|
I TAROCCHI
Un' introduzione/approfondimento alla formidabile
macchina filosofica dei Tarocchi.
Le pagine della dispensa accompagneranno il lettore nel viaggio dentro al
significato simbolico/esoterico delle 22 lame, fino a giungere al rapporto
fra Arcani Maggiori e Cabala ebraica.
- Le due strade degli Arcani maggiori.
Simbologia delle 22 lame degli Arcani Maggiori.
Arcani ed Esoterismo. La Cabala e i 32 sentieri.
Il mazzo di carte denominati “Tarocchi” trova una
struttura unitaria ed organica intorno al 1400.
Tarocchi di Marsiglia, che appaiono in questo periodo nel sud della Francia,
possono essere considerati il mazzo classico, capostipite di tutte le
successive modifiche iconografiche e interpretazioni simboliche che sono
seguite sino ai nostri giorni e che hanno fatto dei Tarocchi uno degli
strumenti magici e divinatori più diffusi nel mondo.
Per capire profondamente i contenuti psicologici e filosofici di questo
libro silenzioso ricco di immagini e di colori è importante osservare e
conoscere le figure ieratiche e le immagini primigenie che animano in modo
essenziale gli esemplari dei mazzi più antichi, specialmente quelli sorti
intorno al XV secolo: i Tarocchi di Grimaud comunemente conosciuti come
Marsigliesi, il mazzo cosiddetto classico di Burdel, che nasce dalla
rielaborazione del precedente oppure il bellissimo mazzo denominato Visconti
Sforza che fu coniato in Italia per volontà del duca Francesco Sforza.
Aldilà di ogni significato simbolico attribuito ai Tarocchi, si possono
scorgere osservando queste figure, sequenze cromatiche, numeriche e
figurative che suggeriscono all’interno del mazzo numerosi percorsi di
conoscenza e ci forniscono così uno straordinario strumento per la
meditazione.
Ogni percorso e ogni combinazione estratte dal mazzo dei Tarocchi suggerisce
qualcosa di interessante e utile all’indagine dei rapporti filosofici e
psicologici tra l’uomo e l’universo che lo circonda. Tutte le combinazioni
che si possono ottenere abbinando le carte attraverso diversi criteri di
analisi sono altrettanto valide per capire in modo più approfondito il libro
dei Tarocchi: nessuna combinazione quindi esclude l’altra ma la completa e
la chiarisce in maniera ulteriore.
L'esercizio delle capacità
immaginative ed il loro corretto utilizzo è importante al fine di scoprire i
significati profondi che si celano aldilà delle immagini, dei numeri e delle
parole associati alle singole carte.
La capacità di collegare tra
loro questi diversi riferimenti dà all’osservatore immense possibilità di
indagine sui significati del Libro dei Tarocchi e si configura come una vera
e propria Arte per le sue implicite potenzialità creative inerenti a
infinite possibilità di combinazione tra immagini, numeri, lettere e colori.
Nell’antichità, quando
l’apprendimento era affidato soprattutto ai manoscritti e alla trasmissione
orale, il tramandarsi del sapere era più che mai legato alla capacità di
fermare nella mente i concetti attraverso l’associazione ad immagini, numeri
o lettere poiché si era convinti della maggior potenza sensoriale e
soprattutto visiva rispetto a quella concettuale. Ai numeri, ai segni e alle
lettere erano dunque associati idee e concetti che abbinati tra loro
permettevano allo studente di addentrarsi nei labirintico edificio del
sapere. Sulla base questi principi nacquero gli alfabeti geroglifici, le
associazioni tra numeri, lettere ed immagini che permisero di collegare tra
loro diversi concetti e di elaborare nuove costruzioni mentali a partire da
dati essenziali.
Il potenziamento
dell’immaginazione e delle capacità creative attraverso combinazioni
analogiche delle carte, diventa quindi lo strumento di accesso al sapere
integra.
Tarocchi riuniscono in un solo sistema diversi percorsi conoscitivi per
trasmettere l’idea dell’unità nella diversità.
L’uso corretto dell’immaginazione e il potenziamento delle capacità creative
ed analogiche risiede nell’equilibrio tra ragione e percezione, cioè
in quella facoltà mentale che è il luogo di mezzo dove avvengono le più
importanti trasmutazione, la porta d’accesso alle facoltà intuitive più
illuminanti.
Il libro dei Tarocchi può,
sotto questo punto di vista, essere considerato un vero e proprio
riferimento agli ideali e alle aspirazioni della Magia e delle discipline
ermetiche ed esoteriche più antiche, alle quali tra l’altro le carte fanno
esplicito riferimento.
La corretta Immaginazione, Ars Inveniendi, diviene allora per il Mago
che inizia il suo percorso di conoscenza lo strumento per penetrare i
segreti della Natura e decifrare le leggi dell’Universo.
Elisabeth Mantovani
inizia il suo percorso all’interno degli insegnamenti
esoterici avvicinandosi all’arte simbolica di fine ottocento, in particolare
all’arte visionaria di Blake, al misticismo e al modo di concepire il fare
pittorico dei prerafaelliti. Durante questo periodo legge Keats, Shelley,
Coleridge, i poeti francesi del periodo decadente, in particolare Verlaine e
Rimbaud, e s’interessa alle opere di Shakespeare.
Dopo aver conseguito in diploma in lingue straniere, prosegue i suoi studi
artistici presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, ampliando la
ricerca a correnti e forme d’arte diverse:
il trecento italiano, in particolare Simone Martini, la Secessione Viennese,
l’informale di Fautrier, Tapiès e Giacometti, il purismo primitivo di
Martini, le forme archetipiche di Rodin.
Il suo lavoro come pittrice si associa a tematiche ermetiche e
naturaliste, in cui il simbolo e l’analogia diventano chiavi d’accesso
al mondo intimo e segreto che ci svela le dinamiche e i rapporti dell’uomo
con l’Universo che lo invade e di cui allo stesso tempo fa parte.
Dal 1990 al 2000 Elisa Mantovani espone in numerose occasioni i suoi
percorsi di ricerca attraverso dipinti e scritti in Italia e in Francia (
Nizza-Forum des Livres-1996, Grenoble -Consolato Italiano-1997 sono due
delle tappe francesi).
La Numerologia è la prima tappa all’interno dell’interpretazione della
simbologia ermetica.
In Francia prosegue abbinando lo studio dei numeri a quello degli Arcani
Maggiori dei Tarocchi, approfondendo l'analisi delle iconografie attraverso
la lettura di testi di Eliphas Lèvi, Oswald Wirth, Piot Ouspensky, Alesteir
Crowley.
Parallelamente prosegue gli studi di Astrologia, sia dal punto di vista
storico che antropologico.
Importanti sono le letture che riguardano l’opera dello psicologo tedesco
Carl Gustav Jung: i suoi studi sull’Astrologia e sugli archetipi
dell’inconscio collettivo.
Dal 1998 l’attività di Elisabeth Mantovani si esplica attraverso i corsi e
le conferenze riguardanti lo studio e la comprensione del simbolismo
ermetico ed esoterico, il valore storico delle scienze esoteriche,
l’Astrologia, la Numerologia, il percorso degli Arcani Maggiori dei Tarocchi
come metodi di ricerca e di conoscenza dell’uomo e della sua interazione con
l’Universo.
Nel 2001 fonda l'associazione culturale LaRoseNoire, riunendo in un
unicum quanto mai fertile e vitale gli interessi fino ad allora coltivati:
esposizioni, concerti, attività didattica, ricerca spirituale ed esoterica
diventano le fondamenta della nuova realtà appena costituita, che in
brevissimo tempo attira l'attenzione di un pubblico nazionale ed
internazionale.
Nel 2004, dopo anni di esperienza nella didattica e nella ricerca esoterica,
Elisabeth Mantovani firma i primi volumi della neonata sezione editoriale de
LaRoseNoire: “Astrologia – Scienza Umana e Celeste”, “I Tarocchi”, il saggio
“Stelle, Costellazioni e antichi Miti nella simbologia degli Arcani
Maggiori”ed infine “La Meditazione sui Tarocchi” in cui i Tarocchi Medievali
vengono presi in considerazione come un vero e proprio strumento
d'iniziazione con espliciti riferimenti al pensiero ermetico e alle tecniche
della memoria che, attraverso il corretto uso dell'immaginazione, portano al
sapere integrale.
Importanti sono stati negli ultimi anni gli studi riguardo i classici greci
e la cultura neoplatonica del XV secolo, in particolare: “Il Timeo” di
Platone, “La turba dei Filosofi”, “Visioni e Risvegli” traduzione degli
scritti di Zosimo da Panopoli; gli scritti di Giovanni Pico della Mirandola
oltre ai numerosi saggi sul pensiero pitagorico e neoplatonico.
Insieme all'attività didattica dal 1997 al 2005, Elisabeth si è
specializzata nella pratica di lettura e meditazione coi Tarocchi, nella
stesura e interpretazione del tema natale sia in ambito astrologico che
numerologico, nella comparazione delle carte natali di coppia,
nell'astrologia karmica e famigliare completando così gli studi e la ricerca
spirituale con esperienze pratiche che hanno portato a un approfondimento
psicologico delle discipline esoteriche.
Contemporaneamente agli studi in ambito esoterico e alla ricerca spirituale
Elisabeth Mantovani ha continuato nel 2005 la sua attività pittorica
prediligendo come sempre le tematiche legate all'ambiente naturale, punto di
contatto e di raffronto per l'uomo con le dinamiche universali.
Le immagini analogiche di Elisabeth Mantovani sono frutto di un’esperienza
individuale che proietta l’artista nelle dinamiche del mondo riconoscendosi
di volta in volta, attraverso la percezione sensoriale, nelle forze che lo
attraversano e nelle fasi che ne animano incommensurabile ciclicità.
Le tecniche privilegiate sono l’acquerello, il pastello acquerellato, le
chine brillanti e trasparenti e l’acrilico diluito con molta acqua. Tecniche
veloci e dirette che possono tradurre simultaneamente il potenziale
immaginativo dell’artista.
I paesaggi, gli insetti, i pesci, i fiori che sembrano fatti di alito sono
tutt’uno con l’acqua-colore: immagini provenienti da un mondo segreto e
interiore che si proietta nella dimensione infinita di tutte le
manifestazioni della Natura.
Tutte le opere sono realizzate su carta di cotone.
Grazie all'esperienza associativa con LaRoseNoire, Elisabeth Mantovani ha
inoltre approfondito e messo in pratica in questi anni, le proprie abilità
grafiche elaborando quasi per intero, la grafica pubblicitaria
dell'associazione.
|
|