POMPEI (Na). Riaperto da al pubblico il Lupanare. |
Al piano superiore si accede da un ingresso indipendente ed attraverso una scala che termina su un balcone pensile si accede alle diverse stanze. Queste, più ampie e con maggiore decoro erano riservate ad una clientela di rango più elevato.
La costruzione dell'edificio risale agli ultimi periodi della città: in una cella l'intonaco fresco ha catturato l'impronta di una moneta del 72 d.C.
Nell'edificio è stato installato un sistema con
sensori a raggi infrarossi per il rilevamento delle persone. Le
apparecchiature fanno parte del progetto di monitoraggio: quello delle
superfici affrescate e quello per l'afflusso dei visitatori. Il primo consente
di eseguire una serie di indagini utili alla valutazione dello stato di
degrado degli affreschi e delle cause che lo determinano, attraverso sensori
che rilevano la temperatura e l'umidità dell'ambiente, della parete e della
superficie affrescata, oltre alla percentuale di anidride carbonica
all'interno dell'ambiente stesso. I sensori inviano in continuo via radio i
dati ad una centralina, che, una volta impostato un campo di valori da
rispettare, fa scattare un segnale di allarme.
Il sistema monitoraggio dell'afflusso dei visitatori (anch'esso elemento di
stress per i monumenti) è invece composto da due cellule ad infrarossi,
posizionate all'ingresso ed all'uscita dell'ambiente, che, superato il numero
massimo prestabilito di 10 persone a volta, emettono un segnale di allarme.
Fonte: MiBAC - Ministero per i Beni e le Attività Culturali