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"Ho scritto quello che mi ha confidato
della sua avventurosa esistenza e del suo apprendistato. Alla fine mi ha
detto: - Adesso che il vento si porti via le nostre parole, come porta via
ogni cosa, polline, polvere, foglie morte. Se non sono che polvere, allora
che tornino alla polvere. Se sono vive, che nutrano la vita -. Ed è
scoppiato in una sonora risata".
[Henri Gougaud]
IL LIBRO
- La sua storia parte da lontano, dall'infanzia in Argentina, fino ad
arrivare agli eventi che l'hanno condotto in Francia, dove vìve ancora oggi.
Lasciò molto presto la casa del padre, a Cordoba, ai piedi della Sierra
Grande, subito dopo la morte della madre, un'indiana quechua, l'unico essere
che avesse mai amato. Non accettò di averla persa e preferì pensare che
fosse tornata dalla sua gente sulle montagne.
Partì così alla sua ricerca e un giorno
quello che lui definisce "il caso-che-non-esiste" volle che incontrasse El
Chura, il guardiano delle rovine di Tiahuanaco. El Chura era uno stregone,
uno sciamano. Lo istruì e poi lo spinse a partire alla ricerca delle pietre
viventi e delle sette penne dell'aquila, i sette segreti della vita. Il
viaggio di Luis fu lungo, strano, tormentato. Altri maestri Io accolsero e
lo guidarono, don Benito, il vecchio Chipès, padre Sebastiàn, anche alcune
donne. Un itinerario dove ogni incontro, ogni avvenimento, anche il più
banale, diventa un passo verso "quello che fa sì che la vita non trascorra
invano".
Henri
Gougaud nasce nel 1936 a Carcassonne. A quindici anni prende una
decisione: diventerà un poeta. All'università scopre il mondo dei racconti
orali, la letteratura degli illetterati che attraversa le epoche solo grazie
alla parola. Capisce che il suo desiderio è innanzitutto scrivere.
Nel 1969 fonda una casa editrice,
Bélibaste, e nel 1973 pubblica il suo primo libro. Da quel momento
seguiranno romanzi, raccolte di racconti e di leggende, novelle. Gougaud si
rifà alla tradizione dei saltimbanchi, personaggi senza tempo in grado di
improvvisare uno spettacolo all'angolo di una strada: "I
loro racconti mi hanno nutrito per tutta la vita, mi hanno reso quello che
sono. Come? Non lo so, è il loro segreto".
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