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ESOTERISMO

Il significato etimologico del termine esoterismo è "nascosto, segreto". La dottrina esoterica, retaggio ancestrale divino tramandato dagli dèi, dai Profeti e dai Maestri, doveva essere trasmessa di generazione in generazione attraverso una religione universale. Stiamo parlando della "Conoscenza" che l'uomo porta con sé, della "Gnosi", della Scienza Universale, della "Consapevolezza" dell'Anima che alberga in ognuno di noi anche se è invisibile. L'uomo occidentale non accetta facilmente di essere un "essere divino"; lo stesso fatto di pronunciare le parole "io sono Dio" equivale a una bestemmia per un cattolico al quale hanno inculcato la differenza tra l'uomo e Dio! Per questo gli è difficile intraprendere un lavoro di ricerca interiore per trovare la propria divinità. La sua stessa religione gli impedisce di riconoscersi in Dio... in quell' Energia animica, o Coscienza Superiore, o Fonte Suprema alla quale invece egli potrebbe riunificarsi attraverso l'iniziazione, la meditazione, la preghiera, la ripetizione del nome di Dio, l'ascesi, le pratiche insegnate dai Maestri per raggiungere il Tutto, trascendendo la mente razionale per fondersi con il microcosmo e il macrocosmo.

Il concetto religioso orientale, invece, è molto chiaro: l'Anima è la prova della nostra divinità e dopo la morte trasmigra - come un germoglio - in un altro corpo fisico dove crescere nuovamente. In tempi molto antichi tutte le religioni spiegavano che oltre la materia (tangibile e visibile) esiste l'impalpabile (invisibile e immortale); con la consapevolezza di questa verità l'essere umano può trasformarsi in un essere spirituale. Questo solo dopo aver trovato il suo "Sé" immortale. Le religioni, che avrebbero dovuto unire (religere=unire), alla fine hanno solo diviso l'umanità diventando motivo di discriminazioni, eccidi e guerre. L'esoterismo è probabilmente la sola dottrina in grado di fornire una forma di unità trascendentale religiosa. La Scienza esoterica, in quanto "gnosi", riunisce e sintetizza miti , simboli, archètipi e religioni di ogni tempo, trasmettendo la Rivelazione primordiale attraverso una tradizione orale e scritta. Per spiegare i Misteri dell'Universo viene usato un linguaggio scritto dove le verità sono "nascoste" in mezzo a un testo volutamente criptato (che solo gli iniziati possono decodificare, conoscendo la chiave di lettura), mentre il sapere legato ai simboli, ai numeri, ai miti, ai riti, alle pratiche, viene tramandato oralmente in quanto linguaggio universale. 

Le dottrine esoteriche sono sempre esistite, e la loro origine si perde nella notte dei tempi: tramandate in varie lingue, ma con un proprio "stile" di linguaggio, sono state tradotte e codificate per rimanere "segrete". Per mezzo dei geroglifici egizi, delle scritture sanscrite, della Cabala ebraica, degli scritti arabi, dei racconti biblici, ecc., gli iniziati - appartenenti alla setta esoterica di questo o quel popolo - nascondevano le grandi verità della genesi, degli dèi, delle forze dell'universo, del concetto di vita-morte in un miscuglio di mitologia, allegoria, metafore e dogmi religiosi. Socrate afferma: "Conosci te stesso e conoscerai l'Universo degli dei", e in questa frase è racchiusa tutta la chiave della scienza delle corrispondenze.

La Rivelazione primordiale è strettamente correlata a Thot, il dio egizio delle Scienze, dei Misteri e dell'illuminazione... per autonomasia Thot è il simbolo della Conoscenza nascosta. Di più, è l'archetipo culturale del nome patronimico delle iniziazioni esoteriche. L'ermetismo infatti è la trasformazione post-platonica dell'esoterismo egizio antico risalente a Thot, il quale era il braccio destro del Re Osiride, vissuto prima del diluvio, e scampato alla distruzione di Atlantide...

La divinità umana è stata definita in molti modi diversi (Sé, Spirito Santo, Ruh, Brahaman ecc.), ma ora ci interessa solo ricordare come la definiva K.G.Jung: "Inconscio Collettivo". E questo inconscio genera nell'uomo i ricordi ancestrali, le immagini viventi, le predisposizione artistiche, l'immaginazione, la fantasia; come un magnete l'inconscio ci attrae verso precise proiezioni del tempo o dello spazio-tempo. Quindi si può dire che la Fonte Divina ci richiama alla memoria delle conoscenze dimenticate: è il "Vecchio Saggio" di Jung, l'archètipo incarnato da Ermete Trismegisto/Thot...

E' chiaro che Esoterismo ed Ermetismo hanno radici comuni; nel termine ermeneutico (hermeneus) - che significa interprete e in senso lato colui che imbroglia con le parole -, è chiara l'allusione alla codificazione degli scritti esoterici, che solo gli iniziati dovevano capire. Ed è chiaro il riferimento a Thot, inventore dei geroglifici che rappresentavano in assoluto il linguaggio sacro, usato solo a scopo religioso e/o scientifico, dove la simbologia esoterica nascondeva il vero significato del testo a chi non fosse stato in possesso della chiave di lettura; esistevano infatti anche un linguaggio figurativo e uno fonetico, entrambi usati per scopi che definiamo non-religiosi, per distinguerli dal primo.

Di fatto, la prevalenza del popolo egiziano era analfabeta; non esistevano scuole pubbliche e l'apprendimento era riservato solo a chi poteva accedere alla "Casa della Vita" o ai templi. E anche qui, in pochi erano destinati a conoscere il significato vero dei "segni sacri": quei pochi che sarebbero stati selezionati per diventare prima di tutto sacerdoti, e solo dopo anche scribi. Questi non sarebbero stati scribi come gli altri, perché avrebbero fatto parte di una "setta" iniziatica sopravvissuta per millenni.

Platone, filosofo greco del IV secolo a.C. parla di Thot per spiegare come le autorità egiziane intralciassero la nascita di una scrittura dotata di un alfabeto facile da imparare; semplicemente non volevano che fosse alla portata di tutti, ma un’esclusiva  degli scribi e della classe sacerdotale, come  succedeva infatti con i geroglifici: “Udii che presso Naucrati, in Egitto, visse un tempo uno dei loro vecchi dei, a cui è sacro l’uccello che chiamano ibis; questo dio aveva nome Thot. E aggiungono che egli inventò i numeri, il calcolo, la geometria, l’astronomia e anche i giochi del tavoliere e dei dadi e per di più la scrittura. Faraone dell’Egitto era allora Thamus. Thot venne a trovare costui, gli mostrò le arti e disse che conveniva farne dono agli altri egiziani. Il sovrano s’informò dell’utilità di ciascuna arte, e mentre l’altro gliene faceva l’esposizione, egli approvava ciò che gli pareva ben detto e disapprovava ciò che gli pareva negativo. Così Thamus fece a Thot, per quel che si narra, pro e contro ciascun’arte molte osservazioni che sarebbe troppo lungo ripetere. Il dio Thot fu anche un dio creatore. La leggenda dice che sotto forma di babbuino, stava originariamente seduto su uno sperone di roccia che emergeva dalle acque primordiali. Le lacrime che scendevano dai suoi occhi caddero ai quattro angoli del mondo e formarono quattro coppie di divinità che aiutarono a popolare la Terra.”

Le memorie ancestrali del "Libro della Vita" sono a disposizione di tutti in una dimensione parallela - dove risiede la memoria di ogni avvenimento, pensiero e desiderio di ogni individuo vissuto sulla Terra - che si chiama Akasha. L'accesso a questo luogo ultradimensionale è possibile unicamente viaggiando dentro la propria coscienza alla ricerca delle informazioni provenienti dalle nostre vite precedenti, indispensabili per conoscere le nostre predisposizioni e quindi la nostra missione sul nostro pianeta. Per mezzo di specifici esercizi di meditazione e di iniziazione, è possibile incontrare il proprio Spirito Guida e/o ottenere una regressione spazio-temporale che ci farà viaggiare fino al "Regno" di Akasha.

 

Edgar Cayce, negli ultimi quarant'anni della sua vita, ha avuto accesso alle Cronache dell'Akasha, o Resoconti Akashici, attingendo straordinarie informazioni da questa dimensione. Le memorie degli episodi delle proprie vite precedenti, specialmente di quelle collegate con quella attuale, possono infatti insegnarci ad affrontare e risolvere antiche questioni, evitandoci di incorrere nei medesimi errori. Le parole di Cayce, pronunciate in stato di trance, non sono altro che l'espressione verbale delle memorie atlantidee che lui risvegliava durante i suoi viaggi nel Regno di Akasha.

MEDITAZIONE            TRIPLICE GRIGLIA

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