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Laura Rangoni nasce nel 1962,
a Bologna, in una gelida notte di dicembre, due giorni prima di Natale, con
la camicia amniotica…
Resta nella città delle torri fino ai 15 anni, ma trascorre tutta l’infanzia
a Vignola, nella casa dei nonni, luogo incantato che la segnerà per sempre.
Qua impara a cucinare, a cercare le erbe e ad ascoltare gli anziani, tre
passioni che l’accompagnano da sempre.
Si pone tre obiettivi importanti per la prima parte della sua vita:
laurearsi, diventare giornalista e avere una casa tutta per sé.
Trasferitasi a Monza, si diploma alle scuole magistrali, frequenta l’anno
integrativo e si iscrive all’università degli studi di Milano. Sono anni di
grande attività: teatro, scuola di recitazione, circoli letterari, gruppi
esoterici.
In questo periodo viene in contatto con Elizabeth, una simpatica nonnina
inglese tutta marmellate e lavanda che le spiega i primi segreti di un’arte
antichissima, un sapere femminile tramandato oralmente, che comprende
rudimenti di fitoterapia, cucina, magia, cura dell’orto e del giardino, ecc.
Parallelamente, all’università ha modo di studiare organicamente e con
metodo la storia, specializzandosi sulla persecuzione delle streghe. Segue
infatti i corsi di Giorgio Galli (Storia delle dottrine politiche), di
Luciano Parinetto (Filosofia morale) e di Attilio Agnolotto (Storia del
Cristianesimo e Storia della Chiesa), tutti incentrati sul fenomeno della
caccia alle streghe e sulle loro implicazioni politiche e filosofiche.
Nel 1991 si laurea in Storia del Cristianesimo con una tesi sull’uso della
tortura da parte del Tribunale dell’Inquisizione nei processi per
stregoneria. Il primo obiettivo è raggiunto.
Segue corsi di meditazione con i cristalli, di fitoterapia, di ipnosi, di
training autogeno, di psicologia e... di cucina!
Già da alcuni anni scrive su giornali e riviste, e nel 1990 diventa
giornalista e comincia a scrivere i primi libri, usando pseudonimi vari.
E questo è il secondo obiettivo. Nello stesso anno, grazie alla caparbietà
che la contraddistingue, riesce ad acquistare un piccolissimo appartamento
in una cascina nell’hinterland di Milano e va a vivere sola, con 7 gatti.
In seguito alle pressioni (benevole) della famiglia, intraprende una
“carriera seria” (scrivere sarà mica un mestiere, le ripetono sempre…), che
le sta un po’ stretta: apre un’azienda, dapprima con un socio, poi da sola.
È una casa editrice che porta il suo nome, e che pubblica testi di
esordienti. Ma l’illusione di aiutare sconosciute persone di talento a
sfondare nel mondo dell’editoria s’infrange contro la dura realtà del
mercato editoriale, e dopo 9 anni di strenue lotte con distributori e librai
Laura si arrende e cede la casa editrice. In questo periodo è diventata
insopprimibile l’esigenza di allontanarsi dalla città e di vivere una vita
più vera e autentica a contatto con la Natura. Venduta l’azienda, Laura cede
anche la casa e riprende i contatti con gli editori, decidendo di “vivere di
scrittura”. Così, con sgomento dei familiari, degli amici e dei conoscenti,
il 26 ottobre 1999 Laura, con i suoi gatti e 5.000 libri, si “ritira” a
vivere a Blello, un piccolissimo paesino della Val Brembana, in una grande
casa in mezzo a un bosco.
È il momento della rinascita. Si moltiplicano gli studi e i libri
pubblicati, le conferenze, la partecipazione ai convegni,
gli interventi in tv (collabora a Uno mattina), e alla radio (tra le quali
la Radio Svizzera).
Fonda il CeSTAG (Centro Studi Tradizioni Alimentari e Gastronomiche) che si
occupa di reperire materiale vario,
antichi ricettari, studi specialistici sui prodotti tipici, la storia
dell’alimentazione, dei mangiari tradizionali, la fitoalimurgia, l’uso delle
erbe officinali e spontanee in alimentazione e in fitoterapia, ecc.
Parallelamente continua la sua ricerca sugli antichi saperi femminili e
approfondisce la storia della stregoneria.
Allo scoccare del nuovo millennio Laura riesce a convincere la casa editrice
Xenia, da sempre sensibile alle tematiche di studio che le sono proprie, a
pubblicare un manuale di Wicca, il primo in Italia. In seguito all’uscita di
questo piccolo libricino giallo, già alla terza edizione, Laura diventa, suo
malgrado, un punto di riferimento per molte persone che sono incuriosite
dalla “religione delle streghe”, anche se la versione che propone della
Wicca è molto personale, e si avvicina maggiormente alla stregoneria
popolare.
È in questo periodo che decide di fare outing e di rivelarsi pienamente per
quello che è, compromettendo anche equilibri familiari e amicizie, pur di
essere coerente con se stessa. La sua famiglia è costituita da 4 cani, 13
gatti, una serie di galline, una insostituibile amica e vicina di casa che è
come una sorella, due genitori anziani che adora e un compagno che la stima
e la appoggia.
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