Un viaggio nel deserto
è diverso da qualunque altro viaggio. È un’esperienza
mistica. La pensa così anche Carla Perrotti, che, dopo il Ténéré,
il Kalahari e il Salar de Uyuni, con il Taklimakan e il Simpson
Desert, è riuscita a realizzare il suo sogno e a compiere
un’impresa mai riuscita ad altri: attraversare a piedi in
solitaria i maggiori deserti dei cinque continenti.
In questo libro l’autrice ci racconta gli ultimi due. Il
Taklimakan, chiuso fra le montagne hymalaiane è il secondo deserto
al mondo dopo il Sahara per superficie inabitabile: non a caso il
suo nome vuole dire «deserto della morte irrevocabile». Il
percorso della Perrotti si è snodato da sud a nord per 550
chilometri di cui 400 mai toccati da orma umana ed è durato
ventiquattro giorni di solitudine assoluta. Nell’australiano
Simpson Desert, invece, le cui dune rosse si estendono per 170.000
chilometri quadrati e dove la temperatura di giorno raggiunge i 45
gradi e di notte scende a zero, ha percorso 430 chilometri in
venti giorni «accompagnata» da dingo, falchi ed emù.
Come sempre Carla Perrotti sceglie di compiere le sue imprese in
totale autosufficienza e senza accompagnamento. Non è mai il
«record» ciò che più l’attrae e che la spinge a mettersi in
viaggio, ma lo spirito d’avventura, la volontà di verificare il
comportamento del corpo e della psiche umani in condizione limite,
la capacità di stupirsi ancora e sempre per gli spettacoli più
grandiosi della natura, e l’aspirazione alla solitudine come
condizione essenziale per arrivare alla comprensione di sé.
Un brano:"A ogni passo la sabbia tenta di
risucchiarmi nei buchi che le impronte dei piedi lasciano sul
terreno; punto con forza le racchette per aiutarmi nell'immane
fatica di uscire dalla trappola, ma appena riesco a muovere un
altro passo ripiombo nella sabbia molle che inesorabile si chiude
imprigionandomi fino alla caviglia. Impreco sottovoce e intanto mi
concentro ancora di più nello sforzo, cercando di non lasciarmi
sopraffare dallo sconforto; vado avanti a testa bassa, mentre
continuo a sprofondare senza un attimo di pausa, schiacciata dal
peso dello zaino. Sento il cuore pulsare contro la cassa toracica
e i battiti rimbombano amplificati fino ad arrivare al cervello,
ne controllo la frequenza sull'orologio digitale che porto al
polso collegato alla cintura del cardiofrequenzimetro legata al
torace: segna 140 pulsazioni al minuto, più del doppio dei miei
valori abituali."
L'Autrice
Carla Perrotti, nata a Milano nel 1947, sposata e con un
figlio, per circa vent’anni ha organizzato con il marito, medico e
operatore di ripresa, spedizioni a scopo esplorativo nei luoghi
più diversi quali Amazzonia, Borneo, Papua, Nuova Guinea, Etiopia.
Sull’attraversamento del Tenéré del Salar de Uyuni e del Kalahari
ha scritto il libro Deserti, edito da Corbaccio (7
edizioni). Inoltre ha curato testi e regia di una serie di
documentari naturalistici per la televisione italiana.