SVELATO IL SEGRETO DEI
SEGRETI
Da millenni esiste un nucleo
segretissimo della tradizione ebraica, che si cela dietro le parole
e i simboli, e che sino ad oggi si è rivelato impermeabile ad ogni
tentativo di decifrazione. Un nucleo che possiamo a ragione definire
‘la dottrina segreta ebraica’. I simboli dietro cui questa si
maschera (le dieci Sefirot, l’Albero cosmico, il Drago, etc.) sono
stati finora considerati in ordine sparso, ciascuno a sé stante, e
si sono conservati nei secoli quali icone imbalsamate di un
folclorico passato. A nessuno di noi moderni, così presi dalle
nostre ‘certezze’ tecnologiche e positiviste, questi antichi simboli
sembrano interessare più di tanto. Dunque, tale frammentazione dei
simboli in realtà non ha portato ad alcun avanzamento verso una loro
possibile interpretazione. Quale sorpresa sarebbe per noi lo
scoprire che quei simboli sono collegati fra loro, sono quanto mai
moderni e celano delle concrete, attualissime realtà! Invero, si
sono talora levate qua e là delle voci fuori dal coro, di illustri
studiosi quali Micea Eliade, René Guénon, che hanno insinuato il
dubbio che i simboli ebraici ‘costituissero famiglia’, cioè
dovessero essere in qualche modo correlati fra loro, sistemati e
ordinati secondo uno schema logico. E che, dopo un auspicabile
processo di sintesi, dovesse infine uscirne fuori un significato
complessivo coerente e comprensibile. Questa ‘pretesa’ di trovare un
filo logico nella catena dei simboli della tradizione ebraica, da
subito mi è parsa assolutamente logica, concordando io sul fatto che
gli enigmi proposti da quella tradizione debbano necessariamente
avere un senso compiuto, ricavabile appunto sciogliendo il nodo dei
simboli. Viceversa, ritenere che i simboli siano solo delle vuote
icone, e che di conseguenza il nucleo segreto della tradizione
ebraica non abbia un senso compiuto, sarebbe da parte nostra
illogico, oltreché irriguardoso verso quella tradizione. In
definitiva, la tradizione ebraica ha un senso, i suoi simboli hanno
un senso, non vi è nulla che non abbia un senso. E questo senso è
astronomico. Infatti le dieci Sefirot hanno una valenza cosmica,
l’Albero è cosmico, anche il Drago è cosmico ... Ogni contenuto
simbolico spinge verso una connotazione astronomica del nucleo
segreto della tradizione in oggetto, e oggi finalmente abbiamo gli
strumenti culturali per poter fare luce sul mastodontico enigma.
Nonché per poter collegare - attraverso i medesimi simboli - la
dottrina segreta ebraica alle tradizioni segrete di ogni altra
civiltà. Vorrei concludere riportando la dedica da me inserita a
inizio libro: “Dedico questo mio lavoro a tutti coloro che, nel
corso dei millenni, hanno messo l’anima per cercare d’interpretare
il significato profondo della tradizione ebraica”.
Sergio Gatti, autore de “La
dottrina segreta ebraica alla luce della teoria sul Serpente
Piumato”, Editore Fermenti (Roma)
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