Autore: James Randi

Avverbi Edizioni

Pag. 358 - Prezzo € 13,43

 

 
   

La maschera di Nostradamus

 

Cosa può succedere se il più noto "investigatore del paranormale" decide di indagare sul più celebre veggente di tutti i tempi? Michel de Notredame, più noto come Nostradamus, è un personaggio estremamente interessante e, nonostante l'estrema popolarità delle sue Centurie, poco conosciuto. Figura tipicamente rinascimentale, ricercatore aperto alle più azzardate connessioni interdisciplinari, era un abile medico che, come molti studiosi dell'epoca, per sopravvivere vendeva anche almanacchi e previsioni astrologiche. James Randi, il più noto "investigatore dell'occulto" dei nostri giorni, ha voluto porre Nostradamus sotto la lente d'ingrandimento delle sue indagini. Innanzitutto inserendo il Veggente di Salon in un preciso contesto storico e sociale: la famiglia d'origine ebrea costretta alla conversione, gli studi all'università di Montpellier, i rapporti con i Valois e in particolare con Caterina de' Medici. Ma l'indagine di Randi non si ferma alla scrupolosa contestualizzazione storica. Sotto il suo sguardo attento finiscono le oscure quartine del Veggente, per quattro secoli sottoposte alle più fantasiose e improbabili interpretazioni da parte del numeroso stuolo dei Nostradamiani. La verità, afferma Randi, è che ognuno ha voluto scorgere in quelle parole solo quello che gli faceva comodo vedere. E così, nel gioco delle "profezie autoavveranti", le quartine sono state sezionate, ricomposte, decontestualizzate al punto di far comparire "magicamente" versetti profetici sulla Rivoluzione francese, il trionfo e la caduta di Napoleone Bonaparte, l'arrivo al potere di Adolf Hitler... la fine del mondo (prevista "per certo" per il 1999!). E di queste interpretazioni, Randi ne è certo, l'astuto medico di Provenza non avrebbe potuto che farsi una gran risata.

L' autore

James Randi è uno dei più famosi illusionisti del mondo e da oltre cinquant'anni si dedica all'investigazione dei più clamorosi fenomeni paranormali in tutto il mondo. È autore di numerosi libri di indagine tra cui Fandonie (Avverbi, 1999), considerata la Bibbia degli scettici americani.

Le prime righe del libro

Sto scrivendo a bordo del jet che mi porta da Parigi a Marsiglia. Questo è il secondo dei molti altri viaggi che probabilmente dovrò affrontare per recarmi a Saint Rémy-de-Provence e a Salon, alla ricerca della verità su Michel de Notredame e le sue profezie. Dal mio posto accanto al finestrino, guardo giù dall'aereo che vola a una quota di undicimila metri e il mio sguardo è attratto da una zona apparentemente selvaggia: è un pezzetto di bosco deciduo che, con la forma esatta di un quadrato dal lato di circa cinquecento metri, costituisce una brillante macchia giallo-verde in mezzo alla vegetazione circostante. Non vedo né strade né sentieri che portino alla zona, eppure, per qualche motivo che non riesco a immaginare, quegli alberi sembrano aver resistito al gelo stagionale e alla ridotta luce solare che hanno invece trasformato i loro vicini in una massa uniforme sui toni dorati del rosso e marrone. Come mai? Qualche cultura lontana nel tempo ha forse alterato quella zona della Provenza in modo che oggi si nutra diversamente dalla vegetazione circostante? È stata forse piantata e coltivata lì, di proposito, una varietà di albero in grado di resistere ai mutamenti autunnali, o di ritardarli? Forse il governo della Belle France sta conducendo qualche esperimento agricolo, o si è perversamente impegnato per confondere un visitatore straniero che sorvola la zona par avion? Non so e probabilmente non saprò mai che cosa abbia provocato questa stranezza. Mentre l'aereo supera l'apparente anomalia, io rimango con il mio mistero irrisolto. È proprio della natura umana interrogarsi. Cerchiamo soluzioni a ogni quesito che riusciamo a formulare e schemi coerenti nelle informazioni che ci si presentano. Enigmi irrisolti e domande senza risposta, ordine nel caos e increspature nel tessuto del nostro universo, sono tutte cose su cui riflettere. Come individuo particolarmente curioso, sono forse più sensibile a quelle anomalie che in genere sfuggono agli sguardi meno attenti. Una macchia inattesa di verde è certamente uno dei meno impegnativi tra gli enigmi in cui sono incappato negli ultimi sessant'anni e non è certo un mistero paragonabile a quello che mi sta ora portando in Francia. Ma ho scoperto che la maggior parte dei grandi misteri si può ricondurre, alla fine, a realtà molto più semplici e così sembra essere anche per quello che mi accingo ad affrontare: un mistero di nome Nostradamus. L'uomo, l'educazione, l'ambiente, la cultura, le paure e le speranze del suo tempo: sono questi e altri gli aspetti che forse è necessario indagare prima di iniziare a sollevare, almeno in parte, la maschera di Nostradamus.
 
La stampa
 
"Ed eccolo allora smontare laboriosamente tutte le interpretazioni delle Centurie di Nostradamus. Rivelando due cose fondamentali. La prima: non esistono gli originali delle quartine, ma solo stampe successive. La seconda: tutte le interpretazioni sono cambiate nel tempo...".
(Il Mattino aprile 2001)

Ne hanno parlato
 
Il Mattino 26 aprile 2001, Ansa 9 maggio 2001, La Stampa 20 giugno 2001, Quark agosto 2001, Newton luglio 2001.


 

 
 

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