Simbolismo
esoterico nel dollaro statunitense?
Autore:
Marcello Pamio
Ce ne siamo già occupati in
passato!
La simbologia occulta nelle banconote, oramai dovrebbe essere ben
nota ai lettori di Nexus: ricordiamo infatti l’articolo pubblicato nel numero 40
nel quale Carmen Rettore ha dimostrato inconfutabilmente come i marchi tedeschi recavano impressi dei numeri Maya! Numeri
«fuori luogo», che apparentemente non c’entravano nulla nel contesto, almeno per
noi comuni mortali, e che invece avevano una loro e sottile funzione
subliminale!
Oggi invece analizzeremo una delle banconote più conosciute e diffuse al
mondo: il dollaro statunitense.
Cercheremo di comprendere se anche in questa banconota esiste un
«linguaggio» o dei messaggi segreti che sfuggono al nostro controllo conscio.
«The One Dollar», come viene comunemente chiamato, fu adottato per la
prima volta durante la presidenza di George Washington, nell’anno 1794. Questo
spiega come mai un lato della banconota - che per comodità chiameremo lato A -
presenta proprio l’effige del primo presidente degli Stati Uniti
d’America.
Lato A del dollaro
Sulla figura storica di George Washington si
potrebbe scrivere un intero libro, ma in questa sede ci accontenteremo di una
piccola parentesi storica, perché colui che supervisionò la costruzione della
«White House» ha avuto strettissimi
collegamenti con la massoneria dell’epoca. Ufficialmente George Washington venne
eletto il 30 aprile 1789[2], ma quello che pochi
ignorano è che tale nomina fu voluta fortemente dal Gran Maestro (massone) di
New York, e che il giuramento presidenziale fu fatto addirittura sopra la
«bibbia sacra» della massoneria. Non è certo una novità
questa per il giovane George, se consideriamo che venne «iniziato» ai
segreti esoterici prima di compiere ventuno anni; quindi ben prima della sua
candidatura.
A destra di Washington, sempre nel lato A,
compare un cerchio di colore verde rappresentante il simbolo del Dipartimento
del Tesoro («Department of The Tresury»), e una data: il 1789.
Logo del Dipartimento del Tesoro e data 1789 | Logo della Riserva Federale di Chicago |
La data indica la nascita del Dipartimento
del Tesoro statunitense ma coincide anche con la Rivoluzione francese, «una
rivoluzione in cui la massoneria - guarda caso - ha contribuito alla sua
preparazione intellettuale e ha svolto un ruolo determinante nelle agitazioni». Il logo ad una
osservazione più attenta, risulta pregno di simboli massonici: «scudo»,
«bilancia», «squadra», «chiave» e «tredici» punti. La «bilancia», lo «scudo» e
la «chiave» sono facilmente identificabili, mentre la «squadra» lo è un po’
meno. Graficamente è quella linea spessa di colore verde con il vertice al
centro della bilancia, che divide in due lo «scudo»: separa in definitiva la
«bilancia» dalla «chiave».
La «squadra», in cui sono disegnati
«tredici» punti, rappresenta lo strumento principe del «lavoro massonico»: un
utensile che racchiude in sé il rigore morale e la perfezione, e con il suo
angolo sempre fisso può essere usata come mezzo di riferimento. La «chiave»
altro non è che la conoscenza esoterica - rigorosamente gnostica - che i
fratelli massoni si tramandano, e la «bilancia» indica l’equilibrio tra le forze
opposte.
Non male come sigillo, vero? Almeno cinque simboli
universalmente conosciuti in massoneria! Se ci spostiamo a sinistra, sempre nel
medesimo lato, troviamo il logo della Riserva Federale di Chicago (Federal
Riserve Bank of Chicago, Illinois).
Ad un occhio
«esotericamente» allenato, colpisce immediatamente la lettera «G»
maiuscola stampata all’interno del cerchio. Lettera diffusissima in massoneria a
tal punto che viene considerata come uno dei simboli più importanti.
Qual è il suo significato? Ci sono così tante interpretazioni che è
difficile integrare il vero significato, almeno per coloro che non sono iniziati
agli «insegnamenti nascosti»: iniziale della parola «Gnosi» (conoscenza),
«Geometria» (l’arte sacra della «costruzione»), «God» in inglese,
«Got» in tedesco: Dio, «Generazione», «G.A.D.U.» (Grande
Architetto dell’Universo), ecc.
E’ d’obbligo precisare, per non
cadere nel ridicolo, che esistono altre serie della stessa banconota che
presentano invece della lettera «G» la lettera «H» o la «J», questo a seconda
della banca federale.
Però è altresì vero che una simile
coincidenza - per chi crede naturalmente nelle coincidenze - è molto
interessante.
Giriamo a questo punto il dollaro e passiamo al
lato B. A destra, dentro un cerchio, l’animale per così dire ufficiale degli
Stati Uniti d’America: l’aquila calva o aquila romana.
Lato B del dollaro
Questa «ufficialità» l’ha sicuramente
reso l’animale più diffuso in loghi e/o simboli governativi.
Senza nulla togliere agli altri animali, l’aquila per sua natura,
è forse più «vicina» a Dio di qualsiasi altro animale. Il significato quindi è
indubbiamente «divino». Essa infatti vola alta, sfiorando il cielo e osserva
tutto e tutti. Nulla le sfugge dall’alto.
Nel dollaro, l’aquila tiene
nel becco un nastro con la scritta latina «E Pluribus Unum» (Out
of Many, One), composta da «tredici» caratteri, che significa: «Da Molti
Uno».
- le frecce che
l’aquila tiene negli artigli della zampa a destra;
- le foglie del ramo nella zampa sinistra;
-
le strisce dello scudo centrale che coprono il corpo;
- le
stelle sopra la testa dell’aquila (che unite formano una stella a sei punte,
sic!)
- i gradini della piramide;
- le lettere della
scritta «E Pluribus Unum»;
-
le lettere scritta «Annuit
Coeptis»;
Aldilà dell’ovvio riferimento ai tredici stati che formarono la prima
confederazione americana (tuttora presenti come numero nelle tredici strisce
bianche e rosse della bandiera statunitense), il significato del «tredici» in
numerologia potrebbe riempire tranquillamente una intera enciclopedia. Nei 22
Arcani Maggiori dei Tarocchi è raffigurato con la «Morte», intesa come
trasformazione, cambiamento e rinascita. Nella tradizione cristiana, in cui
Giuda il traditore è legato al tredici (Gesù più dodici apostoli), è considerato
il numero della gerarchia infernale. Per alcuni studiosi dell'alfabeto ebraico
il «tredici» è simbolo di distruzione e morte. Secondo invece Carmen Rettore, il
tredici «oltre ad essere il numero cosmico del perdurare della presenza è
anche il numero del “trasporto” e del “volo”». Cosa significa questo? «In
pratica con questo numero - continua Carmen Rettore - viene data alla
banconota la pulsazione di un movimento universale», della serie: un
movimento di «circolazione» che «perdura, trascende e resiste per
l’eternità». La conferma di quest’ultima affermazione, e cioè della
«circolazione che perdura», sta nel fatto che il dollaro è sicuramente la
banconota che circola maggiormente nel mondo e da tantissimo
tempo.
Spostiamoci ora a sinistra, perché adesso viene il bello. Preparatevi.
La Piramide del Potere |
L'aquila calva |
Le stelline sopra l'aquila formano il Sigillo di Salomone (stella a sei punte) |
All’interno di un cerchio una piramide - o tronco di piramide - a base
quadrata con un occhio al vertice. Un simbolo affascinante e soprattutto
intrigante, che vedremo di estrema importanza: si tratta infatti del «Delta
Luminoso», chiamato dagli amanti della cospirazione: «Piramide del
Controllo» o anche «L’occhio che tutto vede».
Talmente
importante è il suo «significato» che perfino Gustav Jung se n’è occupato:
«il triangolo con dentro un
occhio s’impone – sempre secondo il grande psichiatra svizzero -
immediatamente ad ogni osservatore (a livello inconscio)
indipendentemente dal livello di coscienza di chi lo sta guardando». Ciò significa che va a
lavorare direttamente a livello inconscio bypassando la parte consapevole.
Ma cosa ci comunica?
Lo scopo dell’«Occhio
della Trinità e dello Spirito Santo», come lo chiama la Rettore, è quello di
ricordare che: «l’occhio di Dio ti vede sempre, ovunque tu sia!», mentre
il triangolo va a colpire direttamente i tre corpi: materia, sensi e
mente, di cui è composto l’uomo.
Molto interessante, ma andiamo avanti perché non finisce qui. La piramide
ha «tredici» gradini, simbolo - per alcuni - del «percorso iniziatico
rosicruciano»,
alla base della quale vi è incisa la data: «MDCCLXXVI» cioè 1776, anno della
fondazione degli Stati Uniti, ma anche anno della nascita dell’«Ordine degli
Illuminati»: la società segreta fondata il 1° maggio da Adam Weisshaupt, allora
professore ventottenne di giurisprudenza dell’Università dei Gesuiti in
Baviera.
Sopra il vertice della piramide compare la scritta «Annuit
Cœptis», anch’essa di «tredici» caratteri il cui significato è: «la
provvidenza ha favorito il nostro impegno», «la divinità ha
acconsentito» o anche «approva le cose iniziate». Sotto la base della
piramide la scritta «contenente un evidente errore ortografico affinché la
“divisa” «Novus Ordo Seclorum» risulti composta di 17 lettere invece di
18». Effettivamente la scritta corretta dovrebbe essere più o meno così:
«Novus Ordo Secolorum». Perché allora inserire volutamente ad arte un
errore? Cosa significherà mai il numero «diciassette»? Esso equivale alla
«privazione della perfezione celeste altrimenti rappresentata dal numero
18». Il XVII Arcano è
rappresentato da: «Le Stelle», ma indica anche la
«perpetuazione» e «realizzazione». Come dire al mondo: «ecco a voi la
realizzazione del Nuovo Ordine Mondiale».
Un altro simbolo curioso è invece
la «farfalla» ai piedi della piramide. Per i greci la parola «psiche» significa
anche «farfalla», oltreché naturalmente «anima». Quindi la piramide «sovrasta» e
«sottomette» l’anima-psiche che sta alla base.
Ma quand’è
che il «Delta luminoso» è stato utilizzato per la prima volta?
I primi
ovviamente furono i membri dell’Ordine degli Illuminati, mentre nel dollaro la
decisione di stamparlo fu presa solamente nel 1933 per volere del 31esimo
presidente Franklin Delano Roosevelt. Un «presidente - tanto per cambiare
- massone del 33esimo grado».
Questo simbolo,
modificato graficamente da renderlo ancora più «illuminante» (l’occhio che
osserva e/o controlla il mondo intero), oggi viene usato anche dall’agenzia
governativa per i programmi della difesa statunitense: la D.A.R.P.A. (Defense
Advanced Research Projects Agency).
O meglio, veniva usato: dopo
averlo scaricato dal sito ufficiale http://www.darpa.mil/ (vedi immagine) sembra
misteriosamente sparito dalle pagine web.
Questo sì che è vero
occultismo!
Possiamo quindi
affermare, senza paura di essere smentiti, che il dollaro statunitense «veicola»
così tanti simboli esoterici e/o massonici che pensare a semplici coincidenze
fortuite è sinceramente un’offesa al buon senso e alla comune intelligenza.
Sicuramente per qualcuno queste affermazioni potranno sembrare
semplici forzature, qualcun altro troverà il tempo di sorriderci sopra, ma è
bene sempre ricordare due cose: primo che «nulla in massoneria è ritualmente
superfluo…»e secondo di non
sottovalutare il «simbolo», perché come disse Jung: «può trasformare la
natura stessa dell’uomo».
Chi ha
orecchie per intendere…intenda!
Autore:
Marcello Pamio
Fonte: "Nexus New Times