Autore: Francesco Vitale

Edizioni CLEUP

Pag. 222 - Prezzo € 19,63

 
   

Astronomia ed esoterismo nell'antica Pompei

 

 
 

Un gran libro che tratta di Archeoastronomia, la scienza che - indicando come le molte antiche strutture puntano verso il cielo - mette in stretta relazione l'archeologia con l'astronomia. E' uno stimolo e un invito a visitare Pompei in modo diverso - non più da semplice turista, ma da amante del mistero. Un'analisi di strutture, costruzioni, reperti come non si legge su altri libri. Si scopre che Pompei era piena di stranieri, di culti, di culture diverse che ritroviamo dappertutto, sapendo cogliere il significato nascosto. Una nuovissima e stimolante interpretazione dei misteri di Pompei.

"Astronomia ed esoterismo nell'antica Pompei" si deve alla scoperta, da parte dell'Autore, che la cinta muraria di Pompei fu edificata dopo il tracciamento sul terreno di quella curva geometrica che oggi è chiamata ellisse. Inoltre, tenendo conto di certe analogie tra elementi architettonici presenti sia nei templi più antichi di Pompei che in quelli costruiti in epoca coeva nella magna Grecia, ha trovato, dopo accurate misurazioni in loco, che i templi pompeiani più antichi furono orientati con gli stessi criteri astronomici adottati per orientare quelli greci.
C'è poi una trattazione accurata delle meridiane trovate a Pompei e uno studio su alcune pietre che l'Autore, attraverso considerazioni di metrologia antica, ha riconosciuto come pesi per bilance. Una grossa pietra sferoidale, appartenente a una delle case situate lungo la via principale, fu invece utilizzata da uno sconosciuto studioso di astronomia per ricavarne un globo celeste.
La seconda parte riguarda invece i misteri che ancora avvolgono la celebre città. Attraverso lo studio delle sette esoteriche di quei tempi, l'Autore propone una nuova e sconcertante interpretazione, totalmente alchemica, del notissimo affresco pompeiano della Villa dei Misteri. Inoltre, dopo una minuziosa ricerca sul cristianesimo delle origini, egli è riuscito a trovare un'altra chiave di lettura degli enigmatici quadrati magici e di altre iscrizioni, ritrovate a Pompei, il cui significato ancora oggi è discusso tra gli studiosi. In particolare, i quadrati magici, secondo questo studio, sarebbero stati opera di una scuola gnostica.
Il lavoro termina con due appendici matematiche: la prima, di geometria analitica, illustra il procedimento adottato per ricostruire l'ellisse della cinta muraria di Pompei; la seconda, di trigonometria sferica, fornisce i metodi di calcolo per determinare le coordinate celesti delle principali stelle in qualsiasi epoca, passata e futura, e le formule per determinare l'orientamento di un manufatto di archeoastronomia.
L'opera è presentata dal prof. Bruno Cester, astrofisico dell'Università degli Studi di Trieste, collaboratore della notissima prof.ssa Margherita Hack.