sulle nostre origini e sul nostro futuro.
Il teatro delle mie investigazioni è molto vasto: dalla Creazione
dell’Uomo all’Albero della Vita; dal Diluvio Universale al Pilastro Djed;
dalla nuvola di Ezechiele ai Vimana indù; da Mosè all’Arca
dell’Alleanza; da Abramo ad Akhenaton; da Atlantide... al Triangolo
delle Bermuda; da Orione a Sirio...
E ancora... dalla Sfinge alla Cintura di Orione; da Stonehenge a
Merlino; da Imhotep a Narmer... fino a quando i Libri di Thot furono
nascosti nella Camera della Conoscenza Nascosta, e protetti nel bunker
granitico dove tuttora si trovano, all’interno della Grande Piramide...
INDICE:
Prefazione |
pag. 7 |
Premessa |
pag. 11 |
CAPITOLO 1° |
|
L’enigma della Grande Piramide |
pag. 14 |
Quando l’hanno costruita? |
pag. 15 |
Le
fonti |
pag. 16 |
Città inabissate |
pag. 17 |
Ipotesi della supernova |
pag. 17 |
Il
quadro generale |
pag. 18 |
I
conti tornano |
pag. 19 |
Il
Pilastro Djed |
pag. 20 |
Chi
l’ha costruita? |
pag. 21 |
Gli
dèi venuti dal cielo |
pag. 21 |
Le
fonti |
pag. 22 |
La
NASA |
pag. 22 |
A
che cosa serviva? |
pag. 23 |
Un
esperimento ripetibile |
pag. 23 |
Una
torre di granito nella Piramide |
pag. 24 |
Un
sarcofago molto speciale |
pag. 24 |
Come l’hanno costruita? |
pag. 26 |
La
versione ufficiale |
pag. 26 |
Un
controsenso che invece non lo è affatto |
pag. 27 |
Alcune misure |
pag. 28 |
Le
tecniche mancanti |
pag. 29 |
Un
aneddoto sconcertante |
pag. 29 |
All’inizio era già futuro |
pag. 30 |
Il
calcestruzzo di Imhotep |
pag. 33 |
La
ricetta del dio Khun |
pag. 33 |
I
Titani |
pag. 34 |
L’Uovo Cosmico |
pag. 34 |
CAPITOLO 2° |
|
Il
primo impatto |
pag. 36 |
Un’esperienza iniziatica |
pag. 36 |
Il
Pilastro Djed |
pag. 37 |
Cosa non è la Grande Piramide "cosidetta" di Cheope |
pag. 38 |
Il
mistero di Cheope/Kufu |
pag. 40 |
Un’identità incerta |
pag. 40 |
Il
modello |
pag. 40 |
Le
fonti |
pag. 41 |
Un
architetto incapace |
pag. 42 |
Un
falso d’autore |
pag. 42 |
I
libri di Thot |
pag. 43 |
Imhotep |
pag. 43 |
I
libri di Thot erano davvero libri? |
pag. 43 |
Chi
era Thot? |
pag. 45 |
Tracce di yoga |
pag. 46 |
Alieni nell’antico Egitto |
pag. 46 |
Veglianti o Guardiani? |
pag. 48 |
Il
pianeta X |
pag. 48 |
L’Apocalisse |
pag. 51 |
L’ira di Dio |
pag. 51 |
Scienziati credenti |
pag. 51 |
Scienziati atei |
pag. 52 |
Gli
iniziati, i santi e i filosofi |
pag. 54 |
Un
corpo provvisorio |
pag. 54 |
Riti iniziatici |
pag. 54 |
Codici nascosti |
pag. 54 |
Perché abbiamo perduto l’"equilibrio" di Maat? |
pag. 56 |
Una
fonte antica |
pag. 58 |
Fuori dal tempo |
pag. 58 |
"Ama il prossimo tuo come te stesso" |
pag. 59 |
Ognuno diventa quello che pensa |
pag. 60 |
Potenza della mente |
pag. 61 |
L’Ombra |
pag. 61 |
Una
centrale multiuso |
pag. 62 |
4
misteriosi cunicoli |
pag. 62 |
Quante camere ci sono nella Grande Piramide? |
pag. 64 |
Dov’è l’ingresso? |
pag. 64 |
Cronache di Erodoto |
pag. 64 |
La
porta segreta |
pag. 65 |
Il
personaggio |
pag. 65 |
Massoneria e Atlantide |
pag. 66 |
Il
rinvenimento della "mappa" |
pag. 66 |
30
camere nascoste |
pag. 68 |
Inn
e Yang |
pag. 69 |
Bioenergetica |
pag. 69 |
Il
Sé |
pag. 70 |
Schiavi del potere |
pag. 71 |
La
storia si ripete |
pag. 71 |
Osiride e Gesù |
pag. 73 |
Papiro di Nu |
pag. 73 |
Testi delle Piramidi (Pepi II) |
pag. 73 |
Papiro di Ani |
pag. 73 |
Altre fonti |
pag. 73 |
L’acqua protagonista |
pag. 74 |
Una
centrale elettrica? |
pag. 75 |
CAPITOLO 3° |
|
Alla ricerca di indizi... |
pag. 77 |
Saqqara |
pag. 77 |
40.000 vasi fuori tempo, ma non fuori luogo |
pag. 77 |
Il
mistero della piramide a gradoni di Saqqara |
pag. 79 |
Un
genio indiscusso |
pag. 79 |
Qualche numero per capire meglio |
pag. 79 |
La
tomba di un "vero" re-Horus |
pag. 80 |
Scambio d’identità |
pag. 81 |
Prove della razza precedente |
pag. 81 |
Ma
allora, chi era Horus-Neterierkhet? |
pag. 82 |
I
misteri dell’Età della Pietra |
pag. 83 |
Un’ipotesi |
pag. 83 |
Ritorno al futuro |
pag. 84 |
Oggi i seguaci di Horus si cominciano a rivelare... ma non a tutti! |
pag. 85 |
I
misteri della piramide di Sekhemkhet |
pag. 86 |
La
piramide sepolta |
pag. 86 |
Padre e figlio |
pag. 87 |
Il
mistero delle date e dei nomi... |
pag. 88 |
Ogni volta daccapo |
pag. 88 |
Un
elenco lungo 35.000 anni |
pag. 88 |
CAPITOLO 4° |
|
Un’ipotesi intrigante nella tomba di Senmut |
pag. 90 |
Una
mappa stellare |
pag. 90 |
Una
donna faraone |
pag. 90 |
Un
iniziato |
pag. 91 |
La
soluzione |
pag. 92 |
Universi paralleli |
pag. 95 |
Corpo astrale |
pag. 95 |
Sogni in comune |
pag. 95 |
Il
nonno |
pag. 96 |
La
barca solare |
pag. 97 |
Misteri e castighi |
pag. 97 |
L’elettricità del Tempio di Dendera |
pag. 98 |
Messaggi codificati |
pag. 98 |
Un
plagio |
pag. 99 |
Una
verità imbarazzante |
pag.
100 |
Scintille in cima alla piramide |
pag.
100 |
La
Pila di Bagdad |
pag.
100 |
Tracce di Energia Nucleare |
pag.
102 |
Un
articolo |
pag.
103 |
Una
chiave |
pag.
103 |
La
necroropoli di Giza |
pag.
104 |
Una
città virtuale |
pag.
104 |
Un
cantiere |
pag.
105 |
Appropriazione indebita |
pag.
105 |
La
piramide più importante |
pag.
106 |
Una
prova |
pag.
107 |
La
seconda piramide |
pag.
107 |
Erodoto |
pag.
107 |
Nessun cartiglio |
pag.
109 |
La
Sfinge...il guardiano |
pag.
110 |
La
leggenda e la "prova" |
pag.
110 |
FBI |
pag.
110 |
S.C.A.
e A.R.E |
pag.
111 |
CAPITOLO 5° |
|
La
storia degli dei |
pag.
115 |
Una
tesi |
pag.
115 |
I
misteri di Iside |
pag.
117 |
Riti |
pag.
117 |
Un’isola |
pag.
117 |
L’isola di Philae |
pag.
119 |
Il
tempio |
pag.
119 |
Mute testimonianze |
pag.
119 |
Il
tempio della dea Iside |
pag.
119 |
L’aura del tempio |
pag.
120 |
La
diga |
pag.
121 |
Il
mistero della dea Sekhmet e della stella Sirio |
pag.
122 |
Tracce di alieni |
pag.
122 |
I
Nommi, gli "istruttori" |
pag.
122 |
Visitatori "celesti" nelle antiche fonti |
pag.
123 |
Sirio A e Sirio B |
pag.
125 |
Le
caratteristiche di ognuno dei singoli corpi celesti di Sirio |
pag.
126 |
La
sirianità della dea Sekhmet |
pag.
126 |
Una
madre |
pag.
126 |
Ma
chi era Tut-Ankh-Amon? |
pag.
128 |
Chi
era Semenkhkara? |
pag.
130 |
Un
personaggio misterioso |
pag.
130 |
Nefertiri |
pag.
130 |
Una
malformazione |
pag.
130 |
La
regina madre |
pag.
131 |
Crani oblunghi |
pag.
131 |
Un
profeta illuminato |
pag.
132 |
Una
giovane vedova |
pag.
132 |
Il
Sacerdote diventa faraone |
pag.
133 |
CAPITOLO 6° |
|
L’Uscita alla Luce |
pag.
134 |
Il
Libro dei Morti |
pag.
134 |
Testi delle piramidi |
pag.
134 |
KRISHNA E BUDDHA La ricerca della Verità |
pag.
137 |
Pacal e Quetzalcoatl, il serpente piumato |
pag.
138 |
Tracce di Atlantide |
pag.
139 |
Crani deformi |
pag.
140 |
Gli
immortali e il Taoismo |
pag.
143 |
Autoconoscenza |
pag.
143 |
Maestri ascesi |
pag.
143 |
Viaggi astrali |
pag.
144 |
Religioni a confronto |
pag.
145 |
Genesi |
pag.
145 |
Imprinting religioso |
pag.
145 |
Il
Messia |
pag.
146 |
Parallelismi |
pag.
147 |
Presunzione |
pag.
148 |
Ponzio Pilato |
pag.
148 |
Religione dell’amore |
pag.
149 |
Coscienza Cristica |
pag.
150 |
"Legge" di Darwin e "legge" di Haeckel |
pag.
151 |
Darwin o Dio? |
pag.
151 |
Iraq, terra dei Sumeri |
pag.
153 |
Scrittura cuneiforme |
pag.
153 |
L’antica biblioteca di Ninive |
pag.
153 |
Il
popolo dei razzi |
pag.
154 |
Antiche imbarcazioni |
pag.
154 |
Libri di storia imbarazzanti |
pag.
155 |
Nibiru e gli Anunnaki |
pag.
158 |
Il
settimo pianeta |
pag.
158 |
Un
"iter cronologico" |
pag.
158 |
Eliminiamo i pregiudizi |
pag.
159 |
La
storia degli Annunaki raccontata dai Sumeri |
pag.
160 |
Tecnologia genetica |
pag.
161 |
Il
diluvio |
pag.
161 |
Far
parlare le pietre |
pag.
162 |
La
montagna di dio |
pag.
162 |
Cicli vitali |
pag.
163 |
Bibbia, Adamo e gli Elohim |
pag.
164 |
I
conti non tornano |
pag.
164 |
Codici biblici |
pag.
164 |
La
Torah |
pag.
167 |
I
codici ELS |
pag.
167 |
I
talmudisti |
pag.
169 |
I
massoreti |
pag.
169 |
I
rotoli di Qumran |
pag.
170 |
Codici nascosti |
pag.
171 |
Chiavi di lettura |
pag.
171 |
Il
monoteismo e Abramo |
pag.
172 |
Bibbia e Corano a confronto |
pag.
172 |
Due
fratelli |
pag.
173 |
1580 a.C. circa |
pag.
173 |
La
religione monoteista da Abramo ad Akhenaton |
pag.
174 |
La
famiglia di Abramo |
pag.
174 |
Una
parentesi |
pag.
174 |
Il
contesto storico-politico |
pag.
174 |
Le
fonti |
pag.
175 |
Gli
Hyksos e gli Hapiru |
pag.
176 |
Antichi immigrati |
pag.
177 |
La
profezia |
pag.
177 |
Il
patto rinnovato |
pag.
178 |
Abramo al rogo |
pag.
178 |
1540 a.C. circa |
pag.
179 |
Alleato del Faraone |
pag.
179 |
Ismaele e Isacco, figli di Abramo |
pag.
180 |
1500 a.C. circa |
pag.
180 |
L’episodio di Loth, nipote di Abramo |
pag.
180 |
1380 a.C. circa |
pag.
181 |
Tre
stretti collaboratori di Amenhotep III |
pag.
182 |
Due
indizi nell’area dell’antica Tebe, l’attuale Luxor |
pag.
182 |
Akhenaton
l’eretico |
pag.
183 |
Mix
di nomi |
pag.
183 |
Le
età bibliche |
pag.
184 |
Mosè e la Grande Piramide |
pag.
185 |
Il
dito di Dio |
pag.
185 |
Le
fonti bibliche (Esodo) |
pag.
185 |
L’Arca dell’Alleanza |
pag.
186 |
Il
monoteismo di Mosè |
pag.
188 |
Salvato dalle acque |
pag.
188 |
Giacobbe influenzò il padre di Akhenaton? |
pag.
189 |
L’eredità spirituale da Akhenaton a Mosè? |
pag.
189 |
Il
telefono di Dio |
pag.
190 |
Mosè
conosceva la Piramide e i suoi segreti |
pag.
191 |
CAPITOLO 7° |
|
Ma
allora, CHI erano gli Egiziani? |
pag.
194 |
Lo
Zep Tepi |
pag.
194 |
Atlantide |
pag.
195 |
La
razza titanica |
pag.
195 |
Il
Sancta Sanctorum della Piramide |
pag.
195 |
Un
"campo-base" al "centro geografico della Terra" |
pag.
196 |
Razze ibride |
pag.
197 |
Simbolismo |
pag.
197 |
Non
siamo soli! |
pag.
198 |
La
"madre" di tutte le coscienze animiche |
pag.
199 |
Simboli e disegni del passato remoto |
pag.
201 |
Il
Ben Ben |
pag.
202 |
Antichi pellegrinaggi |
pag.
203 |
Una
serie di coincidenze, analogie... e "indizi" |
pag.
204 |
Energie sconosciute e messaggi |
pag.
212 |
Quarta dimensione |
pag.
212 |
1°
sogno |
pag.
212 |
2°
sogno |
pag.
213 |
3°
sogno |
pag.
216 |
4°
sogno |
pag.
218 |
Caldei
e Cananei: tribù provenienti dal Sinai |
pag.
221 |
I
Caldei |
pag.
221 |
I
Cananei |
pag.
221 |
5°
sogno |
pag.
222 |
6°
sogno |
pag.
223 |
La
macchina del tempo di Padre Pellegrino |
pag.
226 |
Un
esorcista |
pag.
226 |
Un
musicologo |
pag.
226 |
Un
inventore |
pag.
226 |
L’intervista |
pag.
227 |
L’amico Padre Francois Brune |
pag.
227 |
La
fede |
pag.
228 |
Il
Castello di Corallo, i Cristalli e le Griglie di Energia |
pag.
229 |
Un
mistero |
pag.
229 |
Il
segreto dei costruttori delle piramidi |
pag.
229 |
Un
volano |
pag.
230 |
Proprietà pizoelettriche |
pag.
231 |
Teschi di cristallo |
pag.
231 |
Un
Nilo molto diverso |
pag.
232 |
Mappamondi e carte geografiche |
pag.
232 |
Fame di sapere |
pag.
235 |
Il
volano di scisto |
pag.
236 |
Appendice al punto 4 |
pag.
236 |
Una
griglia energetica |
pag.
238 |
Sassi che camminano |
pag.
238 |
Energia animica |
pag.
239 |
I
dogmi |
pag.
240 |
La
mente reattiva |
pag.
241 |
Crop Circles, Geometria Sacra e Cintura Fotonica |
pag.
242 |
In
principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio |
pag.
242 |
I
Crop Circles |
pag.
244 |
I
cerchi nel grano |
pag.
244 |
Veri e falsi |
pag.
244 |
Logos |
pag.
245 |
Telepatia |
pag.
246 |
Una
sertie di test |
pag.
246 |
CHI
e PERCHÈ |
pag.
246 |
Un’ipotesi |
pag.
247 |
Tre
possibili teorie |
pag.
247 |
I
druidi |
pag.
249 |
La
leggenda cristiana |
pag.
250 |
La
leggenda celtica |
pag.
250 |
I
fatti |
pag.
250 |
I
documenti |
pag.
251 |
Giganti e megaliti |
pag.
251 |
Cerchi e labirinti |
pag.
252 |
Jahweh |
pag.
253 |
Elohim |
pag.
254 |
Chi
sono i circlemakers? |
pag.
254 |
Geometria Sacra |
pag.
255 |
Una
scienza iniziatica |
pag.
255 |
Un
filosofo-egittologo |
pag.
255 |
Il
tempio vivente |
pag.
255 |
Prima di Newton |
pag.
256 |
Esempi di Geometria Sacra |
pag.
257 |
Armonia e Leggi |
pag.
257 |
Vibrazioni |
pag.
258 |
Leggi |
pag.
258 |
Segni e tracce |
pag.
259 |
Coscienze animiche |
pag.
259 |
La
Cintura Fotonica |
pag.
262 |
Premi Nobel |
pag.
262 |
Fotoni |
pag.
263 |
Le
Pleiadi |
pag.
263 |
Un
salto quantico |
pag.
264 |
Una
data ricorrente |
pag.
265 |
UFO
e ALIENI. Cosa vogliono da noi? |
pag.
268 |
Gli
UFO non esistono... |
pag.
269 |
Il
progetto SETI |
pag.
269 |
Energie e "onde" diverse |
pag.
270 |
Nikola
Tesla e Thomas Towsend Brown |
pag.
270 |
Una
scienza indipendente: l’ufologia |
pag.
271 |
Eureka! |
pag.
272 |
L’iniziazione |
pag.
272 |
UPUAUT |
pag.
272 |
a.
avvistamenti di UFO |
pag.
277 |
b.
rapimenti alieni, o abductions |
pag.
279 |
c.
rinvenimenti di carogne di animali mutilati |
pag.
283 |
d.
incontri ravvicinati, ossia contatti |
pag.
285 |
e.
caduta di UFO, cattura di Alieni e Area 51 |
pag.
287 |
Conclusione |
pag.
290 |
Gesù
era libero di agire perché non aveva ego |
pag.
293 |
Dava esempio e predicava |
pag.
294 |
Thot
era un mutante |
pag.
295 |
Postfazione |
pag.
297 |
Indice Generale |
pag.
300 |
Indice analitico |
pag.
308 |
Bibliografia |
pag.
316 |
|
|