Autore: Luigi Garlaschelli

Neftasia editore

Pagg. 225 - prezzo € 16,00

 
 
 

 

CORPI DI PIETRA


Geniale investigatore di misteri, esperto di "paranormale religioso", fachiro straordinario e scassinatore provetto, Luigi Garlaschelli fa parte con me del CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, voluto dal 1989 da Piero Angela, Margherita Hack, Silvio Garattini e tanti altri scienziati e studiosi italiani per indagare i misteri dell'occulto. Il nostro scopo è quello di verificare se e quanto c'è di vero in questi fenomeni e di smascherare eventuali truffe. In fin dei conti siamo dei gran curiosi, e Garlaschelli è forse il più curioso di tutti noi. Con questo suo primo romanzo dimostra ora di essere anche un avvincente affabulatore: sono dunque felicissimo di tenere a battesimo il suo esordio narrrativo. L'emozionante avventura che Fulvio Fùlleri vive in questo libro potrebbe benissimo essere una delle tante vissute dall'autore nella vita reale (e in parte è così). Non posso che augurarmi, e augurare ai lettori di Corpi di Pietra, che questa sia solo la prima di una lunga serie di avventure. Il materiale non manca.

                                                                                                                        Massimo Polidoro 


"... La scatola conteneva una testa umana. La metà sinistra di una testa umana pietrificata e segata. La testa, Fùlleri era sicuro di riconoscerla..." Un originale cadeau dà il via a un viaggio tra tombe e scheletri, corpi pietrificati e antichi misteri: dalla Pianura Padana al dolce giugno toscano, Fulvio Fúlleri si muove con la determinazione dello scienziato e la passione dell'indagatore di misteri per ricomporre un macabro puzzle.

Scienziato di professione, indagatore di miseri per passione, scettico per vocazione, Fulvio Fùlleri sta studiando da tempo  i metodi degli antichi pietrificatori di cadaveri, tentando di riprodurne i risultati e di raccogliere informazioni.

All'inizio di questa avventura egli è in procinto di partire per la Toscana con la sua compagna Giulia per esaminare alcuni pezzi pietrificati conservati in un museo di Siena, ma anche per seguire gli sviluppi di un'altra sua ricerca, ovvero uno scavo archeologico che potrebbe portare alla luce la tomba mai trovata di un misterioso santo medievale.

I preparativi del viaggio vengono interrotti bruscamente quando, nella vecchia casa di campagna nella quale vive, gli viene recapitato un pacco contenente la testa di un suo collaboratore toscano, pietrificata e segata a metà.

Anche in Toscana la tomba, finalmente scoperta, rivela poco dopo un'inquietante sopresa.
Fulvio Fùlleri si trova suo malgrado coinvolto in una serie di indagini tra teste mozzate, scheletri e tombe, fughe e grimaldelli, appostamenti e antichi segreti.

Come in una serie di scatole cinesi, ogni spiegazione si rivelerà una falsa pista, fino a quando egli riuscirà infine  ricomporre tutte le tessere di questo macabro puzzle.

Fulvio Fùlleri e Giulia Donini esordiscono in questa loro prima avventura come una nuova coppia di investigatori dilettanti con uno stile tutto personale. Fùlleri non possiede accessi privilegiati che gli forniscano informazioni dalla polizia, non è un detective ipertecnologico, ma un normale cittadino. Egli è soprattutto uno scienziato curioso e ingegnoso, con le sue manie e abitudini (possiede un gatto al quale parla solo in Esperanto),  che ama talvolta stupire Giulia con piccole magie chimiche.

A differenza delle esasperate trame a cui ci hanno abituati i super eroi di certi best-seller stranieri, questo mystery sfiora i toni lievi della commedia sofisticata, pur riuscendo a tenere il lettore avvinto in un susseguirsi di enigmi in attesa di soluzione.

La vicenda prende le mosse da luoghi e fatti  realmente esistenti, sui quali  il lettore potrà documentarsi anche grazie a una breve appendice di indicazioni bibliografiche.
Anche Fulvio Fùlleri è "quasi vero": esiste infatti  in internet il suo sito personale (www.fulviofulleri.com) contenente il suo curriculum, fotografie della sua vita, un indirizzo di posta elettronica alla quale egli risponde, eccetera.


Come Luigi Garlaschelli, autore di questo romanzo e responsabile del settore indagini del CICAP, Fulvio Fúlleri é un chimico universitario con la passione per la scienza e il mistero. In una giornata di prima estate un macabro regalo, recapitato per posta, dà il via ad un’avventura che lo porterà in Toscana sulle tracce di misteri vecchi e nuovi, come l’enigma del corpo decapitato di San Galgano e la spada nella roccia conficcata in una vicina rotonda templare. Seguendo itinerari che lo porteranno ad incrociare il fantasma di Cagliostro, Raimondo di Sangro , principe di Sansevero e - soprattutto - i medici pietrificatori di cadaveri, come Gerolamo Segato e Paolo Gorini, Fúlleri, con la sua compagna e alcuni amici, esplorerà il misterioso mondo della massoneria ottocentesca e scoprirà, a proprio rischio, che i suoi rappresentanti più eccentrici non sono completamente scomparsi: il tutto con la passione dell’indagatore di misteri e la determinazione dello scienziato.

Nel romanzo sono presenti tutti gli elementi necessari per renderlo avvincente: il climax e l’anticlimax, le false piste, i colpi di scena e i momenti di massima adrenalina, come una memorabile fuga da una soffitta in cui Fúlleri è imprigionato. Il mondo in cui si muove il protagonista è iperrealistico ma non completamente reale: gli avvenimenti narrati nel racconto sono frutto di fantasia – avverte l’autore ­– mentre alcuni personaggi e luoghi del racconto prendono spunto da personaggi e posti veramente esistenti. Come nel mondo di Lewis Carrol, la realtà subisce una leggera distorsione: Il CICAP, ad esempio, non è il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, ma il Centro per l’Indagine Critica delle Affermazioni Pseudoscientifiche e molti personaggi – anche minori – del romanzo ricalcano i collaboratori in carne e ossa che hanno lavorato con Garlaschelli nelle indagini reali su San Galgano, la spada nella roccia e i “medici pietrificatori”. Anche personaggi inventati come l’anatomista Bellini e il pietrificatore Spirito, ricalcano studiosi realmente esistiti, che il lettore potrà facilmente identificare, magari seguendo i link più anodini inseriti in bibliografia.

Corpi di Pietra non è un romanzo “splatter” dove il sangue scorre a fiumi, ma piuttosto un mystery vecchia maniera in cui, accanto all’azione, gioca un ruolo importante il piacere del raccontare e la ricerca di una soluzione logica. In fin dei conti, la sfida di chi ama la razionalità è anche dimostrare che la realtà può essere più interessante dei voli di fantasia a poco costo: “Quando si vedono correlazioni ovunque, anche dove non ci sono ma c’è il puro caso – spiega Fúlleri – allora ci si crea un mondo magico, illusorio, dove tutto spiega tutto e dove esiste il paranormale invece che le leggi della fisica”.

Fulvio Fùlleri e Giulia Donini esordiscono in questa loro prima avventura come una nuova coppia di investigatori dilettanti con uno stile tutto personale. Fùlleri non possiede accessi privilegiati che gli forniscano informazioni dalla polizia, non è un detective ipertecnologico, ma un normale cittadino. Egli è soprattutto uno scienziato curioso e ingegnoso, con le sue manie e abitudini (possiede un gatto al quale parla solo in Esperanto),  che ama talvolta stupire Giulia con piccole magie chimiche.
   A differenza delle esasperate trame a cui ci hanno abituati i super eroi di certi best-seller stranieri, questo mystery sfiora i toni lievi della commedia sofisticata, pur riuscendo a tenere il lettore avvinto in un susseguirsi di enigmi in attesa di soluzione.
Ma il romanzo è anche un omaggio alla generazione degli anni sessanta, alle loro icone (i Beatles, e la Mini Cooper) e alle loro idee come, sorprendentemente per un romanzo come questo, la non violenza; è anche un omaggio alle piccole cose della vita (la pipa, i gadget elettronici) e alle grandi (Giulia); ma soprattutto è l’onesta presa di posizione di un uomo che ha deciso di indagare il mistero senza cedere alla facile e lucrosa ciarlataneria.

Andrea Albini
(Scienza & Paranormale, luglio 2006)


Luigi Garlaschelli  è un chimico presso l’Università di Pavia.  Egli stesso, come  Fùlleri, si occupa di indagini su argomenti misteriosi e fa parte del CICAP (Comitato Italiano Per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), sorto nel 1989 per iniziativa di Piero Angela, Silvio Garattini, Margherita Hack e tanti altri scienziati e studiosi italiani per indagare i misteri dell’occulto allo scopo di verificare se e quanto vi sia di vero, e smascherare eventuali truffe. Ha già pubblicato quattro libri, esiti delle sue ricerche: I Segreti dei fachiri e Investigatori dell’occulto (con Massimo Polidoro), Rabdomanzia (con Andrea Albini) e Processo alla Sindone.

Questo mystery è la sua prima opera di narrativa.