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CRIPTA
DEL TEMPIO DI HATHOR A DENDERA
Lo sfondo nero e le scritte gialle introducono all'atmosfera che si respirava nella cripta quando Mariette vi entrò la prima volta, dopo averne scoperto l'esistenza per caso: buio pesto e torce. Fu davvero molto bravo a riprodurre con disegni le raffigurazioni parietali; oggi, potendole confrontare con le foto, possiamo dire che la meticolosità dei disegni doveva aver innescato un'idea a uno scienziato di cui parleremo tra poco in questa stessa pagina.
Ma noi di Misteria sappiamo bene che il "caso" non esiste! Era il momento per l'archeologo di apportare il suo importante contributo alla ricerca di verità... Pensate che stava calpestando i ciottoli e la sabbia depositati sul pavimento del tempio, quando inciampò su qualcosa che, una volta spostato, rivelò un affrettato quanto antichissimo tentativo di occultamento al piano sotterraneo, dove in seguito, dopo anni di scavi, si scoprì una serie di "camere" vuote. In una di queste, tuttavia, non era stato asportato tutto: le pareti avevano mantenuto un tesoro inestimabile: la testimonianza dell'uso dell'elettricità nell'Antico Egitto.
Indicando Antico Egitto, non mi riferisco all'epoca dinastica, bensì a quell'Egitto (o comunque si chiamasse) la cui civiltà, ben più avanzata di quella storicamente conosciuta, aveva preceduto quella "riconosciuta" ufficialmente: la civiltà degli dèi, della razza venuta dal cielo ad istruire l'Homo Sapiens (evolutosi da Homo Erectus e Cro-Magnum, mediante una serie di modificazioni genetiche OGGI ben note) e a vivere con lui sulla Terra. A ragione i Faraoni si vantavano della loro discendenza divina!
Le quattro immagini successive sono piuttosto eloquenti e si commentano da sole.... le foto, tratte dal web, non sono di ottima risoluzione, ma non è stato possibile trovare di meglio; come dei grandi fotogrammi, si trovano lungo le pareti della cameretta della cripta di cui abbiamo parlato sopra. Non sono geroglifici. E come dei film muti, hanno le didascalie... solo che sono criptate. Nell'ultima immagine, quella piccola, si vede Thot (figura antropomorfa con testa e coda di babbuino) con due coltelli in mano. Secondo me vuole mettere in guardia dal pericolo delle radiazioni. E guardando bene, si nota anche che il serpente si gira con la testa all'indietro, per cambiare direzione (forse i coltelli rappresentano il metallo, presumibilmente rame, e indicano l'azione elettrica del "congegno").
Secondo un'altra ipotesi, che riconosce in quello che per me è Thot, una figura rettiliforme, in queste immagini potrebbe essere nascosta una conoscenza di tecnologia genetica. Nella pagina seguente, troverete la traduzione dei geroglifici didascalici e la spiegazione della teoria in questione, che offre una straordinaria coincidenza - al riguardo - con le scritte cuneiformi delle tavolette sumere tradotte da Sitchin...
Quindi, arrivate prima in fondo a questa pagina, prima di tornare su e andare alla pagina seguente
Sono chiaramente raffigurati (sotto, in un disegno tratto dal libro "Alla ricerca di libri di Thot", Eremon Editore, Aprilia 2005) quelli che oggi sono conosciuti come "Bulbi di Crookes" (che li ha inventati, per l'uso del raggi X, dieci anni dopo che Mariette aveva pubblicato i suoi disegni... li aveva visti?
A quanto pare il "falco" venuto con la barca "solare" aveva portato l'elettricità dal cielo e in queste camere se ne faceva uso. Era forse un centro di terapie a raggi X...? Considerato luogo sacro, in epoca tolemaica vi fu eretto "sopra" il tempio i cui resti vediamo oggi. Evidentemente i custodi della verità nascosta nella cripta si occupavano anche di astronomia, e le loro conoscenze andavano ben oltre le nostre, come è dimostrato dallo ZODIACO.