"Se Omero non ha usato
l’allegoria, ha scritto un cumulo di empietŕ". Per Eraclito (I/II
sec. d.C.), strenuo difensore del sommo poeta contro gli attacchi di
Platone ed Epicuro, tutte le storie di Iliade e Odissea
hanno un significato "altro", che solo gli iniziati possono
intendere.
Lo scritto qui tradotto e
annotato č l’unico trattato organico di allegoria omerica giunto a
noi dall’antichitŕ: vi si mostra, fra l’altro, che episodi come la
peste nel campo acheo, l’ira di Achille, lo scudo forgiato da Efesto,
la teomachia, gli amori di Ares e Afrodite, celano altrettante
veritŕ relative all’anima umana, al cosmo, agli elementi e ai
principi che regolano il mondo.
Indice
Introduzione
5
L’autore e l’opera: notizie 5
Piano dell’opera 17
Questioni di genere e di fonti 20
L’allegoria 26
La sapienza mistica di Omero 32
Nota al testo
41
1. I manoscritti 41
2. Le edizioni 44
3. Il testo 46
Abbreviazioni bibliografiche
55
Questioni omeriche sulle allegorie di Omero in
merito agli dči
61
Note
182
Filippomaria Pontani
(1976) č insegnante di ruolo nei licei e svolge attivitŕ di ricerca
presso la Scuola Normale di Pisa, dove si č diplomato e perfezionato
in Filologia Classica. Oltre a vari contributi di filologia greca,
latina e bizantina (da Saffo a Callimaco, da Catullo a Eustazio di
Tessalonica al Pascoli latino), ha prodotto un’edizione degli
epigrammi greci di Angelo Poliziano (Roma 2002) e una storia della
tradizione esegetica greca all’Odissea di Omero (Sguardi
su Ulisse, Roma 2005). Ha poi tradotto dal neogreco La
Papessa Giovanna di I. Roidis e le poesie di K. Kariotakis
(Milano 2003 e 2004), e ha curato una Antologia della poesia
greca contemporanea (Milano 2004).