CORPI DI PIETRA
Geniale investigatore di misteri, esperto di "paranormale religioso",
fachiro straordinario e scassinatore provetto, Luigi Garlaschelli fa parte
con me del CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni
sul Paranormale, voluto dal 1989 da Piero Angela, Margherita Hack, Silvio
Garattini e tanti altri scienziati e studiosi italiani per indagare i
misteri dell'occulto. Il nostro scopo è quello di verificare se e quanto
c'è di vero in questi fenomeni e di smascherare eventuali truffe.
In fin dei conti siamo dei gran curiosi, e Garlaschelli è forse il più
curioso di tutti noi. Con questo suo primo romanzo dimostra ora di essere
anche un avvincente affabulatore: sono dunque felicissimo di tenere a
battesimo il suo esordio narrrativo. L'emozionante avventura
che Fulvio Fùlleri vive in questo libro potrebbe benissimo essere una
delle tante vissute dall'autore nella vita reale (e in parte è così). Non
posso che augurarmi, e augurare ai lettori di Corpi di Pietra, che questa
sia solo la prima di una lunga serie di avventure. Il materiale non manca.
Massimo Polidoro
"... La scatola
conteneva una testa umana. La metà sinistra di una testa umana
pietrificata e segata. La testa, Fùlleri era sicuro di riconoscerla..."
Un originale cadeau dà il via a un
viaggio tra tombe e scheletri, corpi pietrificati e antichi misteri: dalla
Pianura Padana al dolce giugno toscano, Fulvio Fúlleri si muove con la
determinazione dello scienziato e la passione dell'indagatore di misteri
per ricomporre un macabro puzzle.
Scienziato di
professione, indagatore di miseri per passione, scettico per vocazione,
Fulvio Fùlleri sta studiando da tempo i metodi degli antichi
pietrificatori di cadaveri, tentando di riprodurne i risultati e di
raccogliere informazioni.
All'inizio di questa
avventura egli è in procinto di partire per la Toscana con la sua compagna
Giulia per esaminare alcuni pezzi pietrificati conservati in un museo di
Siena, ma anche per seguire gli sviluppi di un'altra sua ricerca, ovvero
uno scavo archeologico che potrebbe portare alla luce la tomba mai trovata
di un misterioso santo medievale.
I preparativi del
viaggio vengono interrotti bruscamente quando, nella vecchia casa di
campagna nella quale vive, gli viene recapitato un pacco contenente la
testa di un suo collaboratore toscano, pietrificata e segata a metà.
Anche in Toscana la
tomba, finalmente scoperta, rivela poco dopo un'inquietante sopresa.
Fulvio Fùlleri si trova suo malgrado coinvolto in una serie di indagini
tra teste mozzate, scheletri e tombe, fughe e grimaldelli, appostamenti e
antichi segreti.
Come in una serie di
scatole cinesi, ogni spiegazione si rivelerà una falsa pista, fino a
quando egli riuscirà infine ricomporre tutte le tessere di questo macabro
puzzle.
Fulvio Fùlleri e Giulia
Donini esordiscono in questa loro prima avventura come una nuova coppia di
investigatori dilettanti con uno stile tutto personale. Fùlleri non
possiede accessi privilegiati che gli forniscano informazioni dalla
polizia, non è un detective ipertecnologico, ma un normale cittadino. Egli
è soprattutto uno scienziato curioso e ingegnoso, con le sue manie e
abitudini (possiede un gatto al quale parla solo in Esperanto), che ama
talvolta stupire Giulia con piccole magie chimiche.
A differenza delle
esasperate trame a cui ci hanno abituati i super eroi di certi best-seller
stranieri, questo mystery sfiora i toni lievi della commedia sofisticata,
pur riuscendo a tenere il lettore avvinto in un susseguirsi di enigmi in
attesa di soluzione.
La vicenda prende le
mosse da luoghi e fatti realmente esistenti, sui quali il lettore potrà
documentarsi anche grazie a una breve appendice di indicazioni
bibliografiche.
Anche Fulvio Fùlleri è "quasi vero": esiste infatti in internet il suo
sito personale (www.fulviofulleri.com) contenente il suo curriculum,
fotografie della sua vita, un indirizzo di posta elettronica alla quale
egli risponde, eccetera.
Come Luigi Garlaschelli, autore di questo romanzo
e responsabile del settore indagini del CICAP, Fulvio Fúlleri é un chimico
universitario con la passione per la scienza e il mistero. In una giornata
di prima estate un macabro regalo, recapitato per posta, dà il via ad
un’avventura che lo porterà in Toscana sulle tracce di misteri vecchi e
nuovi, come l’enigma del corpo decapitato di San Galgano e la spada nella
roccia conficcata in una vicina rotonda templare. Seguendo itinerari che
lo porteranno ad incrociare il fantasma di Cagliostro, Raimondo di Sangro
, principe di Sansevero e - soprattutto - i medici pietrificatori di
cadaveri, come Gerolamo Segato e Paolo Gorini, Fúlleri, con la sua
compagna e alcuni amici, esplorerà il misterioso mondo della massoneria
ottocentesca e scoprirà, a proprio rischio, che i suoi rappresentanti più
eccentrici non sono completamente scomparsi: il tutto con la passione
dell’indagatore di misteri e la determinazione dello scienziato.
Nel romanzo sono presenti tutti gli elementi
necessari per renderlo avvincente: il climax e l’anticlimax, le false
piste, i colpi di scena e i momenti di massima adrenalina, come una
memorabile fuga da una soffitta in cui Fúlleri è imprigionato. Il mondo in
cui si muove il protagonista è iperrealistico ma non completamente reale:
gli avvenimenti narrati nel racconto sono frutto di fantasia – avverte
l’autore – mentre alcuni personaggi e luoghi del racconto prendono spunto
da personaggi e posti veramente esistenti. Come nel mondo di Lewis Carrol,
la realtà subisce una leggera distorsione: Il CICAP, ad esempio, non è il
Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale,
ma il Centro per l’Indagine Critica delle Affermazioni
Pseudoscientifiche e molti personaggi – anche minori – del romanzo
ricalcano i collaboratori in carne e ossa che hanno lavorato con
Garlaschelli nelle indagini reali su San Galgano, la spada nella roccia e
i “medici pietrificatori”. Anche personaggi inventati come l’anatomista
Bellini e il pietrificatore Spirito, ricalcano studiosi realmente
esistiti, che il lettore potrà facilmente identificare, magari seguendo i
link più anodini inseriti in bibliografia.
Corpi di Pietra non è un romanzo “splatter”
dove il sangue scorre a fiumi, ma piuttosto un mystery vecchia maniera in
cui, accanto all’azione, gioca un ruolo importante il piacere del
raccontare e la ricerca di una soluzione logica. In fin dei conti, la
sfida di chi ama la razionalità è anche dimostrare che la realtà può
essere più interessante dei voli di fantasia a poco costo: “Quando si
vedono correlazioni ovunque, anche dove non ci sono ma c’è il puro caso –
spiega Fúlleri – allora ci si crea un mondo magico, illusorio, dove tutto
spiega tutto e dove esiste il paranormale invece che le leggi della
fisica”.
Fulvio Fùlleri e
Giulia Donini esordiscono in questa loro prima avventura come una nuova
coppia di investigatori dilettanti con uno stile tutto personale. Fùlleri
non possiede accessi privilegiati che gli forniscano informazioni dalla
polizia, non è un detective ipertecnologico, ma un normale cittadino. Egli
è soprattutto uno scienziato curioso e ingegnoso, con le sue manie e
abitudini (possiede un gatto al quale parla solo in Esperanto), che ama
talvolta stupire Giulia con piccole magie chimiche.
A differenza delle esasperate trame a cui ci hanno abituati i super
eroi di certi best-seller stranieri, questo mystery sfiora i toni lievi
della commedia sofisticata, pur riuscendo a tenere il lettore avvinto in
un susseguirsi di enigmi in attesa di soluzione. Ma il romanzo è
anche un omaggio alla generazione degli anni sessanta, alle loro icone (i
Beatles, e la Mini Cooper) e alle loro idee come, sorprendentemente per un
romanzo come questo, la non violenza; è anche un omaggio alle piccole cose
della vita (la pipa, i gadget elettronici) e alle grandi (Giulia); ma
soprattutto è l’onesta presa di posizione di un uomo che ha deciso di
indagare il mistero senza cedere alla facile e lucrosa ciarlataneria.
Andrea Albini
(Scienza & Paranormale, luglio 2006)
Luigi Garlaschelli
è un chimico presso l’Università di Pavia. Egli stesso, come Fùlleri,
si occupa di indagini su argomenti misteriosi e fa parte del CICAP
(Comitato Italiano Per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale),
sorto nel 1989 per iniziativa di Piero Angela, Silvio Garattini,
Margherita Hack e tanti altri scienziati e studiosi italiani per indagare
i misteri dell’occulto allo scopo di verificare se e quanto vi sia di
vero, e smascherare eventuali truffe. Ha già pubblicato quattro libri,
esiti delle sue ricerche: I Segreti dei fachiri e Investigatori
dell’occulto (con Massimo Polidoro), Rabdomanzia (con Andrea Albini) e
Processo alla Sindone.
Questo mystery è la
sua prima opera di narrativa.