Esiste su tutto il pianeta un simbolo preistorico che ricorre in culture diverse
e lontane tra di loro. Un simbolo che nel suo aspetto base è rappresentato da un
cerchio con un foro al centro, un disco forato, ma che si arricchisce, a seconda
delle varie culture etniche, di altri segni simbolici.
Questo simbolo grafico lo possiamo ritrovare sotto forma di graffito, tracciato
su rocce di tutti i continenti, oppure rappresentato da pietre forate
all'interno di templi megalitici, disegnato da pietre allineate sul terreno o
sotto forma di scultura o di rappresentazione grafica, o ancora, sotto forma di
antico gioiello e costituito da metallo o pietra dura. La sua presenza nella
storia dell'uomo risale a tempi preistorici e compare in culture lontane tra di
loro come quella degli indiani d'America, quella dei popoli del nord Europa, o
presso gli aborigeni australiani, in Cina o anche nei templi egizi, presso gli
Aztechi, i Maya, gli Etruschi.
Ancora oggi, nelle culture dei Popoli naturali di tutto il pianeta, dai Celti
agli indiani d'America, questo simbolo è comune e legato a significati
profondamente mistici.
Per gli indiani d'America il Cerchio Sacro è un simbolo fondamentale della loro
cultura, in quanto rappresenta la manifestazione di Wakan-Tanka, il Grande
Mistero, che per tutti i nativi d'America è la massima divinità, il principio
creatore su cui si regge tutto l'universo conosciuto. Interessante notare che
Wakan-Tanka significa letteralmente Grande Mistero, da Wakan (grande) e Tanka
(mistero) e sta ad indicare, secondo la concezione filosofica degli indiani
d'America, il grande abisso che circonda l'uomo, il Mistero da cui ogni cosa
proviene e nel cui Segreto si può trovare il significato dell'esistenza. Ma
Wakan-Tanka venne tradotto dai gesuiti "Great Spirit", Grande Spirito,
traduzione che rispecchia l'influenza cristiana e che poi rimase, deformando il
senso originale del termine.
Anche il nome del simbolo, che per i Lakota è definito "Ciangleska Wakan"
(Cerchio Sacro), è stato trasformato: questo cerchio viene comunemente chiamato
"medicine-wheel", ruota della medicina, anche questa volta tradotto dai
colonizzatori in modo inesatto. Questa traduzione ha origine nel fatto che i
medicine-men delle varie tribù indiane usavano una pietra forata, di turchese o
lapislazzuli o cristallo di rocca, nelle pratiche terapeutiche e nei loro riti
sciamanici. Ma il simbolismo del Cerchio Sacro è molto più complesso: è
l'emanazione stessa di Wakan-Tanka e rappresenta il cerchio sacro all'interno
del quale avviene la grande magia che permette all'universo e all'uomo di
esistere. In questa prospettiva, il simbolo è stato anche identificato con Madre
Terra, intesa come il tramite con il Grande Mistero, dispensatrice di vita e di
evoluzione.
Questo stesso simbolo, con i medesimi significati, è molto diffuso nelle culture
pre-cristiane del nord Europa. Presso i Celti il disco forato, chiamato nella
sua definizione più arcaica
"Shahqt-mar", era il simbolo del Cerchio Sacro al cui interno avveniva il
processo evolutivo che portava alla trasformazione della sostanza dell'universo,
da materia bruta a spirito, in una continua trasmutazione degli elementi.
Ancora oggi nei Paesi celtici il simbolismo del Cerchio Sacro è conosciuto con
lo stesso significato anche se con nomi diversi, come "kelc'h" che per i bretoni
indica il Cerchio, o sempre in Bretagna, Rod (la ruota). "Fàinne" è invece il
disco forato irlandese.
La famosa Tavola Rotonda della leggenda è anch'essa una rappresentazione della
Shahqt-mar, è infatti vuota al centro per ospitare le apparizioni del Graal,
inteso come centro creatore dell'universo.
Per comprendere il significato filosofico del simbolo occorre risalire alla
concezione filosofica delle culture dei Popoli naturali, molto diverse da quelle
delle grandi religioni. Secondo i Popoli naturali, l'universo e tutto ciò che
esso contiene fanno parte di un medesimo processo formativo, unitario e
continuativo. Il principio creatore attiva in continuazione una grande magia:
quella magia che permette alla terra, al cielo e a tutto ciò che convive in
essi, di manifestarsi e continuare ad esistere in modo armonico. Questa magia
può avvenire all'interno di un cerchio sacro che ne delimiti l'azione: una sorta
di crogiuolo alchemico dove avviene il processo evolutivo universale.
L'uomo, a sua volta, può usufruire di tale processo ed evolversi a sua volta, a
patto che rimanga dentro il cerchio sacro che protegge la sua evoluzione. Ma il
cerchio sacro rappresenta tutto l'esistere, ecco pertanto che l'uomo deve
rendersi conto che la sua casa è il mondo intero, i suoi confini sono il grande
abisso infinito che lo circonda. Solo rendendosi conto della sua dimensione
cosmica l'individuo può espandere la sua coscienza a tutto l'universo. Se vuole
crescere, deve guardarsi intorno e prendere insegnamento dalla terra, dal cielo,
dagli astri, dalle nuvole, dagli uccelli. La presenza del Mistero è in ogni
cosa, e ogni cosa è profondamente affratellata all'uomo.
Una variante della medicie-wheel è il cerchio con la croce in mezzo. Le braccia
della croce simboleggiano i quattro punti cardinali e questa variante sta ad
indicare ancor più precisamente l'espansione dello spirito verso tutte le
direzioni possibili fino ad abbracciare tutta l'esistenza.
Questa variante del simbolo è presente anche nei popoli del nord Europa: ci
riferiamo alla croce celtica dei Nativi europei.
La croce celtica, che nella sua forma più arcaica è rappresentata da un cerchio
esterno con una croce inscritta e un cerchio interno vuoto in mezzo, è la
rappresentazione grafica di un insegnamento che si traduce in un complesso
simbolismo che nelle scuole druidiche veniva insegnato come la filosofia della
"triade", l'aspetto più sacro dell'insegnamento druidico.
Il simbolismo della croce celtica contiene le indicazioni per comprendere i tre
mondi dell'uomo, il corpo, la mente e lo spirito, e contemporaneamente esprime
il Mistero riferito all'intima natura dell'esistenza.
L'arte del megalitismo, presente su tutto il pianeta e traccia evidente delle
origini arcaiche della tradizione dei Popoli naturali, conserva il simbolo del
cerchio sacro nella sua forma più arcaica sotto forma di grosse pietre forate:
famose quelle di Cornovaglia e Bretagna. Ma negli stessi cerchi di pietre, i
cromlech formati da menhir più o meno imponenti, di cui abbiamo traccia su tutti
i continenti, troviamo il simbolismo del Cerchio Sacro.
In questa chiave si potrebbe rivisitare il significato di certi tumulus
circolari e vuoti dentro, come ad esempio quelli dell'imponente tempio di Clava
Cairn, in Scozia. I tumulus sono stati considerati dagli archeologi come
monumenti funerari, anche se solo in pochi casi sono stati ritrovati resti di
sepolture all'interno; ma nulla vieta di pensare che in realtà fossero templi
ispirati al simbolismo del Cerchio Sacro. Lo stesso si potrebbe ipotizzare per
le famose coppelle, abbondanti nei ritrovamenti archeologici di tutto il
pianeta.
Tratto da www.newearthcircle.org