Autore: Tommaso Galli

Coniglio Editore

Pagg. 160- € 26,50

 

 

 
   

Ladakh

tra passato e presente

Un volume fotografico di Tommaso Galli, accompaganto dai testi di Helena Norberg-Hodge, per presentare il Ladakh, una piccola provincia indiana stretta tra le catene del Karakorum e dell’Hymalaya. Un intenso reportage visivo attraverso scatti di quotidianità nel “piccolo Tibet”, così come viene chiamato dai viaggiatori.

Nelle oltre cento foto di grande formato, Tommaso Galli sofferma l’obbiettivo sulla straordinaria semplicità di un popolo mite e accogliente. Il Ladakh, vicinissimo alla turbolenta regione del Kashmir, non conosce le violenze delle lotte religiose, nonostante la popolazione sia quasi equamente divisa fra buddisti tibetani e musulmani (oltre una piccola quota di indù). Le foto di Galli ritraggono allevatori sorridenti, monaci curiosi, donne dalle gambe forti poco abituate a lamentarsi. E sulle loro teste lo straordinario palcoscenico delle montagne, che da sempre richiamano scalatori da tutto il mondo, affascinati tanto dalla sfida quanto dal popolo che li accoglie.

La macchina fotografica entra nelle tende dei nomadi così come nelle scuole, per soffermarsi a lungo nei monasteri buddisti, dove i monaci studiano e conservano i testi sacri scritti con la tipica calligrafia del Tibet, in strisce di pergamena o in coloratissime stoffe.

Accompagnano le fotografie brevi testi di Helena Norberg-Hodge, impegnata da anni nel Ladakh Project per la promozione dello sviluppo sostenibile nella regione, e già autrice di Ancient Futures: Learning from Ladakh (Arianna Editrice). Nelle parole di Norberg-Hodge si legge tutta la stima per un popolo che ha sempre vissuto nel rispetto: del prossimo, perché la violenza è da sempre un concetto mostruoso per quelle genti; della famiglia, perché non ci può essere disparità fra uomo e donna; della natura, perché è con la fatica e con il tempo che si ottiene sempre il proprio riconoscimento; delle cose, non buttando mai nulla ed anzi riutilizzando qualunque oggetto per nuovi scopi. Ma è anche un popolo fragile, che cambia a contatto con i modelli della modernità travolgente. Che sia un bene o un male non spetta a noi dirlo (mentre la Norberg sembra avere idee piuttosto chiare), limitiamoci a godere degli splendidi panorami di un angolo di mondo inaccessibile ai più.

Tommaso Galli (Roma, 1974), fotografo appassionato di reportage (Nord Europa, Nord America, Africa e India). Per lo Studio Wald di Verona ha curato lavori fotografici per designer e architetti come Kita, Fuksas e lo studio Palomba. A seguito di questa esperienza inizia a dedicarsi appieno alla fotografia professionale e al reportage. Ha esposto a Verona, alla Galleria Fotografica Bergonzoni, a Roma, al Festival Internazionale di Fotografia e alla Rassegna di Arte Contemporanea “Contemporaneamonti”. I suoi scatti sono pubblicati in numerose riviste e quotidiani tra cui «Metro», «Corriere della Sera», «Epolis». È laureato in Scienze Biologiche.
(Edoardo Cicchinelli)

 

 

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