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Malik, editore di una rivista controculturale americana, scopre
involontariamente i progetti e le aspirazioni di alcune logge segrete e
altre assurde organizzazioni che manipolano le sorti dell'intero globo.
Si trova perciò coinvolto in guai molto, molto grossi. Tra droghe, sesso
e violenza, sette magiche, manifestazioni politiche, perfidi sbirri e
criminali idealisti, gruppi razzisti, città sommerse, delfini e
filosofie cinesi, R. Shea e R.A. Wilson distillano tutto ciò che ci ha
sempre sconcertato. Un vortice caleidoscopico di messaggi subliminali,
un groviglio di cospirazioni e complotti che si sgretolano e si
ricompongono senza intervalli in una spietata critica a ogni forma di
potere esistente.
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Cosa lega tra di
loro Richard Nixon, H.P. Lovecraft, Timothy Leary, il presidente Mao,
Atlantide, Winston Churchill, il movimento delle Pantere nere, gli hippy
e il Ku Klux Klan? Quale misterioso segreto si cela dietro la piramide
massonica, raffigurata anche sulla banconota da un dollaro americano?
Bugs Bunny, il "divino" marchese De Sade, George Washington, l'acido
William S. Burroughs erano membri della stessa setta segreta? Se domande
come queste vi affascinano e vi intrigano, benvenuti a bordo...
Allacciate le cinture di sicurezza e tuffatevi ne L'occhio nella
Piramide, primo capitolo di una trilogia dovuta alla (fin troppo)
fertile immaginazione di Robert Shea e Robert Anton Wilson. Il romanzo,
che arriva in Italia dopo venti anni dalla sua pubblicazione negli Usa,
possiede la vitalità di una cavalcata fantastica, con la quale,
utilizzando una tecnica che fu già del compianto Peter Kolosimo (per
tacere dell'Umberto Eco de Il pendolo di Foucault ogni minimo indizio,
ogni minuscolo dettaglio - per quanto apparentemente insignificante -
viene inscritto nella teoria del "supercomplotto degli Illuminati di
Baviera", una setta segreta realmente esistita e legata alla Massoneria.
A tale occulta congrega si deve il simbolo dell'Occhio nella Piramide
che, per motivi di affinità culturale e rivoluzionaria, fu poi ripreso
dai ribelli americani, che difatti lo stamparono sulle loro banconote.
Simili premesse costituiscono il trampolino di lancio per uno strano ed
inquietante racconto dove, "shakerando" droghe, sesso, violenza,
numerologia, gruppi devianti reali o inventati, sacre scritture, delfini
intelligentissimi e chi più ne ha più ne metta, si giunge ad enunciare
un teorema al cui confronto quello della P2 impallidisce. Il mondo è da
sempre teatro di un titanico scontro tra sette segretissime, tra loro
interrelate, per il dominio della razza umana. Inutile lottare o cercare
di smascherare complotti ed intrighi: il super potere è sempre là,
pronto a difendersi e a difendere il Segreto finale e inaccessibile... I
due autori mischiano realtà e fantasia, storia e leggenda, con fine
senso dell'humour e un uso del racconto quasi cyberpunk ante litteram,
combinando stili e modi di scrittura variegati ed apparentemente
inconciliabili. Non a caso, la trilogia è diventata un'opera di culto
underground, amatissima dagli Hackers e da gruppi rock come i K.L.F.
Giancarlo Galli - SFX
Robert Anton Wilson,
nato nel 1932, ex giornalista nel periodo libertario e politico di
"Playboy", visionario, umorista, scrittore scientifico, è da sempre
vicino alle culture underground americane. Tra le sue opere Strani
Attrattori (Shake 1996), Cosmic Trigger, The Illuminati
Papers, Schröndiger Cat. Per completare Gli Illuminati!
(Shake 1995, 1997, 2000) si è avvalso della collaborazione del
giornalista e critico sociale americano Robert Shea. |