IL CODICE DA VINCI

Romanzo e non documento storico

 

In questo mese di maggio (2006) dopo che i media di mezzo mondo hanno annunciato la proiezione del film ispirato al romanzo “ Il Codice da Vinci” di Dan Brown è scoppiato un putiferio.  Giornalisti, scrittori e teologi stanno pubblicando, uno dopo l'altro, testi di confutazione alle teorie espresse da Brown nel romanzo facendogli nel contempo una grande pubblicità.  Dato che tutti dicono la loro, nei più svariati modi, voglio anche io dire la mia, se non per il fatto che da tempo mi occupo di ricerche storiche riferite al cristianesimo delle origini.  Innanzitutto c’è da dire che Brown ha indicato il suo libro come un romanzo triller.  Un romanzo è per la quasi totalità frutto dell’immaginazione e quindi vale poco o niente dal punto di vista storiografico.   Detto ciò, il libro va letto sapendo di leggere un romanzo senza cercare in esso verità o appuntarlo come documento storico.  In pratica va letto come si legge un qualsiasi altro romanzo di Agatha Christie o di Ken Follett.   Dan Brown ha scritto il libro dopo aver consultato un altro libro che contiene spunti storici e cioè “La rivelazione dei Templari” scritto nel 1997 da Lynn Picknett e Clive Prince.  Pure in questo libro si prende in considerazione il capolavoro de’ “L’ultima cena” di Leonardo e gli autori ritengono, sulla base di altre documentazioni che Leonardo abbia lasciato un suo codice segreto.  C’è da dire però che Leonardo era anche po’ di parte, non quella della chiesa, ma certamente legato al neotemplarismo di allora che non aveva dimenticato il tradimento di papa Clemente V che, in combutta con Filippo il Bello aveva distrutto l’Ordine Templare.  Però anche in precedenza, si può dire da circa un secolo, ci sono diversi libri o documenti che parlano della “questione” indicata nel Codice da Vinci.   Si, perché di “questione” si tratta o meglio la contestazione al libro avviene in principal modo su un punto ben preciso e cioè che Maria Maddalena fosse la moglie di Gesù e se non la moglie, la sua amante e che avrebbero avuto un figlio che, nato in Europa dopo la morte (io lo chiamo assassinio) del padre, avrebbe dato inizio alla stirpe dei Merovingi difesa nei secoli dal Priorato di Sion.  Si tratta, specialmente nella seconda parte del discorso precedente,  di una sequela di inesattezze, bufale e fandonie che più di così non si potrebbe.   Ritorno poi sull’argomento, ma prima voglio indicare un altro libro, scritto da un romagnolo dal titolo “Gesù, Giuda e Maddalena” che l’autore Dino Merli chiama “romanzo storico” ed è edito dal “Ponte Vecchio” di Cesena.  Pure questo lo si deve leggere quale “romanzo”  come poi in parte sono i Vangeli e per questa romanzeria storica, io l’ho chiamato “Il Vangelo secondo Merli”.  In questo libro Merli parla esplicitamente del “rapporto” intercorso fra Gesù e la Maddalena, a volte in termini vietati ai minori di 18 anni, così come indica le relazioni fra le altre donne che seguivano Gesù ed alcuni apostoli.  Ma chi è Merli?  Mi preme descriverlo come viene fatto nel secondo di copertina del suo libro e tale quale riporto: Dino Merli (Saludecio 1927), ordinato sacerdote nel 1950, ha insegnato greco, latino ed italiano nel seminario di Rimini (1952-66). Dal 1956 e per un decennio partecipa all’attività scoutistica, fino a quando, nel 1966, inizia gli studi presso le Pontificie Università Romane; giunge alla licenza di teologia e al diploma “Altioris Latinitatis” e alla licenza di Scienze Bibliche al Pontificio Istituto Biblico (1969), dove nel 1973, ottiene la Laurea in Scienze Bibliche.  Frattanto è assistente alla Pontificia Università Gregoriana ed insegna sacra scrittura al Seminario Regionale di Anagni.  Qui mi fermo nel descrivere Merli e l’ho fatto solo per sottolineare che la sua cultura religiosa ed anche generale è di molto superiore a quella di Dan Brown e che non è certo il due di briscola.  Allora perché, specialmente la nomenclatura ecclesiastica, se la prende con Brown e lascia perdere altri interventi più “acuti” e dirompenti dal punto di vista della fede ?

Fatta questa lunga premessa vengo all’argomento scottante: la Maddalena e Gesù.

Riporto una parte di un mio scritto pubblicato in diversi siti in internet che rappresenta quindi il mio pensiero:

 “ Quella più seguita è stata Maria Maddalena, compagna di Gesù , ed alcuni ritengono che assieme alle altre pie donne fuggisse per mare ed approdasse sulla costa tirrenica della Gallia, nei pressi di Marsiglia. Oggi la parte meridionale della Francia è quella che più di qualsiasi altra parte del mondo, venera Maria Maddalena. Altri addirittura asseriscono che la Maddalena quando fuggì dalla Palestina fosse incinta e che appunto partorisse in Gallia e che dall’erede di Gesù iniziasse la discendenza tramite il “sang real” della dinastia dei Merovingi. Sulla fuga e sulla maternità della Maddalena, personalmente nutro forti dubbi poiché se così fosse stato avremmo trovato una documentazione consistente e diffusa, ma su quest’argomento non esiste alcuna documentazione del tempo, ma solo mistificazioni nate circa un secolo e mezzo fa con il cosiddetto e presunto “Priorato di Sion”, una delle più grosse bufale che la storia possa ricordare.

Per quanto riguarda invece l’unione fra la Maddalena e Gesù , la cosa potrebbe essere possibile e fattibile per diverse ragioni. Innanzitutto perché un “Rabbi” predicatore, per la legge giudaica era quasi obbligato a prendere moglie. Anche il Vangelo gnostico di Filippo, non riconosciuto dalla chiesa, contiene indicazioni precise che vi riporto:

“32.) Erano tre (Maria), che andavano sempre con il

Signore: sua madre Maria, sua sorella, e la Maddalena,

che è detta sua consorte. Infatti era "Maria": sua sorella,

sua madre e la sua consorte.

55.) La Sofia, che è chiamata sterile, è la madre degli

angeli. La consorte di Cristo è Maria Maddalena. Il Signore

amava Maria più di tutti i discepoli e la baciava spesso

sulla bocca. Gli altri discepoli allora dissero: "Perché ami

lei più di tutti noi? "Il Salvatore rispose e disse loro:

"Perché, non amo voi tutti come lei?

56.) Un cieco e un uomo che vede, quando sono tutti e

due nelle tenebre, non sono differenti l'uno dall'altro. Ma

quando viene la luce, allora quello che vede vedrà la luce

e quello che è cieco rimarrà nelle tenebre.

Anche se non scontato, il fatto sembra abbastanza evidente.

D’altro canto, sia dal punto di vista storico che religioso che importanza avrebbe se Gesù fosse stato sposato o avesse convissuto con Maria Maddalena? Ritengo che nulla sarebbe cambiato nei confronti della persona, anche perché si sarebbe trattato di una cosa normale. L’apprezzamento sulla persona sia da parte dei credenti che dei laici non sarebbe

certamente cambiato in senso negativo, casomai in senso positivo poiché la sua morte avrebbe provocato un dramma non solo per la famiglia paterna, ma anche per la sua.

Ci sono altre due cose da dire su questo argomento:

La prima: che una parte degli esseni i più votati all’ascetismo praticavano il celibato in quanto perseguivano un ideale di castità. Peraltro la condizione matrimoniale non vietava l’accesso alla comunità.

La seconda: In nessuna parte della Bibbia (nuovo testamento) che riguarda il cristianesimo, compreso quindi i Vangeli, viene mai indicato di non praticare il matrimonio, anzi la parola casto o castità non viene mai citata. “

Molto brevemente ritengo che il libro di Dan Brown non debba essere considerato documento storico, che lo stesso contiene numerose falsità, probabilmente non volute dall’autore, ma da lui riprese trattandosi di cose già di vecchia data come, il Santo Graal, la discendenza carolingia ed il Priorato di Sion.  Ritengo peraltro che la levata di scudi da parte ecclesiastica sia sproporzionata rispetto al fatto, si da far pensare che ci si voglia basare ancora sull’imposizione ed infallibilità del dogma.

Riterrei invece interessante se gli scrittori, i ricercatori ed i teologi si soffermassero maggiormente su punti importanti della storia del cristianesimo e cioè chi era realmente Yeshua ben Joseph detto Gesù ?  Perché il Concilio di Nicea stabilisce la verità di solo 4 vangeli (quelli canonici) e nega che altre decine fra vangeli e scritture apocrife siano dei falsi o non da doversi considerare? Se come da tante parti si parla di resurrezione dello spirito, allora dove è finito il corpo di cristo?  Perché la chiesa romana si arroga il diritto di essere la vera rappresentante di cristo sulla terra ?  Che rapporti avrebbe avuto oggi Gesù con la nomenclatura ecclesiastica ?  Si contano circa fra religioni, pseudo religioni, congregazioni, associazioni organizzate di estrazione cristiana, oltre 1000 entità, senza considerare i piccoli gruppi o sette.  Quale è di queste nel vero e nel giusto? Perché nel 1539, un gruppo di "maestri in arti", che avevano conseguito il baccellierato in filosofia e in teologia alla Sorbona di Parigi, si riunirono a Roma sotto la guida di Ignazio di Loyola e decisero di costituire un quell’ordine religioso che sarà poi chiamato “Gesuiti” ?   Chi sono invece i Gesuisti ?   Queste e tantissime altre domande ci si dovrebbe porre, tenendo sempre distinto la fede dalla storia e dalla razionalità, così come si deve tener distinto un romanzo da un documento storico.

Ugo Cortesi – Alfonsine 20 maggio 2006

 

 

 

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