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Autore: Jacques Bergier Edizioni L'Età dell'Acquario Pagg. 168 - Prezzo € 14,50
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I libri maledetti
Che cos’hanno in
comune il Libro di Toth, un papiro antichissimo che racchiudeva segreti
capaci di conferire poteri straordinari, le Stanze di Dzyan, il libro a cui
deve il suo successo (e la sua rovina) Madame Blavatsky, la Steganographia
dell’abate Tritemio, grazie alla quale era possibile inviare messaggi
tramite l’uso di linguaggi magici, i Manoscritti Voynich (composti in una
lingua indecifrabile, il cui autore secondo alcuni sarebbe Ruggero Bacone),
quelli Mathers (all’origine della Golden Dawn) ed Excalibur, il libro di L.
Ron Hubbard – fondatore di Scientology – che avrebbe condotto alla pazzia i
suoi lettori? Secondo Jacques Bergier sono tutti «libri maledetti»,
distrutti o censurati perché giudicati troppo pericolosi. Ma da chi? E
perché? L’autore, attraverso indizi e testimonianze, ricostruisce
l’esistenza di un’associazione di «Uomini in Nero», un gruppo di misteriosi
individui dall’aspetto sinistro, antichi quanto il mondo, il cui compito
sarebbe quello di mantenere l’evoluzione della civiltà umana entro binari
prestabiliti, soffocando sul nascere quelle idee «diverse e pericolose» che
potrebbero orientare l’uomo verso direzioni non desiderate. L'AUTOREJACQUES BERGIER, ingegnere, chimico, alchimista, spia, giornalista e scrittore, è una delle personalità più intriganti del XX secolo. Tra i suoi libri editi in Italia ricordiamo: Il mattino dei maghi (scritto con Louis Pauwels); Il paranormale: telepatia, chiaroveggenza, premonizioni; Il libro dell’inesplicabile. |
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