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ALIENI CATTIVI...?
di Antonio Bruno
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Un vecchio spot pubblicitario diceva: "Non esistono bambini cattivi ma solo bambini indisposti..." e poi si lodavano le virtù di non ricordo più quale prodotto, forse un purgante.
Parafrasando quello spot, mi verrebbe voglia di dire: "Non esistono alieni cattivi ma solo alieni indisposti..."
Sono d'accordo con chi dice che il mito degli alieni cattivi è un prodotto della nostra moderna cultura occidentale. Molteplici, infatti, potrebbero essere le spiegazioni psicologiche per cui la nostra civiltà occidentale, ad un certo punto di quello che possiamo chiamare "progresso tecnologico" ha sentito il bisogno quasi masochistico di
"spaventarsi" con la storia dei "marziani" invasori. Di sicuro, ne nomino velocemente qui solo tre:
- Ritmi troppo veloci di tecnologizzazione che spersonalizzano l'essere umano;
- Perdita degli antichi substrati religioso-spirituali con conseguente smarrimento identificativo;
- Bisogno di un evento "risolutore", "purificatore", un po' come tutti quegli individui che sembra non aspettino altro che la fine del mondo e quasi ci restano male se non accade.
Se guardiamo alla storia delle grandi civiltà del passato, ed anche alle tradizioni di tribù e popoli non contaminati dal moderno "progresso", non faremo fatica ad individuare esempi in cui i cosiddetti "visitatori" erano tutt'altro che distruttori cinici e crudeli o conquistatori senza cuore pronti a mangiarsi i terrestri bensì
"ammaestratori", "aiutatori", "esseri di conoscenza"... È quel tipo di concetto, quel tipo di possibile intervento alieno che, a mio parere, dobbiamo recuperare.
Per i catastrofisti o gli amanti delle saghe stellari sarò un illuso, un ingenuo. Ma si dà il caso che tutti i "segni" che credo di aver colto nel corso della mia vita (e non solo io), a proposito di possibili presenze aliene fra di noi, sono segni pacifici e rispettosi, che danno un senso di grande superiorità.
Non sono un "new-agearo", no di certo; ma sono profondamente portato a credere che, chiunque siano gli alieni, essi attendano solo che noi possiamo essere "degni" di comunicare con loro.
Insomma, che ci attendono. Forse aiutano, proteggono, discretamente istruiscono...
Non parlo di "contattismo": ho poca fiducia nel contattismo, visti molti dei personaggi che, nei decenni recenti, se ne sono detti esponenti... Parlo di qualcosa d'altro, di più elevato, discreto, umile e forte al tempo stesso.
Certo, l'ufologia è piena di eventi inquietanti: dalle mutilazioni animali alle abduction, ma siamo proprio certi che si tratti di interventi alieni...?
Per concludere, non so se esistono davvero gli "alieni cattivi". A me bastano ed avanzano gli "uomini cattivi" e, qualsiasi sia il tipo di alieno che vorremmo incontrare, credo che nessun incontro sarà possibile finché il cuore dell'uomo non sarà molto meno incrostato di superba vacuità di quanto non sia ancora oggi...
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