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E' fresca di stampa la seconda
edizione del libro I segni del destino di Gian
Marco Bragadin. Comunicatore, editore e ricercatore spirituale,
Bragadin racconta, in questo piccolo ed avvincente libro, come interpretare
quei fatti che sembrano suggerirci l'aspetto invisibile e discreto
della nostra "avventura di vivere".
Segni, accadimenti, a volte semplici coincidenze che però attirano la nostra
attenzione. Incontri, tracce, immagini che ci suggeriscono qualcosa, forse
di rallentare anche solo per un attimo… quell'attimo che però fa la
differenza tra l'essere travolti dal flusso della vita e la meravigliosa
sensazione di esserne protagonisti.
Roberta Piliego ha incontrato Gian Marco
Bragadin perché ci raccontasse questa sua esperienza che, in modi solo
apparentemente diversi, coinvolge noi tutti.
INCONTRO CON GIAN MARCO BRAGADIN
- Come è nata la tua idea di scoprire il significato
nascosto dei segni, di quegli eventi che ogni giorno coinvolgono e
disegnano le nostra vita?
Ho sempre cercato il contatto con "l’altra dimensione" attraverso
sensitivi, medium e veggenti, e per molti anni mi sono chiesto come questa
possibilità di contatto,avrebbe potuto essere utilizzata da persone prive di
doti medianiche. Poi finalmente un Maestro mi spiegò che tutti gli uomini,
imparando a leggere i segni, erano in grado di interpretare la vita, o
meglio quanto "ci accade nella vita".
Un metodo antico come il mondo, come lo è la lettura dei sogni, che ho
sperimentato per più di vent'anni. E' così che, spinto da una grande
curiosità e attraverso l'indicazione di un Maestro, ho scoperto come
funziona la legge della sincronicità che Jung aveva annunciato quasi un
secolo fa.
- Come distinguere un segno "significativo" da un banale accadimento
della nostra giornata?
Non esiste questa distinzione perché nessun segno è banale. Anche un
fatto molto comune, come il non riuscire a trovare le chiavi di casa, può
racchiudere un significato. Facciamo un esempio.
Se la casa simboleggia noi stessi e la chiave è ciò che permette di aprire o
chiudere una porta, il significato nascosto è piuttosto intuitivo.
Non trovo la chiave (la soluzione) che mi permetterebbe di risolvere un
problema della mia vita che in quel momento devo affrontare.
A forza di analizzare quanto accadeva a me e a chi mi era vicino, queste mie
esperienze sono diventate un metodo di studio che illustro nelle conferenze
che tengo ormai dappertutto, e che racconto in questa pubblicazione di cui
ora ho curato una seconda edizione.
- Parliamo di metodo. In che cosa consiste questa tua analisi?
Il
dott. Gaetano Conforto, il medico che ha studiato l'applicazione della
fisica quantistica nell'ambito della guarigione, ha fatto una bella
prefazione al mio libro definendo questo metodo la Segni-analisi,
ovvero l’analisi dei segni.
Diversamente dalla psicoanalisi, che studia il nostro inconscio, i suoi
messaggi e quanto è all’interno di noi, l’analisi dei segni considera
quello che, giorno per giorno, accade al di fuori di noi, quel
qualcosa che non siamo noi a determinare.
Sto parlando delle "coincidenze significative" di Deepak Chopra, degli
"indicatori che Dio mette sulla nostra strada per facilitarci il cammino" di
Paulo Coelho e della "prima illuminazione" di Robert Redfield. In modi
diversi stiamo tutti parlando della stessa cosa: la vita ci da dei segnali a
cui prestare attenzione e l'interpretazione di questi "segnali" può
diventare una guida per la nostra esistenza.
Ma torniamo alla tua domanda sul metodo. Per capire un segno è necessario:
- Accorgersi che quanto ci accade è un segno.
- Individuarne il secondo significato (o significato nascosto).
- Analizzarlo.
- Interpretarlo mettendolo in relazione con la nostra vita al momento
presente.
- Capirlo e quindi metterlo in pratica.
Facciamo ora un esempio:
- Prendo una multa per divieto di sosta.
- Poiché l’auto è il mezzo che ci porta sulla strada, il secondo
significato è che probabilmente ci siamo fermati in un posto sbagliato;
non solo della strada, ma del nostro cammino di vita.
- Eravamo infatti andati a trovare una persona che abitava proprio in quel
posto.
- Ma quale posto? Se quella persona non va bene per noi, ecco che qualcuno
(il vigile) ce lo segnala e ci fa capire che, se vogliamo frequentarla,
dovremo pagare un prezzo (la multa).
- Mettiamo in pratica l’indicazione sapendo che nessuno ci proibisce di
andare da quella persona, ma se lo facciamo dovremo pagare. E questo vale
per un rapporto commerciale, d’amore o per una relazione segreta.
- Un segno, in quanto campo simbolico, torna a noi infinite
volte per raccontarci infiniti significati e innumerevoli storie. Quando,
come e perché decidiamo che l’attribuzione di significato è quella e non
un’altra?
Il segno è sempre personale e quindi non è una scienza esatta.
Utilizzando la mia esperienza, ho potuto delineare nel mio libro una
classificazione dei segni più comuni e facili da interpretare, ma è bene
ricordare che l’interpretazione di un segno deriva sempre dal ragionamento e
dall’intuito personale.
Io sono convinto che nell’altra dimensione ci sia qualcuno che organizza per
noi i segni. Attraverso questo linguaggio ci vengono fornite indicazioni
che, se non comprendiamo, saranno ripetute fino a che ci renderemo conto di
cosa stiamo sbagliando o, al contrario, di che cosa stiamo positivamente
vivendo. Questa consapevolezza ci permetterà di proseguire sulla strada
intrapresa o di cambiare "direzione".
- Raccontami un episodio in cui il segno ti si è dichiarato con
particolare evidenza.
In un periodo della mia vita frequentavo una persona che avrei dovuto
lasciare da tempo. Ma non lo capivo. Durante un nostro viaggio, al momento
di salire sull’aereo che ci avrebbe riportato a casa, ci furono dei
problemi. L'aereo, tra i cui passeggeri vi erano molti paraplegici, non
poteva partire e il viaggio venne rimandato al giorno successivo.
Ed ecco il secondo significato: non puoi proseguire la tua strada
perché qualcosa ti blocca; non a caso la figura del paraplegico, ovvero di
chi ha perso l’uso delle gambe, simboleggia l'impossibilità di camminare. Ma
in quel frangente non riuscii a capire il segno e allora, sempre durante
quel viaggio, ne arrivò un secondo.
Viaggiando in auto con la stessa persona, mi ritrovai "bloccato" da due
enormi camion "trasporti eccezionali" che procedevano davanti a noi a passo
d’uomo; per diversi chilometri la Polizia non ci permise di procedere.
Ecco nuovamente il secondo significato: noi due siamo ancora insieme
sulla stessa strada, ma la Polizia non ci fa passare. Chi sovrintende alla
strada (un Angelo, un Maestro) ci rallenta. Perché? Perchè siamo carichi di
zavorre, di vita insieme, del nostro passato. La strada per noi due è quindi
bloccata.
La cosa che mi meraviglia ancora oggi, dopo tanto tempo, è l’ingegnosità
straordinaria dell’Universo nel cercare queste incredibili coincidenze
sincroniche che per noi si trasformano in segni da leggere e da
interpretare. Non è un fatto religioso, è l’Universo che attraverso i suoi
operatori funziona così per portarci il nostro destino, il nostro karma.
- Nella tua riflessione sui segni hai disegnato una specie di gerarchia
individuando al vertice i "segni del destino", quei segni che "segnandoci"
ci raccontano che la nostra vita non sarà più la stessa…
Sì, perché è sempre lo stesso meccanismo cosmico che interviene. Quel
giorno il camion avrebbe potuto sbandare e investirmi. Su quella strada
avrei quindi potuto incontrare un segno che mi bloccava, o un "segno del
destino".
- Un’ultima e fondamentale domanda. Per la tua esperienza, qual è il
significato nascosto della nostra vita?
Dopo tanti anni nutriti da esperienze di gioia e di dolore di ogni
genere, comincio a intuire qualcosa. Innanzitutto dobbiamo scoprire il
nostro talento, e di conseguenza il nostro ruolo nella vita.
Non c’è un tempo per questo, può accadere a vent'anni o a ottanta. Accade
quando finalmente cominciamo a comprendere che la vita non è ciò che vediamo
intorno a noi, soldi, sesso, successo, e scopriamo la nostra relazione con
il mondo invisibile dove tutti, prima o dopo, siamo destinati ad andare.
Questa consapevolezza porta ad un cambiamento. In primo luogo nel modo di
affrontare la vita, le circostanze, le illusioni. La chiave di questo
cambiamento si chiama "accettazione", cioè comprendere che ciò che accade,
gioia o sofferenza, è comunque un insegnamento la cui formula è "Signore,
sia fatta la tua volontà, e non la mia".
Questa nuova consapevolezza ci risveglia anche sulla vera realtà di questo
Universo e ci aiuta a ritrovare il nostro rapporto con il sacro, qualunque
esso sia; Dio, Gesù, un Maestro, la Luce, l’Architetto, oppure Buddha,
Maometto. E' di tutto questo che possiamo riempire il nostro cuore. Le voci
che provengono da altri mondi ci dicono che questo è il tempo dell’azione,
il tempo di operare per il Bene in ogni luogo; nella famiglia, in
ufficio, nei rapporti d'amore. A volte anche nella solitudine, ma sempre per
il nostro bene.
E’ incredibile constatare quante cose ci accadono senza lasciare traccia, né
nella nostra vita quotidiana, né nei nostri ricordi, ed è anche su questa
riflessione che è nato il mio libro; una guida attiva, immediata e pratica,
un "metodo personale" che, grazie a numerosi esempi, spiega il
significato nascosto di ciò che accade, per intuire la strada da
percorrere e per capire che cosa fare e in che direzione andare.
- Ti conosco ormai da diversi anni e ogni volta che ci incontriamo mi
racconti di avventure e progetti. A cosa stai lavorando in questo momento e,
soprattutto, quale segno ti ha suggerito la tua ultima avventura creativa…?
Dopo più di un anno e mezzo alla direzione editoriale di Anima, la casa
editrice che avevo creato con Timoteo Falcone, i segni mi hanno suggerito di
proseguire da solo la mia strada per diffondere su tutti i media le verità
che provengono da altre dimensioni. Come se fossi una specie di P.R.
dell’aldilà!
Io continuo a provarci e ho fondato una nuova casa editrice, Melchisedek
Edizioni, che si occuperà della diffusione di questi temi. Per riuscire in
questa mia nuova impresa invoco l’aiuto proprio di Melchisedek, il Cristo
cosmico, affinché mi indichi la strada e mi dia tempo e forza per seguirla.
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