Ypsilon. Un'incognita nel tempo
In questo avvincente romanzo, l'Autrice riporta
l'esperienza reale di un suo amico, ossessionato per anni dai
ricordi dolorosi di una precedente vita all'epoca in cui Costantinopoli
stava per cadere sotto i Turchi di Maometto II, nel 1453. Il ricordo traumatico
della perdita della città amata e l’impotenza di fronte alla catastrofe,
al massacro e al saccheggio, avevano in qualche modo vinto il tempo per
tornare nella mente del protagonista. Sicuro che nei suoi ricordi ci
fosse una porta grazie alla quale i Turchi poterono penetrare, costui
inizia una lunga serie di ricerche storiche per ritrovarla. E la trova,
effettivamente, attraverso una serie di investigazioni e di "casualità",
in alcuni libri antichi che solo recentemente sono stati tradotti dal
greco antico...
Tutto collimava con i suoi ricordi, confermando
all'Autrice che non poteva trattarsi di una mera coincidenza, ma di una
vera e propria trance medianica - manifestatasi durante la stesura del
libro - che aveva riportato alla luce una pagina dimenticata di storia.
La vicenda ha una duplice "anima": quella del
protagonista oggi, e quella della sua precedente vita, ieri. E lo stile
della scrittrice rende ancor più frenetica la lettura, ambientata spesso
in un contesto storico-geografico ricco di dettagli puntualmente
esatti e di colpi di scena e di misteri.
Marina Rossi è nata nel 1954 a Roma, dove
vive in un popoloso quartiere. Sposata con due figli e un sogno nel
cassetto: scrivere. Ha frequentato la scuola per Assistenti all'infanzia
e ha lavorato per molti anni nella "Casa dei bambini" di un Ente romano,
esperienza che ritiene preziosa sul piano dei rapporti umani. Questo è
il suo primo romanzo.
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