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M:
come ti è venuta questa idea?
L: l'idea
di Mani Korlo mi frullava in testa da due anni, ma non riuscivo a
trovare la formula giusta... nel senso: usare internet, ok, ma senza
ricorrere a effetti speciali grafici (e io sono un web designer!)...
volevo che fosse tutto ridotto all'osso, e che l'immissione della
preghiera o il girare la ruota di preghiera fosse fatto con
"fede", non perché attirati da qualche giochino o effetto
speciale... finché non mi è venuta - un paio di settimane fa! -
l'illuminazione del caricamento/ricaricamento della pagina... che è la
forma basilare di internet, un gesto semplice e molto simile, se
vogliamo, a dare una spinta a una ruota, già nella sua icona.
Poi, del Mani Korlo... ho sempre ammirato questo strumento di preghiera
dei tibetani, come lo scrivere le preghiere sulle bandiere da far
sventolare al vento (sempre secondo il principio che il movimento
"fa recitare" la preghiera scritta sullo strumento)... lo
trovo molto poetico, simbolico di una limitatezza dei mezzi dell'uomo a
fronte dei suoi fini... del resto, se ci pensi, abbiamo più ragioni di
pregare che preghiere... mi viene in mente la motivazione che diede
Troisi a chi gli chiedeva perché non leggesse più: "perché non
ce la farò mai a stare dietro ai libri... il tempo di leggerne uno e
nel frattempo ne sono stati pubblicati altre centinaia"...ecco, non
facciamo in tempo a dire una preghiera che si propone la necessità di
altre cento! :-)
M: ma
la preghiera non è forse un fatto più che altro qualitativo e non
quantitativo?
L:
lasciami essere artista e quindi immaginativo: mi affascina l'idea di
questo fascio luminoso di preghiere che dalla terra sale al cielo,
questo rombo incessante di parole e sentimenti... del resto, è il
fascino che esercita su di me l'idea dei monasteri (anche) come
"motori" di preghiera, il lavoro costante
dell'invocazione/lode...
M: come
mai hai pensato di invitare il mondo del web ad inserire le preghiere?
L: non
mi bastava che il Mani Korlo avesse dentro un mantra, o una preghiera
standard, a cui far "aderire" i navigatori... mi interessava
l'immissione da parte dei navigatori di una propria preghiera, e - vero
punto innovativo del sito - che ognuno desse forza alle altrui, non solo
proprie, preghiere... fidandosi, vivendosi dentro a una comunità di
gente anonima, sconosciuta, di cui non conosce la preghiera immessa, ma
accomunata dell'esigenza di pregare, una esigenza, se vuoi, durata anche
solo i 2 minuti che occorrono per inserire una preghiera, ma che c'è
stata...
M: hai
pensato a questa cosa come webmaster o come credente?
L: per
la verità io butto concetti un po' alla rinfusa... ma capirai non ho
una preparazione teologica... sono solo un'artista! :-)
M:
com'è
strutturato un Mani Korlo di internet?
L:
le
preghiere vengono registrate e conservate in un database, e non avranno
altro utilizzo che il Mani Korlo... se ne potrebbe fare un'analisi, più
in là, ma non mi interessa molto. Davvero ho concepito questo sito come
un atto di fede nel potere della preghiera... e trovo emozionante che
chiunque inserisce una preghiera, in qualche modo non l'affidi solo a
Dio, ma ad altri uomini che le daranno forza... quindi non è prevista
una loro pubblicazione, se non altro perché ho in tal senso avvisato in
navigatori sul sito... credo che renda più liberi di esprimersi il
sapere che nessuno potrà "giudicare" le preghiere, per quanto
espresse in forma anonima...
M:
pensi
che la tua iniziativa avrà successo?
L:
purtroppo l'unico punto debole del sito sta proprio nel suo punto di forza:
l'utenza. Se
nessuno lo visiterà, se nessuno girerà il mani korlo, se nessuno
immetterà più preghiere, se in definitiva nessuno crederà in esso,
tornerà ad essere ciò che materialmente è: una pagina web di un tipo
un po' strambo...
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