|
Autrice: Sandra Debenedetti Stow Giuntina Edizioni Pagg. 245 - Prezzo € 18,0
|
DANTE E LA MISTICA EBRAICA |
||
Nell'ambito del nuovo indirizzo dell'ermeneutica
dantesca, che sottolinea la necessità di uno studio approfondito che
chiarisca i nessi con altre tradizioni simboliche ed esegetiche, questa
ricerca evidenzia il sostrato, di base neoplatonica, attivo come sforzo
di auto-comprensione intellettuale, comune alla mistica ebraica e a
quella cristiana. Partendo da un esame dello stilnuovo come un
processo mirante a ricontestualizzare i topoi neoplatonici di stampo
sapienziale della lirica occitanica e siciliana, per rinnovarli ed
aprirli in una direzione mistica che sfrutta la qabbalah ebraica come
deposito di tecniche utili per il raggiungimento dell'estasi, il lavoro
propone una lettura in cui, più che un maturarsi progressivo del
pensiero dantesco, le diverse opere rappresentano gli stadi successivi
dell'iter mistico che il poeta intende esemplificare: la salita al primo
gradino della scala mistica con la Vita Nuova, che, frutto di una
riorganizzazione matura da parte del poeta dei propri componimenti
giovanili, si pone come illustrazione delle tecniche impiegate per
ascendere alle altezze di un'estasi intravista ma poi sfuggita, poiché
il mistico non si è ancora adeguatamente preparato ad un contatto più
duraturo; la stasi, che permette, con il Convivio, di tratteggiare
l'importanza di un temporaneo percorso alternativo volto, sotto l'egida
della Sapienza, ad acquistare tutte quelle doti che sole potranno porre
il mistico in grado di rafforzare il proprio io interiore; e la finale
ascesa al gradino più alto con la Commedia, dove il mistico guadagna
l'accesso alle massime altezze metafisiche consentite all'uomo,
acquistando, come dono particolare della Grazia divina, facoltà
profetiche. Questo studio, che usa le teorie della qabbalah ebraica come
chiave per l'apertura del livello anagogico, si presenta come un punto
di riferimento essenziale a chiunque si occupi di questioni di esegesi
del testo dantesco, contribuendo ad aprire nuovi orizzonti
interpretativi anche agli studiosi della civiltà cortese e del dibattito
ermeneutico in epoca medievale.
La mistica ebraica intesa come un grande cosmo di pensiero. Un importante saggio dedicato ai rapporti fra il nostro poeta nazionale e la Qabbalah: questo libro è davvero ricco di spunti per affacciarsi su nuovi orizzonti.
Sandra Debenedetti Stow, nata a Roma nel 1946,
vive in Israele dal1976. È docente di Letteratura Comparata all'Università
Bar-Ilan, a Ramat-Gan, dove tiene corsi sulla letteratura europea dall'epoca
medievale al rinascimento, su Dante e Boccaccio e sull'eredità del medioevo
in epoca moderna. È autrice di La chiarificazione in volgare delle
"espressioni difficili" ricorrenti nel Mishneh Torah di Mosè Maimonide,
glossario inedito del XIV secolo, edito da Carucci-Zamorani, di saggi sul
giudeo-italiano e di saggi di ermeneutica letteraria medievale e moderna.
|
||