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L'ora della Giustizia e della Gnosi (di Antonio Bruno)

 

Descritto dagli integralisti cattolici come un satanista, Stanislao De Guaita fu, in realtà, un esoterista che approfondì i terreni insidiosi e pericolosi della manifestazioni "sataniche" o "malefiche" dei cosiddetti "Agenti Occulti".

In realtà, De Guaita era un cultore dell' alta Iniziazione e dell'ermetismo puro. Ricordo, a titolo esemplificativo, che suo discepolo illustre è stato OSWALD WIRTH che è stato definito uno dei più grandi maestri del tempo.

Wirth disegnò un particolare mazzo di tarocchi e pubblicò nel 1927 uno dei testi più importanti sull'argomento.

Mi è capitato più volte di essere interrogato su cosa intendessi con le espressioni "Magia vera" e Alta Magia" e sempre, invariabilmente, ho cozzato contro due espressioni deleterie dell'animo umano decadente: la derisione più becera o la supponente non comprensione.
Voglio pertanto provare, come un ultimo, disperato, tentativo, a ricorrere alle parole di Stanislao De Guaita le quali mi sembrano chiare anche per il più ottuso lettore. Il problema di cui, però, sono ben consapevole è che spesso non basta saper leggere ma bisogna, soprattutto, voler capire.

Antonio Bruno


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Al sentir le sole parole di Ermetismo o di Cabbala, l'abitudine è di protestare. Gli sguardi scambiati risentono di una benevola ironia e sottili sorrisi accentuano la smorfia sdegnosa del viso.
In verità, questi soliti motteggi in ogni tempo non si son propagati presso gli spiriti migliori che per la fortuna di un malinteso.
L' Alta Magia non è affatto un compendio di divagazioni più o meno spiritistiche, arbitrariamente erette in dogma assoluto; è una sintesi generale ipotetica, ma razionale -doppiamente fondata sull'osservazione positiva e l'induzione per analogia.
Attraverso l'infinita diversità delle mode transitorie e delle forme effimere, la Cabbala distingue e proclama l' Unità dell' Essere, rimonta alla sua causa essenziale e trova la legge delle sue armonie nell'antagonismo relativamente equilibrato delle forze contrarie.
Sollecitate all'equilibrio, le forze naturali non lo realizzano mai integralmente; l'equilibrio assoluto sarà il riposo sterile e la morte verace. Ora infatti, non si può negare la Vita o negare il movimento.
Preponderanza alternata di due forze, in apparenza contrarie e che, pur tendendo all'equilibrio, non desistono di oscillare a destra e a sinistra: tale è la ragione efficiente del Movimento e della Vita Azione e reazione!
Il cozzo degli estremi feconda ugualmente come un amplesso sessuale: l'amore è esso stesso una lotta.

La Magia ammette tre mondi o sfere d'azione: il mondo divino delle cause, il mondo intellettuale dei pensieri, il mondo sensibile dei fenomeni.
Uno nella sua essenza, triplo nelle sue manifestazioni. l' Essere è logico e le cose dall'alto sono analoghe e proporzionali alle cose in basso: tanto che un medesimo principio genera, in ciascuno dei tre mondi, delle serie di effetti corrispondenti e rigidamente determinabili con calcoli di analogia.
Ecco dunque il punto di partenza dell' Alta Magia -quest'algebra delle idee-. Ogni assioma -notato col suo numero generico- si raffigura cabalisticamente con una lettera dell'alfabeto ebraico,conforme a questo numero; così i concetti si classificano a misura che vengono generati, si raggruppano in catene interminabili, nell'ordine della loro generazione.
Dalle cause prime agli effetti più lontani, dai principi più semplici e più chiari agli innumerevoli risultati che ne derivano, quale meraviglioso processo, sviluppato in tutto il dominio del contingente e risalente fino all' Ineffabile che Erberto Spencer chiama l' Inconoscibile!

<<De omni re scibili et de quibusdam aliis...>>

Scienze conosciute e scienze occulte, la sintesi ieratica abbraccia in una medesima stretta tutte queste branche della sapienza universale, branche di cui l'origine è comune. E' in virtù di un principio identico che un mollusco genera la madreperla e il cuore umano l'amore; e la medesima legge regola l'unione dei sessi e la gravitazione dei pianeti. Ma risuscitare la scienza integrale è un'opera al di sopra delle nostre forze. Un giorno forse ci sarà concesso, in un corpo di dottrina sintetica, di glorificare quest'alta filosofia dei maestri.
Ciò che non è, agli occhi del lettore che un'ipotesi -strana senza dubbio-, è per noi un dogma certo, ci si scuserà dunque di parlare con la ferma sicurezza di colui che crede. Noi ci riattacchiamo più specialmente dall'iniziazione ermetica e cabalistica; ma nei santuari dell' India, noi ben lo sappiamo, nei templi della Persia, della Grecia e dell' Etruria, come presso gli Egiziani e gli Ebrei, la medesima sitesi ha rivestito diverse forme e i simboli più contraddittori nell'apparenza traducono per l' Eletto la Verità sempre. Una nella lingua, invariabile nel suo fondo, dei Miti e degli Emblemi.

Dopo lo scisma degli Gnostici fino al 18° secolo, la vita degli adepti ci appare un costante martirio: Venerabili scomunicati, patriarchi dell'esilio, fidanzati del patibolo e del rogo, essi hanno conservato nella prova l'eroica serenità di cui l' Ideale arma e decora i cuori ferventi: essi hanno vissuto la loro agonia, perchè il Dovere era, per loro, di trasmettere agli eredi della loro fede proscritta il tesoro della scienza sacra; essi hanno scritto i loro simboli, che oggi noi decifriamo... E' tramontata l'era del fanatismo ufficiale e delle superstizioni popolari; non però quella del giudizio temerario e dell'ignoranza: se non si bruciano gli iniziati, si motteggiano e si calunniano. Essi sono rassegnati però agli oltraggi come i loro padri, i martiri.
Forse si supporrà un giorno che gli antichi ierofanti non erano né ciarlatani né degli imbecilli.

Allora, o Cristo, i tuoi servitori si ricorderanno che i Magi si sono inchinati davanti alla tua culla regale e la Carità, ovunque diffusa- testimonierà altamente che il tuo regno è venuto -Adveniat regnum tuum...
Aspettando che suoni l'ora della Giustizia e della Gnosi, noi lasciamo alla rissa rumorosa della maggior parte, e sottomettiamo invece al giudizio imparziale di alcuni fra essi questi Saggi di Scienze Maledette.

Stanislao De Guaita- dalla prefazione del libro "Alla soglia del Mistero".

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