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ZEN.ZIP
Premessa: perché ancora un libro sullo
zen?
La parola giapponese ‘zen’ deriva da ‘c’han’, che era il nome della scuola
buddista meridionale cinese che, a sua volta, è una mutazione del termine
sanscrito ‘dhyana’, che significa meditazione. Lo zen, si dice, è come
l’essenza di un fiore e non si può descrivere a parole. Se pure si riuscisse
a sollecitarne il ricordo oppure a provocarne la comprensione, avremmo
comunque solo la ‘conoscenza’ del fiore, ma non il suo profumo. Partì come
tutti noi dalla culla dell’umanità, un posto imprecisato definito per
comodità ‘indo-europeo’, e ha compiuto un viaggio opposto alle nostre
migrazioni. I popoli occidentali andarono a nord e a ovest per poi
ridiscendere a sud, lo zen invece aleggiò sulla Cina e si fermò sul
Giappone, lontano da noi. Per questo, forse, gli occidentali hanno sempre
faticato a comprenderne il significato. Invero, qualche temerario era andato
deliberatamente a cercarlo, questo significato, ma si era trovato di fronte
a qualcosa di difficilmente comprensibile, che mal s’intonava con la società
pragmatica e proiettata nel futuro come quella che si stava consolidando in
Occidente, basata sulle idee meccanicistiche di Bacone, Newton, Cartesio,
che non ammettevano tale spreco d’intelligenza. Un’intelligenza che si
estraniava dalla logica dei presupposti e delle conclusioni. Altri
presentivano, anche senza averne piena consapevolezza, l’esistenza dello zen
e ne ricercavano il valore assoluto, che certamente travalica l’Oriente e
l’Occidente ma, ancora una volta, la cultura ufficiale impediva di
diffondere quella nuova conoscenza. Questo libro si propone di far emergere
quanto di zen c’è nella letteratura occidentale di ogni tempo, anche se
molti dei filosofi, degli scrittori e dei poeti che ne hanno scritto non
sapevano e non sanno di avere a che fare con un concetto di vita ampiamente
radicato nella mentalità orientale, ancor prima dell’era cristiana. Nel
testo, sono stati considerati alcuni aspetti della conoscenza umana (che
fungono quasi da capitoli) e per ognuno di questi, dopo un breve preambolo
di spiegazione, sono state raccolte alcune citazioni che sviluppano il tema,
tratte dagli insegnamenti dei maestri di zen e dalla letteratura occidentale
di tutti i tempi. In ogni capitolo, le citazioni si susseguono in modo
volutamente casuale, proprio per accentuare la principale finalità e
originalità di questo libro: dimostrare che lo zen, come conoscenza
universale, è stato sempre presente nella nostra cultura.
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