Training Autogeno

 

Il training autogeno è un metodo naturale che permette di ridurre lo stress e di migliorare la qualità della vita in modo semplice e naturale. Questa tecnica permette di rilassarsi facendo sì che l'organismo migliori da solo il proprio benessere. La parola training - dall'inglese "to train" - significa esercitare, e unito alla parola autogeno che significa generato da sé, fa significare il grande potere di questa tecnica ossia quello di auto rigenerarsi attraverso la meditazione e la concentrazione. Attraverso questa tecnica si riesce a entrare in uno stato totale di rilassamento del corpo e della mente; praticandolo tutti i giorni con metodo riduce l'ansia, favorendo un aumento della concentrazione e dell'efficienza in tutte le situazioni della giornata. Questo studio nasce nei primi anni del 900 dallo psichiatra tedesco Johannes Schultz.

Vengono proposte tre posizioni da assumere, secondo le preferenze personali, durante gli esercizi consigliati.

 

1° POSIZIONE

Seduti su di una sedia oppure sgabello, le gambe in questa posizione sono leggermente divaricate, i piedi toccano a terra con l'intera pianta, le braccia sono rilassate sulle cosce, la testa viene inclinata in avanti senza sforzo.

Questa posizione consente di eliminare accumuli di tensione lungo il collo, le spalle, nonché le braccia.

 

2° POSIZIONE

In questa posizione utilizzeremo una poltrona che ci consentirà di appoggiare la testa alla spalliera  lo stesso per le mani, i piedi come nella precedente sono ben aderenti a terra.

Questa posizione è utile al rilassamento generale di tutto il corpo.

 

3° POSIZIONE

Sdraiati completamente sulla schiena, a terra su di un tappeto, appoggiate la testa su di un asciugamano arrotolato, le braccia lungo i fianchi, le punte dei piedi verso l'alto. Gambe leggermente divaricate.

 

ESERCIZIO n. 1 - Combattere la pesantezza

Scegliere la posizione delle tre nominate che più ci fa sentire rilassati e comodi, chiudere gli occhi ed evocare una situazione di calma e benessere, anche un bel paesaggio aiuta nel rilassamento, respirare lentamente, mentre la concentrazione cade sul braccio destro, o sinistro per i mancini, a questo punto dell'esercizio pensate che il vostro braccio sia pesante e rilassato, voi siete pronti a cadere in un sonno profondo; ora spostate l'attenzione sull'altro braccio, cercando di concentrarvi sulla rilassatezza che v'invade tutto. Nella fase successiva si passa alle gambe, anche qui vi concentrerete nel sentirle riposate rilassate leggere; visualizzate queste immagini diverse volte per parte fino a sentirvi completamente immerse nella poltrona; a questo punto vi ripetete che siete davvero molto rilassate sentite un gran calore diffuso in tutto il corpo, pensate a quando siete immersi nell'acqua calda.

 

ESERCIZIO n. 2 - Calore

Così come l'esercizio della pesantezza tende a far rilassare i muscoli, questo interessa il rilassamento dei vasi sanguigni, agendo sulla circolazione; si procede come nell'esercizio di prima, solo che ora ci si deve concentrare sul calore che deve permeare dappertutto facendoci avvampare.

 

ESERCIZIO n. 3 - Controllo del battito cardiaco

Questo terzo esercizio che va eseguito dopo gli altri due, consiste nel focalizzare l'attenzione sul proprio cuore cercando di sentire da dentro il battito, pensando che esso batte in modo calmo e ritmico, attenzione a compiere questo esercizio dopo aver imparato a padroneggiarsi bene con gli altri due.

 

ESERCIZIO n. 4 - Controllo della respirazione

Per aiutarci nella visualizzazione che ci rende l'esercizio più facile pensate a un campo di grano dolcemente sospinto dal vento che lo accarezza dolce e morbido, in questa fase non nominare mai mentalmente "io", ma pensare a un respiro calmo; in questa fase il respiro tende ad essere sentito come il  ritmo della natura, la frase che viene spontanea è "mi respira".

 

ESERCIZIO n. 5 - Il plesso solare

Il plesso solare è la denominazione orientale per definire la zona del corpo immediatamente sopra l'ombellico, gestisce l'energia di tutti gli organi, rilassando e creando un immagine di calore in questa zona si riesce dopo un pò di tempo a dilatare i vasi sanguigni, questo esercizio se  abbinato a corrette abitudini di vita può ridurre disturbi psicosomatici, questo esercizio svolto con padronanza ci aiuta a combattere lo stress.

 

ESERCIZIO n. 6 - La testa

La conclusione degli esercizi di training autogeno si conclude con il rilassamento della testa, all'inizio quando non si è molto esperti eseguire l'esercizio per pochi secondi, l'esercizio consente di sentire sulla fronte una piacevole carezza fresca, questo esercizio fatto correttamente aiuta a percepire una sensazione di freschezza spirituale, aiutandoci a compiere con freschezza i compiti quotidiani.

Questi esercizi semplici e molto naturali ci aiuteranno a trovare noi stessi, a combattere il nervosismo e le nevrosi quotidiane, facendoci acquisire maggiore sicurezza in noi stessi

 

 

CONOSCERE SE STESSI

 

Conoscere se stessi oggi è sempre di più sottovalutato. Questa profondità di pensiero sembra essere così scontata da essersi addormentata nella quotidianità, e dunque il comprendere cosa attrae la nostra attenzione e dove vogliamo arrivare sembrano banali e scontate riflessioni. Mentre la maggior parte di noi ad una domanda precisa non risponde altrettanto precisamente, altri invece, celandosi dietro alla pignoleria banale che li porta a credere di avere tutto e tutti sotto controllo, si chiudono appiattendo il Sé.

La frenesia del fare offusca la mente annebbiando l'inconscio (questo è chiamato da qualcuno "vivere quotidianamente"), e altri, subendo il caos, lo nominano stress... ma poi, in fondo a noi stessi, sappiamo veramente relazionarci di fronte agli eventi? Sappiamo chi siamo, cosa ci interessa e sopratutto dove vogliamo andare?

Conoscere il proprio limite o il perché di un comportamento è il primo passo per migliorarsi e vivere più serenamente!

 

Esercizio universale

Questo esercizio non ha controindicazioni e può essere eseguito da tutti indistintamente. Sviluppa la consapevolezza del Sé.

 

Esercizio della luce

Questo esercizio non ha controindicazioni e può essere eseguito da tutti indistintamente. Sviluppa l'inconscio e la capacità di determinare gli eventi.

 

Esercizio dello sguardo

Questo esercizio non ha controindicazioni e può essere eseguito da tutti indistintamente. Sviluppa la memoria e la capacità di osservazione.

 

 Esercizio della musica

Svolgere questo esercizio inizialmente nei giorni di sole, e quando si è più esperti indistintamente anche quando il cielo è coperto. Cercate di ascoltare un sottofondo di musica rilassante.

Questo esercizio svolto correttamente vi aiuterà a eliminare lo stress e le preoccupazioni che vi assillano.

 

Esercizio dell'erba che cresce

Questo esercizio, svolto correttamente, ci farà acquisire sicurezza e coraggio.

 

RESPIRAZIONE "KI"

 

I metodi di respirazione sono vari. Questo è solo uno dei tanti, ma molto semplice ed efficace.

A questo punto inizia l'inspirazione:

Per riprendere la maggior parte del controllo della respirazione, Dillard suggerisce tre semplici fasi:

  1. Assumete una posizione fisica che rappresenti un equilibrio tra i vostri tipici livelli di iperattività e inattività. Per esempio, se correte in giro come pazzi tutti il giorno e poi collassate in uno stato quasi comatoso sul divano di sera, sedersi semplicemente stando con la schiena dritta su una sedia sarebbe un equilibrio tra questi due estremi comportamentali. Troppo irrequieti per restare seduti a lungo su una sedia? Stendersi con le spalle sul pavimento allora potrebbe essere una valida posizione alternativa.

  2.  Cambiate la vostra tipica respirazione. Tecniche quali contare le vostre inspirazioni ed espirazioni, e la pratica yoga di inspirare attraverso il naso ed espirare attraverso la bocca possono essere troppo avanzate per molti. Cominciate semplicemente a respirare attraverso il naso, permettendo al vostro addome di ritirarsi e rilassarsi gentilmente ad ogni respiro.

  3. Fate in modo che i vostri pensieri si focalizzino solo sulla respirazione. Questo significa che ovunque vada la vostra mente, gentilmente riportate la vostra attenzione sulla respirazione. Prendete nota di cosa emerge nella vostra mente, e focalizzate ancora una volta sulla respirazione.

Questo è quello che chiamiamo "consapevolezza".

Immaginate di legare un elefante a un paletto nel terreno. Il paletto è la respirazione. Quando l'elefante comincia ad allontanarsi, è costantemente tirato indietro verso il paletto. Facendo esercizi su questo, potete rinforzare i muscoli della vostra attenzione e aiutare a ripulire la vostra mente. Il risultato dovrebbe essere una sensazione di calma e rilassamento.

Ricordate che questa vigilanza rilassata non deve  stressarvi. Se state provando in maniera molto dura, allora vuol dire che non state facendo la cosa nel modo corretto. La tecnica è comunque qualcosa che richiede continua pratica.

 

MEDITAZIONE

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