Il
mistero dei "Bambini Indaco"
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Fra i tanti
misteri che la vita presenta all’indagine conoscitiva dell’uomo, ora, da
alcuni anni, se ne è presentato un altro che riguarda le nuove generazioni: cioè
la presenza, sempre più evidente, di individui le cui caratteristiche esulano
dalla normalità, intesa come un "modus vivendi" generalizzato,
divenuto poi una sorta di modello di comportamento.
Nel nostro paese non sembra che il fenomeno abbia assunto le stesse proporzioni
degli U.S.A.: ciononostante è proprio necessario occuparsene per comprendere i
nostri bambini. La prima relazione sui "bambini indaco", risale alla
pubblicazione del libro "Understanding your life through color"
(Capire la propria vita attraverso il colore)di Nancy Ann Tappe, nel 1986, la
quale è stata in grado di definire il carattere generale degli esseri umani per
mezzo del colore della loro "aura". Questa personalità lavora nel
campo della parapsicologia, dopo una preparazione filosofico-teologica. La
facoltà di percepire l’aura degli uomini, le ha permesso di stabilire, con
una certa sicurezza, data dalla regolarità e frequenza del fenomeno, che questi
nuovi nati, emanano un’aura "blu-indaco": di qui la denominazione
divenuta universale.
Invece l’altra denominazione "bambini delle stelle" è a carico del
Prof. Georg Kuehlenwind, antroposofo e insegnante di fisica all’università di
Budapest, con la pubblicazione del suo libro "Star Children" nel 2002,
presso le edizioni Triades di Parigi.
Nel 2002 nella rivista "Kairòs" sono apparsi due articoli: uno di
Clara
Romanò e l’altro come intervista al prof. Kuehlenwind sui "bambini
delle stelle".
Nel 2003 è uscita, per le edizioni Macro, la traduzione in lingua italiana del
libro "I Bambini Indaco" di Lee Carrol e Jan Tober
-
conferenzieri a livello internazionale su l’autodisciplina e potenziamento
della facoltà umane - composto da interviste coi genitori, altri educatori e
specialisti del campo - e con un tentativo di interpretazione del medesimo da
varie prospettive.
E ancora nel 2003, Paola Giovetti ha pubblicato il libro "Indaco" –
bambini indaco – realtà del terzo millennio", per le Edizioni
Mediterranee, che assomma una grande quantità di risultati di varie ricerche,
interviste, e considerazioni da svariati aspetti del conoscere.
Qui verrà presentata una sorta di sintesi dei vari aspetti e risultati.
Una considerazione generale è la seguente: viene operata una distinzione fra
facoltà nuove e a volte straordinarie di questi bambini, e il loro
comportamento "difficile" in determinati casi. Sempre restando valida
un’altra considerazione, che indica come non tutti i bambini
"difficili" sono bambini "indaco" e viceversa: vanno dunque
operate caute e attente distinzioni. Per cui si può dire che si possono
delineare – sempre in via di massima in quanto ogni bambino è sempre un
"individuo" – tre motivi principali:
-bambini indaco con particolare e chiaro destino e senza problemi e disturbi
-bambini indaco i quali, per vari motivi, diventano "difficili" da gestire, con problemi di attenzione (DDA = Disturbo da Deficit di Attenzione) - e iperattività (DDAI = Disturbo per Deficit di Attenzione e Iperattività);
-bambini affetti da problemi di attenzione e iperattività.
Quanto segue è un tentativo di "capire" di cosa si tratta, e quale elemento nuovo è intervenuto ed interviene in modo sempre più massiccio, sì da rendere le nuove generazioni degne di un’attenzione particolare.
Secondo l’opinione del Kuehlenwind la nuova generazione dei
"bambini delle stelle" è composta da anime umane estremamente
evolute, come luminosissime stelle. Distingue questi bambini la presenza di un sé
cosciente, che si manifesta nel loro sguardo o nella loro espressione. Sono
coscienti fin da piccolissimi, prima ancora di pronunciare la parola
"io".
Una seconda differenza ancor più importante è che questi bambini percepiscono
i pensieri e sentimenti di chi li circonda. Sentono quello che stai pensando!
Posseggono una "comunicazione diretta", che è la fonte della nostra
comprensione, della nostra ispirazione e delle nostre idee......... E pensano in
"immagini" che, secondo me, significa pensare con l’aiuto della
conoscenza "senziente" (cioè non razionale come di norma). Si tratta
di una "immagine vivente" che si sviluppa e modifica senza fine: non
rimane fissa, immobile.
Importante è sapere che un bambino più cosciente non può essere trattato
"da bambino", ma come un essere già responsabile di se stesso.
Altrimenti questi bambini possono diventare bambini "difficili" e
anche portatori di DDA o anche DDAI.
Il "rispetto e riconoscimento" della loro effettiva condizione è
estremamente importante. Per cui è sempre bene coinvolgerli direttamente in
tutte le decisioni che li riguardano".
Nel libro di Carrol e Tober citato, le loro principali caratteristiche
sono descritte nel seguente modo:
- vengono al
mondo con un senso di regalità, e spesso si comportano di conseguenza
- hanno la sensazione di "meritare di essere qui" e sono sorpresi
quando gli altri non lo condividono
- sono loro stessi a dire "chi sono"
- non tollerano l’autorità assoluta e si rifiutano di seguire norme e schemi
di comportamento
- posseggono un "pensare creativo" e rifiutano le normali procedure di
pensiero
- intravvedono spesso la soluzione migliore dei problemi e, rifiutando la
normale soluzione dei medesimi, non si conformano ad alcun sistema
- appaiono antisociali con persone "diverse" da loro, dalle quali non
vengono capiti col risultato di isolarsi
- non sopportano una disciplina punitiva di alcun genere
- sono estremamente chiari nel dire di cosa hanno bisogno.
Sono bambini
computerizzati, il che sta a significare che saranno più inclini ad usare la
testa che il cuore. Penso che questi bambini oggi arrivino avendo a portata di
mano alcune regole di visualizzazione mentale. Sanno che se riescono a dare un
nome a questa cosa, ne avranno il controllo. Sono bambini tecnologicamente
orientati, il che mi dice che in futuro sono destinati a diventare ancora più
tecnologici di quanto lo siamo noi oggi. A tre-quattro anni, questi bambini
capiscono già delle cose sul computer che neanche un adulto di sessantacinque
anni riesce a spiegarsi.
Credo che questi bambini stiano aprendo un portale, e che arriveremo al punto in
cui nulla richiederà uno sforzo, eccetto che di natura mentale.
Quello è il loro scopo di vita.
Vedo che in alcuni casi, l’ambiente in cui si sono formati, li ha bloccati a
tal punto, che talvolta questi bambini uccidono. Naturalmente credo nel
paradosso che l’oscurità e la luce devono coesistere, al fine di permetterci
delle scelte.
Molti di noi si collocano fra i due estremi, aspirando alla perfezione, pur
continuando a commettere errori. I più avanzati nella perfezione, stanno
diventando (nel seguito degli anni) persone comuni e progressivamente
l’equilibrio va definendosi sempre più.
Questi ragazzi, tutti quelli che ho osservato finora, fra coloro che hanno
ucciso dei compagni di scuola, erano degli Indaco.
Nel seguito della
descrizione, la Tappe divide questi bambini in quattro tipi:
- umanista – affabile, iperattivo, distratto al servizio delle masse come
medici, insegnanti, avvocati, commercianti, ecc .non si sentono a loro agio nel
corpo fisico
- il concettuale – si sente a suo agio nel corpo fisico,atletico nella figura
fin da bambino, può essere soggetto a possibili dipendenze varie
- l’artista – sensibile, fisicamente minuto, creativo, quindi saranno
insegnanti e artisti e di conseguenza instabili nelle decisioni
- l’interdimensionale – robusto e deciso sa già tutto quando gli si dice
qualcosa, quindi bisogna lasciarlo decidere da solo in quanto crede fermamente
in se stesso".
Nel corso del libro vengono riportate interviste con varie personalità.
Ecco quanto
scrive la Dr.Doreen Virtue:
"Sappiamo che i Bambini Indaco nascono portando i loro doni divini bene in
vista. Molti sono filosofi in erba. Saranno scienziati, inventori, artisti di
talento a livello innato. Tuttavia la nostra società, che poggia ancora sulla
vecchia energia, tende a sminuire i loro pregi.
Molti di questi bambini vengono scambiati per bambini con "disturbi
dell’apprendimento" e molti altri vengono attualmente distrutti dal
sistema dell’istruzione pubblica".
Viene citato un caso fra i tanti riportato dalla Dr.Kathy McCloskey:
"Quando si parlava con lei – una quattordicenne caucasica – era
evidente che si aveva a che fare con una persona molto saggia e adulta, come
anche il suo volto e gli occhi rivelavano. Nel linguaggio di ogni giorno, si
direbbe che sembrava essere "un’anima antica e saggia".
"Non dimentichiamo che non solo loro sanno "chi sono", ma anche
"chi siamo noi". Non è possibile non riconoscere gli occhi ed il
volto di un Indaco: hanno una nota molto antica, profonda e saggia. I loro occhi
sono le finestre dei loro sentimenti e della loro anima."
L’aiuto-insegnante
Debra Hegerle scrive:
"Gli Indaco elaborano le emozioni in modo diverso dai non-Indaco, grazie al
loro livello di autostima e alla loro integrità. Possono leggervi come un libro
aperto e notano e neutralizzano subito ogni vostra intenzione occulta o perfino
il più piccolo tentativo di manipolazione che abbiate in mente. Anzi, sono
addirittura in grado di percepire le vostre idee riposte, anche se voi stessi
non ne siete consapevoli. Possiedono una forte disposizione innata a far le cose
da soli, e vogliono una guida esterna solo se viene loro proposta con rispetto e
sotto forma di una scelta. Preferiscono risolvere la situazioni per conto loro.
Nascono con intenzioni e doni di natura già ben evidenti. Assorbono la
conoscenza come spugne, specialmente sugli argomenti a loro graditi, divenendo
così degli esperti nelle loro aree di interesse.
Gli Indaco hanno abilità guaritrici innate, che solitamente sono attive in loro
fin da piccoli, ma possono non rendersene conto.
Afferrano a volo le situazioni e poi scelgono un corso d’azione basato su ciò
che vogliono sperimentare in quel momento.
La sicurezza è molto importante: per loro sicurezza significa poter fare le
cose in modo diverso. E dare a ciascuno questa opportunità, è la cosa migliore
che possiamo fare, sia per lo che per noi stessi".
Nell’articolo
compreso nel libro, Robert Gerard, fra l’altro, scrive:
"Gli Indaco vengono qui in veste di emissari celesti, per servire il
pianeta ed i loro genitori e amici, e sono fonti di saggezza se vengono
ascoltati.
Molti di loro hanno un aspetto saggio e occhi che esprimono forza interiore.
Vivono profondamente immersi nel momento presente. Apparentemente sono bambini
felici e molto vivaci ed hanno progetti da realizzare.
La maggior parte degli Indaco, vede Angeli ed altri Esseri della sfera eterica e
li descrive dettagliatamente. Parlano apertamente fra di loro di ciò che
vedono, fino a che non vengono dissuasi (dagli adulti).
I vari problemi che gli Indaco possono avere. Dopo aver esposto gli attributi
positivi, vi sono anche tre complicazioni che ho potuto osservare:
- richiedono più
attenzione della norma e sentono che la vita è troppo preziosa per lasciarla
fuggire via. Vogliono far accadere le cose e spesso forzano le situazioni finché
non corrispondono alle loro aspettative.
- possono soffrire molto se i loro coetanei non li comprendono: mentre sono
molto sensibili e capaci di aiutare i bambini che ne hanno bisogno. Da piccoli
hanno problemi di adattamento.
- vengono spesso diagnosticati come portatori di DDA o una qualche forma di
iperattività
Ma questo in
quanto non sono ben compresi, solo per il fatto che "la scienza" non
può accettare come terapeuticamente significativo il "coinvolgimento
attivo nei regni spirituale ed eterico": ed io ho individuato modelli di
pensiero provenienti proprio dalla "sfera spirituale ed eterica".
Come genitori e come adulti siamo in grado di riconoscere il valore di questi
"emissari celesti"? siamo preparati ad ascoltarli?
Nel corso del libro seguono altre interviste interessanti e anche sorprendenti.
E trattando il problema scolastico, leggiamo:
"Il sistema scolastico più vicino ella loro prospettiva, specialmente
negli U.S.A. è il Sistema Waldorf, che è una versione delle Scuole Rudolf
Steiner".
Robert Ocker scrive:
"Siamo a una svolta cruciale, un vero e proprio salto di paradigma nel
campo dell’educazione e della crescita del bambino. L’educazione dei ragazzi
del XXI secolo, richiede una nuova visione. Abbiamo bisogno di capire a fondo
l’esistenza umana, per praticare una pedagogia reale e globale, che sia al
servizio dell’umanità del nuovo millennio.......
Gli educatori del XXI secolo, arriveranno a conoscere e guidare l’essere umano
in via di sviluppo, offrendo il dono della "disciplina interiore". Con
l’intuito e con la saggezza, aiuteremo bambini di carattere a diventare
individui responsabili, motivati e ricchi di risorse.
Dobbiamo insegnare ai nostri bambini "come" si pensa e non
"cosa" pensare. Il nostro ruolo non è tanto quello di trasmette
"conoscenza" quanto
"saggezza"...............................
La mia visione
del futuro dell’educazione è basata sull'amore incondizionato.
Questa è l’essenza del nuovo essere umano. Una reale educazione si prenderà
cura del "corpo, dell’anima e dello spirito", che dovrà restare
profondamente libero e indipendente".
I nuovi bambini, gli Indaco, sono venuti sulla terra per trasmetterci un
concetto nuovo di umanità. Essi rappresentano dei doni per i loro genitori, per
il pianeta e per l’intero universo.
Il passo principale e più importante per capire e comunicare con questi bambini
nuovi, è
Il capitolo continua con molte citazioni ed interviste dalle quali emerge la
particolarità e originalità dei Bambini Indaco.
Per originalità si intende la conoscenza di una vita nel mondo dello spirito,
precedente a questa terrena, vale a dire pre-natale, con la conseguente
conoscenza "a priori" dei propri genitori e sopratutto della madre,
con la quale entrano in una sorte di "muto dialogo". A dire il vero,
da sempre le madri hanno parlato col proprio figlio che le si avvicinava dal
mondo spirituale. Ma evidentemente, qui si tratta di qualcosa di più
consapevole da parte della madre appunto. Spesso sorprendono per la saggezza dei
consigli e suggerimenti che, appunto, danno ai genitori. Sanno, e dicono, di
essere già stati qui sulla terra, di modo che, per loro, la reincarnazione non
è più solo una "dottrina" ma è semplicemente "vita, pratica di
vita".
Dalla lettura del
libro emergono anche aspetti negativi e drammatici, che suscitano domande sui
motivi retrostanti. Nel capitolo sugli "Aspetti spirituali" viene
riportato un articolo del Rev.Dott. Pinkham, che tratta appunto delle grandi
difficoltà e distorsioni avute dai suoi due figli, nati con delle facoltà
straordinarie ed inusuali. Ma, per un seguito di circostanze, finiscono in
prigione per vari reati. Ma già all’inizio di questo studio, viene riportata
la notizia, dalla Tappe, sulla possibilità che – in determinate circostanze
– i Bambini Indaco, possano addirittura uccidere i propri compagni. Cosa
interviene in questi casi? non viene data nessuna risposta.
E ancora: per quali segreti motivi gli Indaco diventano "bambini difficili
con problemi di "attenzione e iperattività"?
Il capitolo sulla "salute" ha un inizio indicativo:
"Fondamentalmente questo capitolo è dedicato a tutti i bambini a cui è
stata fatta una diagnosi di DDA o DDAI, mentre, in realtà non sono altro che
Bambini Indaco".
Per fortuna, più avanti precisa:
– non tutti i bambini Indaco sono bambini con DDA o con DDAI
- non tutti i bambini con DDA o DDAI sono degli Indaco
Si evidenzia così, ancora una volta, l’impossibilità di stabilire con
esattezza scientifica, la natura di questi bambini. Da qui la prudenza di
giudizio necessaria per chi deve operare con loro. Difatti più avanti, vien
detto:
"Non sono i bambini ad avere disturbi: si può dire piuttosto, che è il
mondo in cui vivono ad essere disturbato......... Bambini e adolescenti,
alla fine, si ritrovano ad essere talmente disturbati e confusi, da
interiorizzare il dolore fino a diventare impulsivamente ribelli e
autodistruttivi. Non si dovrebbe mai trasmettere loro l’idea che siano malati
o imperfetti, poiché la causa primaria dei loro conflitti, va ricercata nella
scuola e nella famiglia".
Ora, ad una semplice considerazione si evidenzia il fatto concreto che, essendo
essi così "diversi" dagli altri, non vengono compresi, considerati e
quindi isolati se non anche osteggiati, sia dai compagni che dagli insegnanti:
da qui una possibile "ribellione". Questo è già ovvio di per sé. E
di conseguenza sorge la domanda: ma allora non solo loro, i bambini, ad essere i
responsabili della difficile situazione, ma la famiglia e la scuola!
Una simile conclusione risulta evidente di per sé. E questa è già una
risposta.
Poi verrà presa in considerazione l’incidenza del "doppio
mefistofelico". Dopo la lettura delle varie interviste ed opinioni, sarà
tentata una sorta di "spiegazione" del fenomeno.
A proposito poi
del sedativo "Ritalin":
"La produzione di Ritalin è aumentata più di sette volte negli ultimi
otto anni, ed il 90% del prodotto viene consumato negli Stati Uniti. Queste
cifre indicano responsabilità dei distretti scolastici, compagnia di
assicurazione e famiglie super-stressate, nel far sì che il ricorso al farmaco
non rappresenta altro che una rapida soluzione per complessi problemi, che
sarebbero risolti meglio se si ricorresse a sessioni di psicoterapia o al "counseling"
familiare: o si apportassero cambiamenti fondamentali nell’ambiente agitato
che tanti bambini americani devono affrontare quotidianamente...."
Il Dr.
Mendelsohn fa le seguenti osservazioni:
"Nessuno è ancora riuscito a dimostrare che farmaci come il Cylert o il
Ritalin, migliorino la resa scolastica dei bambini che li prendono. L’effetto
più evidente del Ritalin e droghe similari, è la gestibilità in tempi brevi
del comportamento iper-cinetico. L’alunno viene medicato per rendere la vita
più facile al suo insegnante, e non per permettere al bambino di stare meglio e
di rendere di più. Se vostro figlio è vittima di una situazione del genere, i
rischi potenziali di questi farmaci, costituiscono un alto prezzo da pagare per
il benessere del suo insegnante!"
Di grande interesse è l‘articolo "La polarità invertita cronica"
di K.S.Smith. Eccone uno stralcio:
"Un’analisi delle ricerche sui disturbi di lettura e su altri disturbi
dell’apprendimento, indica che nessun singolo approccio per il trattamento può
condurre a risultati terapeutici a lungo termine clinicamente significativi sui
bambini a cui sono stati diagnosticati disturbi dell’apprendimento.
Sfortunatamente, fino ad oggi, il supporto scientifico è insufficiente riguardo
al ricorso a particolari interventi per i vari tipi di disturbi
dell’apprendimento.
"Alcuni anni fa, quasi "per caso", ho scoperto che la
"polarità invertita cronica"- PIC - è un rimedio per la sindrome
della fatica cronica..............Quasi tutti i bambini con DDAI che si sono
presentati al mio studio, hanno dimostrato di avere la "polarità invertita
cronica".
Ogni sistema e ogni processo che avviene nel corpo fisico, è di "natura
elettrica". I nostri processi mentali, il sistema immunitario e il cuore,
fanno tutti parte di un vasto sistema che funziona elettricamente.....Laddove
l’elettricità è attiva, vengono a crearsi dei "campi magnetici",
che hanno una loro "polarità" (come un qualsiasi magnete). Se si
sottopone un magnete a sollecitazione, esso inverte la polarità. In poche
parole i suoi poli nord e sud cambiano posizione.
Poiché il corpo umano è elettrico e possiede un sottile campo magnetico, vi
sono alcuni disturbi, fra cui lo stress, capaci di indurre un’inversione di
polarità. Può trattarsi di un effetto temporaneo............Ma nella mia
pratica, ho verificato che spesso l’inversione dura a lungo ......per cui
diventa "cronica".
"Il disturbo della polarità invertita, indebolisce il "potere
elettrico" del corpo umano. Con l’indebolirsi della carica elettrica,
compaiono sintomi che rappresentano un segnale d’allarme...........il normale
di autoconservazione, diviene
inattivo............................................
Alcuni dei sintomi principali della PIC hanno un perfetto parallelismo coi
sintomi del DDAI, come ad esempio, una cattiva memoria e la mancanza di
concentrazione.
L’articolo continua con la citazione di alcuni casi clinici, per chi volesse
saperne di più. Più avanti, viene riportata la descrizione di una possibile
"magnetoterapia" ed altri metodi di cura.
Ma la cosa "estremamente importante" da rilevare è che il Dr. Smith
non ha fatto che descrivere sintomi prodotti dall’azione del "doppio
mefistofelico-arimanico", del quale, è evidente, non sa nulla, come non
sanno nulla tutti i collaboratori della Tappe, coi loro interventi. E così
siamo giunti al "punctum dolens" del fenomeno, che però verrà
trattato più avanti, ad esaurimento delle citazioni.
Il libro si conclude con alcune dichiarazioni e "messaggi degli
Indaco" più una sorta di sommario conclusivo.
Il libro della
Giovetti è una sorta di compendio molto ampia su tutti i possibili aspetti
del problema. Riferisce quanto scritto dalla Tappe riportato più sopra;
riferisce e descrive i vari tipi di educazione, fra i quali le Scuole Waldorf;
riprende l’argomento dei sedativi ed altri argomenti affini; conclude col
presentare l’aspetto "esoterico", con le dichiarazioni
"sorprendenti" di questi bambini, che ricordano la loro origine
celeste, il tempo antecedente alla nascita, ricordo della vita precedente e così
via.
In questo libro è riportato il caso di un singolare personaggio dal nome molto
indicativo: KRYON !
"Definito un essere spirituale altissimo, un maestro del magnetismo, che
per amore si è posto al servizio della terra e dell’umanità. Un’entità
angelica che custodisce e accompagna la nuova era".
Questo personaggio è "canalizzato" (molto parte delle considerazioni
di cui sopra sono sotto l’insegna della New Age, come si può notare dal
linguaggio) da tre medium (?): l’americana Lee Carrol redattrice del libro
sopraccitato, il sudafricano David Brown e l’italiano Angelo Picco Barilari.
Il libro continua:
"Kryon avrebbe il compito di aiutare l’umanità ad evolversi verso un'
"energia superiore" (motivo New Age), a compiere cioè un salto
evolutivo. Dalla fine degli anno ottanta, Kryon lavorerebbe alla griglia
magnetica della Terra, per aumentarne la frequenza vibratoria".
Il"progetto" di Kryon viene presentato così, secondo le sua parole
(ricevute medianicamente ?):
"Questi bambini sono nuove espressioni dotate dell’equipaggiamento che
voi non avete avuto e precisamente:
- 1 – una vibrazione più elevata
- 2 – un "imprinting" che annulla certi attributi astrologici che
abitualmente influiscono su tutti gli umani
- 3 – uno specifico equipaggiamento biologico, che permette loro di elaborare
meglio le impurità planetarie create dagli uomini. Questi individui hanno
ereditato ciò che voi avete contribuito a creare (un imprinting modificato)
- 4 - gli abitanti di questo pianeta, che se ne andranno durante questo periodo,
potranno tornare immediatamente in questa nuova condizione, per aiutare il
pianeta nella Nuova Era di potere...... La ragione per cui così tanti bambini
dovranno lasciare il pianeta in questo periodo, è proprio per poter ritornare
come Bambini Indaco".
Il libro si
chiude con la citazione di un altro caso: la coppia Cinzia e Alberto di Bologna
– che "canalizzano" – tramite scrittura "automatica" –
dove il loro "IO" non è certo presente - il pensiero di "una
guida molto elevata". Ci dice che i percorsi celesti non sono descrivibili
e che noi umani NON POSSIAMO COMPRENDERLI !
non meglio identificata. Questa proposizione che annullerebbe di colpo ogni
"Scienza dello Spirito"! Ma non solo, cancella la promessa biblica:
"Poi il Signore Iddio disse: <Ecco, l’uomo è divenuto come uno di
noi, avendo la conoscenza del bene e del male>". (Genesi – 3/22)
Ed ancora l’altra promessa, quella del Cristo:
"Conoscerete la Verità, e la Verità vi farà liberi" (Giovanni –
8/32)
In tutte le pagine precedenti, si sono lette tante e tante parole come interpreti di relativi pensieri. Si può iniziare dall’ultimo: Kryon. Questo nome fa una certa impressione riferito ad una "personalità elevata", in quanto viene dal greco:Kryos = freddo,gelo. In effetti risulta piuttosto perlomeno enigmatico un simile nome dato ad un’Entita che si vorrebbe supporre "angelica", ma in fine non meglio qualificata: il dubbio qui ha una parte importantissima. Nel tenere sfumato quanto dovrebbe invece essere molto chiaro, vi è la possibilità di intromissioni subconscie indebite, così anche quando si parta di "energie", di "forze" delle quali non si sa nulla. Infine non si presenta come Portatore di un qualche Entità Spirituale Superiore: come Rappresentante di.......? E qui è nascosto l’inganno!
Ma di angeli,
come si sa, ne esistono di varie specie: quelli "regolari" curatori
delle singole anime umane; quelli "luciferici", che nutrono
particolari progetti sulle anime degli uomini; seguiti da quelli "arimanici-satanici"
(basterebbe leggere i versetti 7 e seguenti, capitolo 12 dell’Apocalisse, dove
vengono citati gli Angeli di Michele, ma anche gli Angeli di Satana), i quali, a
loro volta, hanno anch’essi progetti particolari: anch’essi vogliono
"aiutare" l’umanità, senza alcun dubbio. Solo che tali aiuti non
sono quelli promessi dal "Cristo e il Suo Regno": e quindi cadranno
tutti nel gorgo dell'"Ottava Sfera", come anche chiarito nel relativo
studio.
Così si ha la percezione, durante la lettura, che si parla sì di cose
immateriali, meta-fisiche, "spirituali", ma in termini di pura
materialità: imprinting biologico, energia, vibrazioni, equipaggiamento(?), di
Nuova Era e così via.
Ma di <qualità morali>, oppure anche <estetiche>; di un
<pensiero vivente>, nemmeno un cenno! ma cosa ci si può attendere da
esseri umani con quelle caratteristiche, dove ogni cenno alle qualtà-virtù
umane più elevate viene scansato come non importante? si profila qualcosa che
incute quasi paura. Vi è come un senso di vedere nascere individui <robotizzati>:
almeno dalle descrizioni di cui sopra, prettamente <americane> !
In altro studio è stata chiarita questa favola della nuova era, come
"anticipazione illecita" della reale Era dell’Acquario futura, con
lo scopo mirato di impedire la "formazione dell’Anima cosciente".
Ovviamente sono Angeli che lavorano a queste mistificazioni, propagazioni di
"mezze-verità", come quelle della New Age, ad esempio, e di tante e
tante altre: "necessarie mezze-verità", altrimenti l’uomo come, in
quale modo si potrà formare il "retto giudizio", la "retta
rappresentazione" proposta dall’Ottuplice Sentiero del Buddha, se non
rimanendo impigliato in esse? E patire lo scacco relativo, per raggiungerli? La
terribile esperienza di esser vissuti in grandi illusioni, allucinazioni,
visioni fantastiche, dovrà indicare il cammino della verità: in questo la
"missione del male".
Un fatto di estrema importanza si rende evidente: in tutto questo parlare,
elucubrare, supporre, giudicare, ecc. non viene mai pronunziata la "parola
chiave", che indica il "centro reale dell’evoluzione della terra e
dell’umanità": la parola: CRISTO !
E invece è della massima importanza DIRLO CHIARO E FORTE e illuminare le menti
e i cuori sulla "centralità del Cristo" e la Sua manifestazione
eterica nel tempo presente! E’ FONDAMENTALE!
Ma là dove viene evitato, è chiaro il proposito voler stornare l’umanità,
con tutti i mezzi possibili – oggi anche occulti ed esoterici – dal prendere
coscienza del fatto che IL CRISTO E’ NUOVAMENTE QUI, IN VESTE ETERICA !
Il formulare
"mezze-verità" – come ad esempio le parole di Kryon - fa appunto
parte del lavorìo di suggestione negativa da parte degli Angeli Luciferici ed
Arimanici. E questo accade sempre là dove non viene indicato con estrema
chiarezza DI CHI si sta parlando. Così, nell’incertezza, nel dubbio, si crea
quella zona d’ombra nell’anima, disposta così ad accogliere lo
"spirito" in forma imprecisa e nebulosa, e sopratutto, molto
"comoda" secondo una consuetudine materialistica.
Venendo ai bambini indaco – implicati in questo ambito di non-verità, a
quanto detto da tantissime persone fra genitori, specialisti e bambini stessi,
corrisponde ad un fenomeno "nuovo" a causa della sua insolita
frequenza. Prima, tutti geni sono stati bambini "indaco" e
"difficili", proprio per la loro genialità. Ma ora il fenomeno è
fortemente generalizzato.
Si possono accettare come vere e reali le risultanti sulla loro eccezionalità:
sono fatti concreti. Ma l’iperattività? la prepotenza distruttiva? la
difficoltà di attenzione e apprendimento?
L’esperienza di insegnante conferma il fatto che se il suo insegnamento è
banale, privo di contenuto in quanto egli stesso ne è privo, superficiale e
senza entusiasmo e devozione, l’alunno, sopratutto se geniale, finisce per
stancarsi e di conseguenza "disturba", che significa: chiede un
insegnamento diverso, che lo interessi, lo attragga, risponda alle sue profonde
esigenze e quindi non trovandolo, si alza, disturba i vicini, esce di classe! Ma
allora dov’è il motivo dell’insufficiente "attenzione e
apprendimento"? nel bambino o nell’insegnante?
A questa domanda è già stata data risposta, con un’aggiunta: ma voi,
genitori, medici, insegnanti, che non "capite" questi Bambini e loro
nuove facoltà, cosa fate in concreto per rinnovarvi, per autoeducarvi, per
rinvigorire la vostra spenta fantasia, in modo da essere all’altezza dei
vostri compiti? quindi in primo luogo sapendo che "per educare altri
bisogna educare prima se stessi"? Ma questo non risulta gradito, poiché è
scomodo, ad una certa età, ricominciare da capo ed educarsi "a nuovo"
!
Inoltre è da tenere ben presente – cosa che non viene neppure supposta – la
presenza ed azione del "Doppio Mefistofelico": date le sue
caratteristiche operanti sul bambino-ragazzo – sopratutto in territorio
americano - moltissimi fenomeni considerati "fuori norma"- la norma
del bambino comune - possono venir compresi e controbilanciati da un’azione
d’Amore, che significa innanzitutto: accettazione, comprensione e disponibilità.
E ancora in senso
più profondo: se i Bambini Indaco vengono sulla terra con nuove facoltà –
tanto attese dalle vecchie generazioni incapaci di rinnovarsi – come quelle
riportate in tanti luoghi più sopra, è più che evidente che le Entità
Ostacolatrici Lucifero ed Arimane, useranno tutti i mezzi possibili, per
distruggere, o per lo meno disturbare, lo sviluppo di questi Bambini in vista
delle loro azioni future, e "non gradite" ovviamente da quelle Entità,
nonostante la loro potenza spirituale. E spesso, come si è letto, per
svariatissimi motivi: incomprensione dei genitori, degli insegnanti, rifiuto dei
compagni, esplode in loro con incontenibile violenza, la difficoltà per il
dolore dell’incomprensione.
Dove la luce è più intensa è più intensa anche l’ombra! Se questi bambini
sono cresciuti in ambiente pesantemente elettrico e magnetico, come nelle nostre
città sopratutto, dove queste due forze eteriche si respirano con l’aria, è
ovvia la risultante del loro comportamento "difficile", un misto di
luce e ombra appunto: ma da "amare per comprendere", e non rifiutare e
giudicare per incapacità reale.
Come conclusione si può così dire che lo studio, diciamo così, dei Bambini
Indaco non può essere disgiunto da quello del "doppio mefistofelico"
col quale sono in lotta, anche se non palese, ma certa: la scoperta del Dr.
Smith è sintomatica, in quanto, si apprende dalla Scienza dello Spirito esser
il "magnetismo" una forza nelle mani ora di Lucifero, ora di Arimane!
E si potrebbe dire, sarebbe "perentorio" osservare, studiare e
conoscere la fenomenologia di questa lotta, se si vuole aiutare veramente questi
bambini e uscire dalla zona d’ombra dell’incertezza e dal dubbio, ed
avviarli, SENZA PAURA – sorda paura che vive nelle anime nei confronto dello
Spirito Reale – verso la VERA FIGURA DEL CRISTO; di modo che le fosche
sovrastrutture che si sono creare su di LUI, vengano dissolte dalla Sua Luce e
Amore.
Autore: Claudio Gregorat
Fonte: www.rudolfsteiner.it