Autori: S. Pepe - P. turati

Casa Editrice Ananke

Pag. 160 - Prezzo € 14,50

 

 
 

Il risveglio del faraone

Comunicazioni extrasensoriali con Neferefra, sovrano della V dinastia

 

Nella fenomenologia extrasensoriale, i viaggi astrali occupano una posizione di assoluta rilevanza, permettendo al sensitivo di "uscire" letteralmente dal proprio corpo fisico con la parte "sottile", e involare in luoghi lontanissimi, in tempi perduti o ancora da venire. Il sensitivo deve sapersi condurre con attenzione in questo universo esteso, in questi viaggi astrali, tenendosi lontano dalle insidie, principalmente costituite dai suoi stessi limiti, dalle sue paure, dalle sue ossessioni, dai suoi vizi, in modo tale di essere in grado di riconoscere il falso dal vero, la blandizie dagli attestati sinceri, la luce dal buio. E questo non è per nulla facile. A Silvia Pepe sono stati necessari più di quarant'anni di duro impegno, confrontandosi ogni giorno con quelle realtà così inverosimili, per conseguire la saggia fortezza necessaria a far sì che un grande re ritornasse dal passato dopo quasi quattromilacinquecento anni, con il suo meraviglioso messaggio per l'umanità.

Silvia Pepe era in contatto con questo faraone già da mesi, prima di decidersi ad ascoltarlo, accettando una specie di "accordo" con lui... Un importante faraone, dimenticato da millenni, stava per far ancora parlare di sé...

"Per alcuni istanti mi era parso di non aver più respirato. Ora, comunque, mi sento meglio: la mia mente è tornata lucida e un abbozzo di sorriso percorre debole le mie labbra secche. Sento accanto a me la presenza di qualcuno. So che è il mio intendente, colui che mi è stato vicino come gran dignitario per tanti anni. Sta piangendo. Per la mia fine." Così inizia il racconto di Neferefra, faraone della V dinastia, dal suo letto di morte. Egli ci narra le sue paure, i primi, maldestri tentativi di lasciare il suo corpo terreno per essere pura essenza, i suoi ricordi, i rimpianti, e, infine, la gioia di essere entrato a far parte di quell’unicum che è l’universo ultraterreno.
La metempsicosi, fonte di crescita delle “essenze di luce” viene narrata in prima persona dal faraone, attore e nel contempo spettatore dell’evoluzione del suo spirito, il quale ha sentito il bisogno di trasmettere anche a noi il messaggio di amore universale che pervade il mondo ultraterreno.

A poco più di un anno dalla pubblicazione de "Il risveglio del Faraone", Ananke ha deciso di riproporre un altro testo sull'Egitto basato su testimonianze extrasensoriali comunicate con il mezzo della scrittura automatica. Questa volta l'occasione è di dar voce ad uno dei sovrani più conosciuti e leggendari della storia dell'antichità egizia, Nebkheprura Tutankhamon.
Ciò che ci ha convinto a pubblicare il libro sono sei puntini di sospensione che si trovano nella comunicazione datata 25 gennaio 2000 di pag. 65 e che celerebbero l'ubicazione, rivelata dallo spirito del Sovrano, della tomba della sorella e moglie Ankhesenamon. Tomba, ad oggi, non ancora rinvenuta. La presente pubblicazione mantiene naturalmente il massimo riserbo sul nome della località per garantire all'Autore le migliori condizioni di attivazione di un proprio progetto di ricerca.
La scommessa che il libro propone è dunque particolarmente eccitante: ritrovare un tesoro di immenso valore archeologico e, al tempo stesso, avere finalmente prova della verità ed attendibilità delle comunicazioni medianiche.
Ananke non poteva sottrarsi al fascino di questa scommessa e, come tale, la considera e la propone, sottolineando in particolare l'aspetto di azzardo, sospensione, gioco paradossale.
Chi, del resto, avrebbe scommesso su Schielmann, partito alla ricerca di Troia con l'Iliade in mano…?

 
 

 

 
 

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