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RENNES-LE-CHATEAU E IL MISTERO DELL'ABBAZIA DI CAROL
Bérenger Saunièere e Louis de Coma: due "enigmi paralleli"
Presentazione di Roberto Giacobbo
Graal, Catari, Templari, la Maddalena... e la
distruzione di una strana abbazia. Le ultime inquietanti scoperte...
Esplorando le terre che furono dei Catari, dei Templari e, forse, della
Maddalena, questo libro vuole indagare su una vicenda ancora più enigmatica,
più avvincente anche se molto meno nota di quella che vide Bérenger Saunière
come "attore" principale.
Un minuscolo, quasi inesistente villaggio del sud-ovest della Francia nella
seconda metà del XIX secolo. Uno strano prete; un’enorme disponibilità di
danaro; dei magnifici ed inconsueti edifici religiosi...
No, non siamo a Rennes-le-Château ma... un po' più in là, a Baulou, in una
località, in un villaggio che si fa fatica a definire tale, sperduto nella
campagna francese, dove un altro enigmatico prete - in gran parte anch’egli
finanziato dagli stessi "strani" personaggi che aiutarono Saunière... -
creò, qualche decennio prima, un suo particolarissimo "regno"’, dotato di
costruzioni al confronto delle quali "Villa Bethania" e "Torre Magdala"
impallidiscono. Poi... tutto esplose, letteralmente esplose!
Tranne la "Grotta della Maddalena", la "Grotta dei Gethsemani" e
qualcos’altro... ancora da scoprire insieme agli autori di questo nuovo ed
intrigante volume.
Chi era davvero l'oscuro curato che anticipò di diversi anni le enigmatiche
avventure di Saunière? Dove trovò molto più del doppio dei soldi spesi dal
parroco di Rennes-le-Château per edificare le sue opere? Perché, quasi come
Saunière, realizzò la stupenda "Grotta della Maddalena"? Quale il
siginificato della "Grotta dei Gethsemani"? Quali i legami tra i due
sacerdoti? E perché le tombe presenti in questa vera e propria chiesa
sotterranea vennero profanate? Perché tutto venne fatto letteralmente...
esplodere nello stesso anno, il 1956, in cui si iniziò a parlare di
Rennes-le-Château?
Incamminiamoci in questa nuova indagine su un "mistero" infinito...
Presentazione di Roberto Giacobbo
La zona di Rennes-le-Château ha esercitato negli ultimi anni un'attrazione
quasi magnetica, portando studiosi e romanzieri a scrivere tutto ed il
contrario di tutto. Un territorio per lo più impervio, fino a poco tempo
fa noto solo a pochi, diventa oggi, con la buona stagione, uno dei luoghi
più frequentati di Francia. Nonostante questo, molto ancora resta da
scoprire ed ancora di più da capire, perché in un unico paesino si
incrociano mistero, tesori nascosti, intrighi e leggende a carattere
mistico, tutti elementi da trattare con enorme cautela.
Ce ne sarebbe quindi abbastanza per dire che si tratta di una situazione
più unica che rara, se non fosse per la vicenda presentata in questo
libro, che propone anche agli appassionati italiani un "enigma parallelo".
Non ci sarebbe solo Rennes-le-Château con la sua chiesa e la Torre Magdala
al centro della scena, ma anche l'abbazia di Carol, geograficamente poco
distante e, da quel che è emerso nel tempo, legata a Rennes da fatti e
persone. Un'alternativa, quindi, ad una leggenda e ad un mistero che ogni
giorno diventano più grandi.
Introduzione degli Autori
Etiam periere ruinae...
Sono state distrutte persino le rovine...
(Lucano, Farsalia, IX, 969)
Un minuscolo villaggio del sud-ovest della Francia nella seconda metà
del XIX secolo. Uno strano prete; un'enorme disponibilità di denaro
donato da una non meno strana contessa; dei magnifici e, forse,
inconsueti edifici religiosi...
No, non stiamo ripetendo anche in questo nostro nuovo libro le ormai
risaputissime - ma ancora ricche di dubbi, incertezze, misteri - vicende
di Rennes-le-Château e del suo enigmatico abate, Bérenger Saunière. No,
non abbiamo alcuna intenzione di riesaminare, passo dopo passo, le
strane azioni oppure le ardite e quantomeno originali costruzioni che
rendono unico il panorama di una sperduta collinetta nella valle dell'Aude,
non lontana dai Pirenei francesi.
Né è nostra intenzione ricominciare soltanto ad interpretare in una
nuova luce i simboli, le tracce, gli enigmi, i segnacoli che costellano
ciò che nel nostro precedente lavoro abbiamo significativamente definito
"L'universo
magico di Rennes-le-Château", anche se, ci sia consentito il
farlo, in una seconda parte del libro abbiamo voluto avanzare alcune
nostre personali ipotesi sia riguardo al noto biglietto con la scritta
"Viva Angelina" trovato accanto al corpo senza vita del povero abate
Gélis, uno dei vari, stranissimi preti che gravitarono intorno al
mistero di Rennes-le-Château, sia riguardo a qualche "folle
elucubrazione" - ma tanto siamo in buona e numerosa compagnia - inerente
all'altra ben strana frase "Et in Arcadia ego".
Quel che intendiamo affrontare in questo libro è soprattutto una vicenda
ancora più enigmatica, più avvincente anche se molto meno nota di quella
che vide Bérenger Saunière come principale ed insuperato protagonista.
Esploreremo infatti un territorio non molto distante da
Rennes-le-Château, ad appena cinquanta chilometri, ai piedi dei Pirenei
e vicinissimo a Montségur: il villaggio - si fa per dire! - di Baulou e
l'abbazia di Carol.
O almeno ciò che ne resta...
Ci introdurremo in due affascinanti, inquietanti e stranissime grotte
artificiali realizzate da un prete non meno enigmatico di Saunière e
ammireremo, insieme ai lettori, due suggestive sculture nascoste
all'interno di queste grotte. Esploreremo i sepolcri violati di due
congiunti di quello stranissimo abate che volle realizzare -
letteralmente nel deserto di una campagna sperduta nel sud della Francia
- due imponenti edifici religiosi, quasi una vera e propria cattedrale,
abbellendoli con fontane, con suggestivi giochi d'acqua, con una
personalissima "Via Crucis" e con le due strane grotte artificiali,
realizzate anche con stupende stalattiti e stalagmiti, all'interno delle
quali pose una suggestiva "Maddalena" - onnipresente da quelle parti - e
un Cristo nell'"Orto del Getsemani".
Indagheremo sulla vita, sui "miracoli edilizi" e sulla morte
dell'enigmatico abate che volle tutto ciò: Louis de Coma. E,
soprattutto, cercheremo di capire perché una strana contessa - la stessa
misteriosa contessa di Chambord - volle elargire sia a Bérenger Saunière
sia a Louis de Coma una vera e propria fortuna per far costruire edifici
religiosi ben poco rispettosi dell'ortodossia cattolica. Anzi, quasi "in
odor di zolfo"...
Cercheremo di capire perché l'imponente abbazia fatta edificare da Louis
de Coma con i 4000 franchi oro avuti dalla contessa nel non lontanissimo
1956 fu fatta letteralmente esplodere! Quasi con tutto ciò che
conteneva.
Cercheremo di capire cosa in realtà nascondesse l'abbazia, quali strani
segnacoli l'abate Louis de Coma avesse introdotto in un edificio
religioso che - diversamente dagli altri che appaiono orientati lungo
l'asse est-ovest, dalla luce alle tenebre, dalla nascita alla morte -
appariva orientato secondo l'asse nord-est/sud-ovest.
Tenteremo di indagare - ormai rimane non molto, ma quel che rimane è
veramente affascinante! - sul reale significato delle due suggestive
sculture contenute nelle grotte da noi esplorate e sul motivo per cui
esse furono risparmiate dalla distruzione. Distruzione ufficialmente
giustificata dal fatto che dopo la morte dell'abate de Coma... non
c'erano sufficienti fondi per la manutenzione della stupenda chiesa!
Affronteremo, in definitiva, le nebbie che ancora avvolgono le origini
dell'abbazia di Carol, di questa sfortunata cattedrale nel deserto - con
tutti i suoi misteri ormai dispersi -, nebbie fitte come quelle che
avvolgono Rennes-le-Château. Certi, comunque, di non poter mettere la
parola fine ad una storia infinita iniziata, forse, due millenni or
sono...
Nell'estate del 2004, agli inizi del mese di agosto, più che soddisfatti
dell'accoglienza - definiamola modestamente così! - fatta dai lettori al
nostro lavoro "L'universo
magico di Rennes-le-Château" dedicato ai "fatti e misfatti"
dell'abate Saunière e alle possibili tracce di quelle non lontanissime
vicende riscontrabili sul territorio italiano, ci siamo infatti
nuovamente avventurati tra chiese e cimiteri della valle dell'Aude, tra
segnacoli noti e altri molto meno conosciuti.
Purtroppo, abbiamo anche potuto verificare come proprio a
Rennes-le-Château - dove tutto ebbe inizio - si stiano effettuando
"restauri" che di conservativo hanno ben poco e che invece alterano il
significato di alcune tracce lasciate - ad arte o meno - dall'ineffabile
curato nel corso della ristrutturazione della sua chiesa dedicata a
Santa Maria Maddalena...
Poi, con scarsissimi elementi a disposizione, un giorno ci siamo
avventurati nella stupenda regione dell'Ariège, nella zona di Montségur.
Ma non ci siamo arrampicati ancora una volta sull'impervia montagna che
ospita ciò che rimane del castello in cui i Catari, i Puri, vennero
assediati fino alla loro volontaria capitolazione e all'immane rogo del
marzo 1244. No, abbiamo proseguito verso un villaggio - si fa fatica a
definir così qualche casa e un cimitero - quasi del tutto sconosciuto
anche agli uffici informazioni della zona: Baulou.
Qui, dopo aver esplorato invano una chiesa annessa alle locali ultime
dimore dei valligiani, dopo un bel po' di domande a qualche disinformato
abitante del luogo, finalmente abbiamo trovato ciò che cercavamo: due
magnifiche grotte artificiali, del tutto nascoste tra una densa
vegetazione e a malapena conosciute anche da persone - gentili ma del
tutto indifferenti ai turisti? - abitanti a pochi metri di distanza
dalla folta boscaglia. Boscaglia che nasconde agli occhi dell'ignaro
passante ciò che ancora rimane di alcuni strani edifici religiosi, fatti
costruire da un misterioso abate finanziato da una non meno enigmatica
contessa già incontrata nelle vicende da noi descritte in precedenza.
In conclusione, in questo libro abbiamo cercato di indagare a fondo -
aiutati anche dalle informazioni avute da una simpatica e attivissima
studiosa locale, la gentilissima Madame Anick Lacombe - due enigmi
paralleli: il mistero dell'abbazia di Carol e quello, eterno, di
Rennes-le-Château. Certi - come dicevamo - di non aver posto la parola
fine ad una ricerca che, invece, si fa sempre più affascinante...
In una seconda parte del libro abbiamo poi dato il meritato spazio a
quei lettori del nostro precedente lavoro che hanno voluto contribuire -
con le loro segnalazioni, con le loro osservazioni, con i loro
suggerimenti, con inedite notizie e con il materiale iconografico che ci
è servito per indagare meglio nei luoghi indicati - ad ampliare la
conoscenza di eventuali "tracce", di più o meno fuggevoli indizi di
presenze "saunierane" (ci permettiamo ancora di usare questo nostro
neologismo) anche nel nostro Bel Paese.
A tutti questi lettori - e agli altri che vorranno ancora collaborare
con noi - siamo profondamente grati!
Il libro termina con un'Appendice dedicata ad una particolare
sfaccettatura del mistero Rennes-le-Château: l'assassinio dell'abate
Gélis e il mistero legato all'espressione "Viva Angelina" vergata su una
carta per sigarette non diffusa in quelle zone e rinvenuta in casa di un
povero curato che odiava il fumo e il tabacco ma che non disdegnava
affatto di partecipare alle private e misteriose vicende - al "secret" -
che fecero di Bérenger Saunière un uomo ricco, potente ed arrogante nei
confronti delle autorità religiose.
Un povero curato, il Gélis, che forse non seppe fino all'ultimo
difendersi da chi quel "secret" voleva conoscere o che di quel "secret"
sapeva troppo...
Roberto Volterri e Alessandro Piana
Qualche mese dopo un 'intensa, affascinante e proficua esplorazione dei
noti e meno noti luoghi del mistero.
Roberto Volterri, nato a Roma, laureato in
archeologia, conduce ricerche di carattere archeometallurgico in ambito
universitario. A partire dai primi anni '60 si è occupato di apparecchi
elettronici dedicati alla ricerca ESP, poi descritti nei libri "Psicotronica"
(1976), "Enigma uomo" (1977) e "Alla ricerca del pensiero" (1979), tutti e
tre pubblicati dalla Sugarco ed in corso di riedizione aggiornata.
Autore di moltissimi articoli su riviste specializzate, ha partecipato e
partecipa a varie trasmissioni radiotelevisive sia su reti RAI che su reti
private.
Tra gli altri libri pubblicati da Volterri: "Dimensione
tempo", "L'universo magico di Rennes-le-Château", "I mille volti
del Graal", "Baphomet", "Archeologia
dell'introvabile",
"Manuale
di Psicotronica sperimentale" e "Archeologia
dell'invisibile".
Alessandro Piana, 28 anni, dottore in scienze biologiche, vive e
lavora a Milano. Studioso di storia e tradizione dei cavalieri Templari,
dell'eresia Catara e delle Società esoteriche, si occupa da oltre dieci anni
del mistero di Rennes-le-Château. Sull'argomento ha pubblicato, con Roberto
Volterri "L'universo
magico di Rennes-le-Château", "I
mille volti del Graal", "Baphomet"
e vari articoli su riviste specializzate. Ha pubblicato inoltre "Sindone:
gli anni perduti".
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