IL PENULTIMO
SOGNO
1939. Nell’albergo più
lussuoso di Cannes si incontrano per la prima volta Joan Dolgut
e Soledad Urdaneta. Joan è un giovane cameriere, figlio di un
repubblicano spagnolo che lo ha mandato in Francia per metterlo
in salvo dalla guerra civile; Soledad è la bellissima figlia
adolescente di un miliardario colombiano in viaggio con la
famiglia nelle capitali europee. A Joan è proibito persino
rivolgere la parola a Soledad, di cui si innamora perdutamente a
prima vista, ma la sua abilità con il pianoforte lo aiuta a
stabilire un contatto e, fra i due, scandito dal tempo della
musica, si sviluppa un rapporto fatto di parole, di incontri
furtivi, di amore segreto e febbrile, di una felicità sognante a
dispetto di tutto ciò che li separa: il ceto sociale, il denaro,
l’oceano...
La vita di Soledad e di Juan si trasforma in un sogno dilatato
nel tempo, un incantamento destinato a terminare solo con la
morte. Nessuno sa della loro storia: toccherà ai rispettivi
figli ripercorrere le tracce di un cammino che, inesorabilmente,
risveglierà in loro sentimenti inesplorati, passioni irrisolte,
contraddizioni, tensioni erotiche.
Nata a Cali, in
Colombia, Ángela Becerra ha studiato Comunicazione. Ha
lavorato come direttore creativo in diverse agenzie
pubblicitarie di Cali e di Bogotá fino al 1988, anno in cui si è
trasferita in Spagna dove ha proseguito la sua carriera. Nel
2000 ha deciso di abbandonare la pubblicità per dedicarsi a
tempo pieno alla scrittura, pubblicando una raccolta di poesie,
Alma Abierta. Il primo romanzo, De los amores negados,
ha ottenuto un significativo successo di critica e pubblico. Con
Il penultimo sogno, il suo secondo romanzo, ha vinto il
prestigioso Premio Azorin. Ángela Becerra vive e lavora a
Barcellona.
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