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La magia e la svastica
Occultismo, New Age e Nazionalsocialismo
IL LIBRO
Sono ormai
molti a ritenere che nel nazismo esistesse una componente esoterica, cioè
interessata a un «sapere segreto» riservato soltanto a pochi «iniziati».
Alla formulazione di questa ipotesi hanno del resto contribuito in maniera
decisiva alcuni gerarchi di primo piano: l’ideologo del partito, Alfred
Rosenberg, nutriva una passione per Atlantide e per la mistica medievale;
Rudolf Hess, designato come successore di Hitler, era appassionato di
chiaroveggenza e occultismo; il capo delle SS, Heinrich Himmler, era
ossessionato dall’idea di fondare un Ordine iniziatico e di produrre oro. Lo
stesso Hitler viene indicato talora come un ipnotizzatore demoniaco e come
il potente mago nero del Reich millenario.
In questo libro l’autore esamina le reali influenze delle società occulte
sul nazionalsocialismo, proponendosi di documentare, spiegare e inquadrare
in un contesto storico preciso fatti e avvenimenti. Operazione non facile –
nella letteratura sulla «magia nazista» fatti poco attendibili si
trasformano facilmente in eventi misteriosi che contribuiscono a coltivare
ancora oggi il «mito di Hitler» – ma necessaria, nel tentativo di portare
alla luce quel «lato notturno» della Storia individuato da Horkheimer e
Adorno.
L'AUTORE
René Freund è
nato nel 1967 a Vienna. Laureato in filosofia, lavora come drammaturgo,
traduttore e giornalista. è autore di libri sulla storia e le tradizioni
dell’Austria.
RECENSIONI
Diego
Gabutti, «Capital», settembre 2006
«Di nuovo, e di utile, c’è che Freund è uno storico eccellente: il suo
viaggio alla scoperta delle radici esoteriche del nazismo è una finestra di
Magritte spalancata sull’irrazionalità della politica (e delle utopie, che
ne alimentano i propositi).»
Luca
Gallesi, «Avvenire», 21 ottobre 2006
«Un solido studio che riesce a sintetizzare brillantemente quale sia stata
la dimensione reale dell’esoterismo nazionalsocialista. […] Il libro di
Freund è uno studio molto serio che, evitando le controproducenti
demonizzazioni, riesce a metterci in guardia sui revival misticheggianti
tanto in voga tra i simpatizzanti "New Age"».
«Il
Foglio», 14 ottobre 2006
«Come [Pauwels e Bergier] constata l’esistenza nel nazismo dell’idea di un
"sapere segreto" e antichissimo riservato a pochi "iniziati" che avrebbero
dovuto costituire la casta superiore della nuova società. […] Come [Giorgio]
Galli, poi, considera a sua volta non liquidabili quei bisogni profodni
della psiche che lui sulla scorta di Horkheimer e Adorno definisce "il lato
notturno della storia"».
LIBRERIA DI MISTERIA
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