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IL PROCESSO
ALL'ORDINE DEI TEMPLARI
I Cavalieri del Tempio: l’Ordine cavalleresco
più noto della storia è un evergreen della letteratura d’ogni genere.
La sua storia affascinante culminata con una fine tragica costituisce ancora
un richiamo per i lettori più diversi.
Quest’opera si discosta dalla corrente più in voga, quella fantastica e
filo-esoterica, per dedicarsi alla raccolta delle fonti principali ed alla
narrazione degli eventi del fatidico processo che portò all’estinzione
dell’Ordine.
Un processo arbitrario, giuridicamente non convenzionale, ma incredibilmente
efficace nella sua drammaticità. Tanto efficace da ridurre in cenere una
delle maggiori istituzioni del tempo, e da generare echi di indignazione
ancora udibilissimi ai giorni nostri.
I Templari. La memoria dell’ordine religioso
più controverso della storia della cristianità sta vivendo negli ultimi
decenni un periodo di stupefacente vitalità e di rinnovato interesse.
Vittima della persecuzione accanita della storiografia illuministica, quella
stessa che etichettava senza mezzi termini mille anni di storia medievale
come “evo oscuro”, la storia del Tempio si era presto trasformata in
“leggenda nera”, per nulla dissimile da quella altrettanto falsata
dell’Inquisizione.
L’auspicato procedimento di revisione è giunto a fine Ottocento, grazie a
storici di altissimo livello i cui sforzi, questi davvero illuminati e volti
allo studio esclusivo delle fonti, hanno riportato alla luce la verità sul
celebre ordine militare e sulle vicende processuali che ne decretarono la
soppressione.
Il processo all’Ordine dei cavalieri Templari, è ormai assodato, fu istruito
per volontà della corona francese che agiva per scopi puramente politici e
senza il minimo fondamento probatorio. Filippo il Bello, sovrano capetingio
che portava sulle spalle l’eredità teocratica del nonno Luigi il Santo, era
riuscito nell’intento di mobilitare l’opinione pubblica contro il potente
ordine, facendo uso di un’efficientissima propaganda antitemplare e mettendo
il papa stesso in minoranza grazie a un sottile e tagliente gioco politico.
La giurisdizione pontificia fu agilmente scavalcata dagli agenti del
governo, mentre si mobilitava un organismo giudicante assolutamente non
convenzionale: l’Inquisizione regia.
Questo studio non ha come fine primario la dimostrazione dell’estraneità
dell’Ordine alle accuse che ad esso furono mosse; certamente propendiamo,
concordando con la maggioranza degli studiosi moderni, per la tesi
innocentista come traspare chiaramente dalla trattazione. Ciò che invece
abbiamo eletto a scopo principale della nostra ricerca è la composizione di
una cronaca il più possibile dettagliata e imparziale delle vicende che
videro l’Ordine dei Templari imputato in un processo per eresia.
Inizieremo con una presentazione panoramica dell’istituzione templare, della
sua Regola, delle gerarchie e della sua missione ecclesiastica, procedendo
poi alla più analitica trattazione delle fasi del processo. La nostra
ricerca si è fondata principalmente sul rinvenimento e l’esame delle fonti
primarie — notevolmente disperse — ed in specie della monumentale raccolta
dei verbali della commissione pontificia, investita del giudizio dell’Ordine
nel suo complesso. Si è poi optato per una narrazione il più possibile
scorrevole, sperando di poter rendere interessante questa cronaca non
soltanto agli specialisti, cui è naturalmente diretta, ma anche ad un
pubblico di appassionati desiderosi di approfondire l’argomento.
Abbiamo infine riportato numerose trascrizioni originali: lettere, opuscoli,
bolle pontificie e soprattutto deposizioni che accompagnano la trattazione
storica e giuridica in modo da renderla più completa e forse più vivace, pur
rispettandone sempre la serietà scientifica.
La drammatica storia del processo al più nobile degli ordini religiosi,
l’Ordine dei cavalieri Templari, inizia nel 1307, ma è alla data della
fondazione che dobbiamo risalire per conoscere appieno questa straordinaria
istituzione: vent’anni dopo la presa di Gerusalemme, corre l’anno 1119.
Alberto Lapidari
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