“Supernatural”
Incontri con gli Antichi Insegnanti dell’Umanità
di Graham Hancock

 

 
 

 

 
 

Sabato 1° Aprile 2006

 

Penultimo giorno del 12° Convegno Internazionale di Parapsicologia in Bellaria (Rimini); alle 18.30 il tanto atteso ospite d’onore sta finalmente facendo il suo ingresso nella sala gremita di persone convenute da tutta Europa per vederlo dal vivo. Mentre si abbassano le luci, il pubblico interrompe l’applauso di benvenuto e si prepara ad ascoltare la presentazione del suo ultimo libro “Supernatural”, che non sarà in Italia prima di ottobre. La relazione di Graham Hancock è accompagnata dalla proiezione di immagini tratte dal libro…

 

Durante la conferenza vengono proiettate svariate diapositive delle pitture rupestri e di quelle trovate nelle caverne del Sud-Est europeo e del Sud Africa, databili proprio al periodo in cui l'essere umano sembra risvegliarsi "all'improvviso" dopo cinquanta milioni di anni sonnolenti... La cosa stupefacente è che queste raffigurazioni ritraggono esseri ibridi con corpo umano e zampe animali, o viceversa; e non si tratta certo di animali esistiti 10.000 anni fa, visto che in tal caso se ne sarebbero trovati i resti.

A questo punto Graham inizia a parlare dell’usanza degli sciamani di bere intrugli allucinogeni per raggiungere stati di coscienza alterata; in particolare parla di quelli delle foreste fluviali dell’Amazonia, che bevono l’infuso dell’Ayahuasca, un’erba altamente allucinogena che li conduce fuori dal corpo nel mondo degli spiriti. Qui incontrano le entità intelligenti che hanno insegnato loro a vivere nella giungla e a sfruttare i poteri delle piante medicinali della foresta fluviale. Li descrivono come esseri ibridi con teste di animali e corpi umani…

 

Ha ricordato il premio Nobel Francis Crick, il quale rivelò in punto di morte di aver “visto” la struttura a doppia elica del DNA (che gli fece guadagnare il riconoscimento) sotto l’effetto dell’LSD. Crick rivelò anche che di essere convinto che la molecola del DNA ci fosse stata inviata da una civiltà extraterrestre. C’è da chiedersi, ribadisce, come mai il cosiddetto “DNA spazzatura”, formato da quel 97 % che gli scienziati NON capiscono, contenga una serie di “sequenze” chimiche - regolate in modelli e frequenze - riscontrate nei codici dei linguaggi umani…

 

 

Alcune diapositive hanno evidenziato la straordinaria somiglianza tra “alieni” e “grigi” e alcune creature fantastiche della cultura popolare medievale, note come “fate”, “elfi” e “folletti”, sopravvissute nelle culture sciamaniche come “dèi”, “spiriti” e “fantasmi”. Il relatore si è chiesto, a questo punto, che significato possa avere il fatto che queste creature fantastiche siano state descritte in epoca preistorica da “artisti” rupestri di paesi lontani tra loro come l’Europa, l’Africa, le Americhe e l’Australia. Ha voluto peraltro sottolineare un nuovo atteggiamento della scienza moderna,  recentemente attenta a interrogarsi sulla natura della realtà e a studiare in che modo gli allucinogeni lavorino sul cervello, non scartando la tesi sciamanica, ovvero ammettendo che possano esistere altre dimensioni con i relativi abitanti…

 

 
   

 

 

Si chiede se non siano stati proprio quegli esseri “soprannaturali” descritti nelle caverne preistoriche, e tuttora raggiungibili mediante particolari stati alterati della coscienza, gli antichi insegnanti dell’umanità. Potendo dimostrare una tesi di questo tipo, sarebbe chiaro che l’apparizione della vita intelligente sulla Terra non fu un caso (e nemmeno ci fu un’evoluzione naturale come quella ipotizzata da Darwin), ma qualcosa di molto più intenzionale. In questo caso saremmo all’inizio di una lunga serie di rivelazioni, appena iniziate.

Graham Hancock richiama poi l’attenzione degli spettatori sulle proprietà dell’Ayahuasca, la bevanda sacra dell’Amazonia, mostrando una serie di diapositive di dipinti contemporanei. Si tratta dell’espressione artistica di Pablo Amaringo, uno sciamano peruviano che dipinge le sue esperienze sotto l’effetto dell’Ayahuasca. Le straordinarie immagini ripropongono ancora una volta esseri fantastici, spesso ibridi, luoghi, animali, piante, fiori, etc. del tutto simili a quelle descritte da chiunque abbia sperimentato l’uso di quella sostanza.

 

 
   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

Descrivendo le investigazioni che lo hanno portato al suo ultimo libro, Graham spiega anche che ha trattato alcuni aspetti di una scienza praticamente sconosciuta al largo pubblico, supportati dalle testimonianze di illustri scienziati. Un libro che è il risultato di un’esperienza avventurosa ai confini con la coscienza umana, in un viaggio che lo ha portato nella profondità della foresta fluviale dell’Amazonia, a stretto contatto con gli sciamani di alcune tribù. Ha sperimentato su se stesso undici volte gli effetti allucinogeni del DMT, della psilocybina e di una droga africana conosciuta come Iboga.

Verso la fine della relazione di Graham Hancock, alla luce di queste nuove rivelazioni, ci è sembrato di avere le idee più chiare sulle possibilità illuminanti di alcune sostanze in voga negli anni ’60, e di intravedere l’esistenza di motivazioni ben precise (diverse da quelle ufficiali) che hanno da tempo sancito nel mondo l’illegalità di alcune “erbe”, (che potrebbero forse fornire una qualche pericolosa “illuminazione” alla gente) a vantaggio di altre (in grado di provocare tumori).

 

 
 

 

 

 
   
 

Daniela Bortoluzzi e Ada Pavan Russo durante l'intervista a Graham

 

 

 

Dopo averci presentato la moglie Santha Faiia, fotografa, Graham Hancock ci ha gentilmente concesso l'intervista, che avevamo concordato il giorno prima, nella quale ci ha spiegato la sua decisione di smettere di scrivere. Dopo averci illustrato le pericolose immersioni con la moglie Santha nei mari di tutto il mondo, che hanno reso possibile il suo penultimo libro "Civiltà Sommerse", ci ha confessato che qualsiasi altro libro sarebbe solo una ripetizione di cosa già scritte. Al contrario di quanto fanno molti altri scrittori, ci ha detto, lui non lo vuole fare, e di conseguenza, avendo esaurito tutti gli argomenti e le investigazioni sulle origini della vita sul nostro pianeta, il libro Supernatural sarà l'ultimo.

Caro Graham, noi tuttavia speriamo che ti vengano le ispirazioni necessarie per scrivere ancora.

In fondo, l'universo dei misteri è talmente infinito, che possiamo ragionevolmente sperare di leggerti di nuovo con un nuovo bestseller!

 

 
 

HOME

 

 

 

 

 

 

 

 

libri, sia per fatto che è stato ospite molte volte a numerosi programmi televisivi, come nel caso della trasmissione  Stargate di Roberto Giacobbo e ancor prima a Misteri, condotta da Lorenza Foschini. Abbiamo appena assistito alla sua conferenza, e quindi la domanda che sto per farle ha già avuto parte della risposta, ma io gliela devo fare lo stesso... Che differenza passa tra il suo primo libro “Impronte degli Dei”, che lo ha reso famoso in tutto il mondo, e l’ultimo: “Supernatural”?

 

R: Questa è un’ottima domanda. Per quindici anni, fino al 2002, mi sono dedicato a investigare su tutto quello che mi avesse consentito di scoprire le tracce dei nostri predecessori. Dopo aver scritto il libro “Civiltà sommerse” insieme a mia moglie, pensavo davvero di non aver più nulla da scrivere, avendo esaurito tutti i misteri su cui indagare relativi all’archeologia. In poche parole, dopo aver fatto migliaia di immersioni con mia moglie in giro per il mondo, ho deciso di aver concluso le mie ricerche. Dopo aver rischiato la vita e aver messo il mio nome e la mia reputazione a repentaglio, credo di non aver più nulla da scrivere. Il mio ultimo libro “Supernatural” (in Italia uscirà col titolo “Sciamani”) è la conclusione, poiché investiga gli aspetti psicologici dei nostri antenati e gli stati di coscienza alterata, ovvero un aspetto mai preso finora in considerazione. Qualunque altra cosa decidessi di pubblicare ancora, non sarebbe altro che una ripetizione, un remake. E io non desidero questo. Molti altri scrittori scrivono diversi libri, nei quali ripetono le stesse cose, ma io non sono fatto così.

 

D: In questo libro lei parla molto di sciamanesimo. Lei crede che ci possa essere una relazione con il fenomeno della stregoneria, fenomeno presente in Italia e in tutta Europa ai tempi del Medioevo? Anche perché era molto diffusa la credenza che, specialmente le donne, si potessero trasformare in gatti o in altri animali…

 

R: Sì, le streghe erano sciamane. Infatti preparavano e assumevano pozioni considerate magiche, a base, per esempio, di mandragola, con cui raggiungevano stati alterati di coscienza. Inoltre conoscevano i poteri di tutte le erbe, delle radici e dei fiori. Sì, decisamente erano sciamane!

 

D: Il 2005 e il 2006 sono stati caratterizzati da importanti ritrovamenti archeologici in Egitto, tra cui una tomba integra nella Valle dei Re contenente alcune mummie di cui una, secondo Zahi Hawass, è probabilmente quella della regina Nefertiti; due colossi di Ramses II; una sala di mummificazione; una tomba faraonica nella città meridionale di Luxor; e due straordinarie statue lignee - completamente rivestite in oro e databili all’era predinastica - raffiguranti due uomini nudi con ricche decorazioni di pietre preziose intorno agli occhi (le più antiche e imbarazzanti mai rinvenute di questo tipo, specialmente se si considera che gli egittologi scartano che 5000 anni fa esistessero le dinastie descritte da Manetone). Ma tra le ultime eclatanti notizie, ce n’è una letta nel Sole24Ore lo scorso 22 Marzo, e riportata in un articolo dell’egittologo Aristide Malnati, parla del ravvivamento di dodici forme perfettamente circolari a 1 Km dalla Piana di Giza, distribuite in un’area di 500 metri a poche centinaia di metri a sud della Sfinge. Si tratta di un’imbarazzante scoperta, tanto più a causa delle chiarissime immagini trasmesse dal satellite che stava riprendendo la zona per fare una mappatura della stessa. Ma la cosa più interessante, a parte la notizia per se stessa, è il fatto che il Direttore del Consiglio Supremo delle Antichità del Cairo, il Dr Zahi Hawass, notoriamente scettico davanti a qualsivoglia teoria misteriosa o esoterica sull’Egitto, ha ammesso che i cerchi potrebbero far parte di un più ampio disegno simbolico, facendo affermazioni della massima importanza. Forse per la prima volta ha lasciato intravedere qualcosa di molto misterioso e tutto da valutare. E siccome il Dr Hawass è generalmente riluttante alle teorie “nuove”, ci è sembrato un atteggiamento diverso dal solito. Lei cosa ne pensa?

 

R: Nel passato ho avuto numerosi contrasti con Zahi Hawass. Il suo atteggiamento verso le mie teorie (come anche per quelle di Robert Bauval e di altri) è sempre stato ostile fin dal principio. Ma devo dire che recentemente si è molto ammorbidito. Il Dr Hawass ha dimostrato di essere davvero un grande egittologo, e negli ultimi anni si è rivelato una persona molto più aperta che nel passato. I tempi stanno cambiando, e forse l’ammissione di questo recente rilevamento ne è la prova. Staremo a vedere…

Daniela: caro Graham, noi tuttavia speriamo che ti vengano le ispirazioni necessarie per scrivere ancora.

Ada: In fondo, l'universo dei misteri è talmente infinito, che possiamo ragionevolmente sperare di leggerti di nuovo con un nuovo bestseller!

 

Daniela Bortoluzzi e Ada Pavan Russo    

 

HOME