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NOTE SU LA HISTORIA
DE LA LIBERA MURATORIA IN THEATE |
Per quanto la
letteratura sulla massoneria sia abbondante, non si può certo dire che essa
abbia finora trovato una collocazione in ambito scientifico. Il primo
sistematico e originale studio sulla massoneria italiana inserita nel
contesto europeo è sicuramente l’Annale 21 della Storia d’Italia a cura del
prof. Gian Mario Cazzaniga, che si sta presentando ancora in tutta Italia.
Di certo negli anni precedenti non sono mancate opere di egual respiro e
corposità, basti pensare al Francovich o al Mola, ma gli “Annali della
Massoneria” della Einaudi, con i loro trentuno saggi, hanno coperto quasi
tutta la storia della Libera Muratoria nel nostro Paese. Quasi tutta si è
detto perchè a volerne scorrere l’indice del Capitolo Quarto, dedicato
all’Insediamento e sviluppi della massoneria negli antichi Stati italiani,
non si può non notare alcun cenno alla storia della massoneria nella nostra
regione.
Questa necessaria premessa può ben far comprendere al lettore l’importanza
scientifica e divulgativa dello studio del dott. Loris di Giovanni e dal suo
editore Marco Solfanelli di Tabula Fati. Solfanelli vanta un primato,
tra i tanti, in Abruzzo: è stato il primo editore di un testo sulla storia
della massoneria, “Note su la historia de la Libera Muratoria in Theate”,
nel quale il Di Giovanni, assieme ad un altro autore, ripercorreva la storia
delle logge nella città di Achille. Quest’ultimo lavoro, sotto l’attenta
guida del noto storico Mauro Canali, docente di Storia contemporanea
all’Università di Camerino, verrà presentato al pubblico con l’ausilio di un
proiettore. Immagini di illustri massoni abruzzesi, di diplomi e brevetti
verranno proiettate seguendo un percorso che dai primi anni dell’800
arriverà agli anni ’60 del secolo scorso.
Punto di partenza dello studio saranno le logge castrensi francesi insediate
a Lanciano, i loro rapporti con l’Intendente d’Abruzzo Pierre Joseph Briot e
i legami con la carboneria. Il Grande Oriente murattiano e le sue prime
logge nella regione precederanno un rapido escursus delle singole logge a
Teramo, a Pescara, a Chieti e a l’Aquila. Verrà analizzato il carteggio
massonico del marchese Gesualdo de Felice di Pianella, maestro venerabile
della loggia teatina, la storia massonica della famiglia Delfico di Teramo,
la vita del famoso pittore Teofilo Patini e la sua militanza nelle logge
aquilane; la figura di Gabriele Rossetti e la massoneria vastese. Lo scisma
ferano del 1908 in Abruzzo e le sue conseguenze verrà trattato con notizie
finora inedite.
L’inizio del ‘900 vedrà il susseguirsi di tante associazioni nate in Abruzzo
con il contributo della massoneria: le società operaie e di mutuo soccorso,
l’Associazione del Libero Pensiero-Giordano Bruno a Teramo, i comitati
massonici pro Cuba e Candia. La nascita dei fasci di combattimento e del
partito massonico della Stella Nera, la legge Rocco sulle società segrete
che anche in Abruzzo metteva al bando le logge. Nel secondo dopoguerra
l’attenzione dell’autore si è soffermata su un personaggio di Chieti, Romeo
Giuffrida, già braccio destro di Raoul Palermi e direttore di una rivista
massonica importante che si stampava a Pescara: “Voce Fraterna”.
Gli anni della ricostruzione del Grande Oriente in Abruzzo e l’opera dei
suoi pionieri Valentino Filiberto, Alfredo Diomede e Josè Guillem Guerra
chiuderanno la trattazione.
Introduzione di Alessandro Verri
Di certo, quando un qualche Dio, rincorrendo,
tra nubi e stelle, un proprio Sogno, si trovò a passare lungo la dorsale
orientale di quella che, pure, la Nostra Italia sarebbe diventata, ebbe a
provare più di un fremito a contemplarne la vista: acque di smeraldo
fecondavano, sotto candide vette, ripide erte verdeggianti tra cui, in mille
giochi d’amore, sembravano rincorrersi gialli incanti di ginestre ed acacie,
a tamerici frammisti e a sanguigne macchie di croco ombreggiate da querce e
pini, cui l’erica s’attorchia, tra incensi forti di oleastri e menta. Di
armonie azzurre, all’uomo inconosciute ancora, godevano i Cieli con sospiri
caldi.
Se ne diffuse la Fama.
Minerva venne a germogliarvi il suo sacro olivo, agli uomini sacro ed agli
iddii tutti, e Bacco quella terra prescelse affinché la vite, dolce e
orgogliosa e generosa insieme, estro gioioso diffondesse intorno. Ed altri
Dei... con il suo dono ognuno per una Terra che, non mia, per mia, comunque,
amo ed onoro: dal Grande Sasso al tortuoso Trigno cui Punta Penna guardan
mentre su Tutto la Majella impera.
Insieme, tali contradi, nutrici ed aio furono al Tempio che uomini rudi ma,
al contempo, pii, vollero erigere.
… E gli antichi Italici Culti, da Gabriele cantati tanto, pur di tra il velo
d’allegorìe sottili, a sgorgare vividi ebbero di tra pinete lungo le coste,
di Roma vergini ancora. Culti fiorirono a rendere sempre più maschie e
risolute, ma gentili e pie, quelle Contrade che Adriatico, Majella e Sasso
Grande si contendono ancora.
... Passò ciò che chiamano “tempo”…
In una siffatta Terra era fatale che, fra tanti, sorgessero anche Uomini il
cui Spirito al G\A\D\U\ rivolto fosse ed all’Umana Famiglia, onde operare
per renderne grandi, risoluti e giusti i tanti figli per il Mondo sparsi.
E la Libera Muratoria le Sue Colonne
eresse!
Correva l’Anno 5773 di V\L\ (1773
era volgare) e un Principe dell’Aprutina Caramanico, Francesco D’Aquino,
creava una “Gran Loggia Nazionale” sedente in Napoli, operante, quindi,
anche negli Abruzzi, di sotto l’ala della regina Maria Carolina.
Già in anni precedenti, tuttavia, ben viva la Luce Massonica si era
irradiata nella Nostra Regione, fertile ed orgogliosa di altri precedenti
iniziatici di cui mille testimonianze templari ne sono, tra tante altre,
segno evidente.
Di tali vicende, a partire dall’Età Napoleonica, un mio Fraterno Amico ed io
abbiamo tentato di tracciare un rapidissimo e scarno ma, ci auguriamo,
significativo excursus.
Lavoro arduo per la scarsità di notizie storicamente certe ed inequivocabili
e per la difficoltà a reperirle insieme a relative fonti e documenti
attendibili. Abbiamo fatto poco ma con amore.
Alessandro Verri
Loris Di Giovanni
nasce a Chieti nel 1971, laureato in giurisprudenza è un avvocato praticante
abilitato al patrocinio ed esercita in uno studio pescarese. Specializzatosi
in diritto marittimo con un master di secondo livello, tra pochi giorni
conseguirà la seconda laurea in scienze politiche discutendo una tesi di
storia contemporanea dal titolo “Storia della massoneria in Abruzzo” con il
prof. Canali.
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