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Autore: Massimo Pittau Edizioni della Torre Pagg. 294 - Prezzo € 14,90 |
La Sardegna nuragica
Seconda edizione riveduta e
aggiornata di uno dei libri più letti in Sardegna
In Sardegna è durata più di 200 anni - anche con i suoi
risvolti umoristici - la diatriba circa la "funzione" o "destinazione" dei
nuraghi. Che cos'erano questi antichi monumenti sardi, che hanno dato il nome
alla "civiltà nuragica", la quale è stata la prima "civiltà" dell'Italia?
Templi, tombe, abitazioni, torri di segnalazione, fortezze, case fortificate,
forni fusori, edifici trionfali, edifici per evitare le zanzare?
Nel 1977 il professor Massimo Pittau, dell'Università di Sassari, ha pubblicato "La Sardegna nuragica", nella quale ha affrontato in maniera ampia ed approfondita la questione della "destinazione" dei nuraghi. L'opera è stata un autentico successo editoriale, tanto che nel giro di pochi anni ha conosciuto la V ristampa. A trent'anni dalla prima pubblicazione esce oggi la seconda edizione riveduta e aggiornata di uno dei libri più letti in Sardegna e che ha indotto numerosi nuragologi a mutare le proprie tesi.
Indice:
Massimo Pittau. Già professore ordinario nella
Facoltà di Lettere e già Preside di quella di Magistero dell'Università di
Sassari, è nato a Nùoro il 6 febbraio 1921, dove ha seguito tutti gli studi
elementari e medi. Iscrittosi all'Università di Torino, sotto la guida di Matteo
Bartoli si è laureato in Lettere con una tesi su "Il dialetto di Nùoro"; si è
dopo iscritto all'Università di Cagliari, dove si è laureato in Filosofia con
una tesi su "Il valore educativo delle lingue classiche". Nell'anno accademico
1948/49, nella Facoltà di Lettere di Firenze, ha seguito come perfezionamento
corsi di Carlo Battisti, Giacomo Devoto e Bruno Migliorini.
Nel 1959 ha conseguito la libera docenza e nel 1971 la cattedra di Linguistica Sarda nell'Università di Sassari. Contemporaneamente ha tenuto a lungo l'incarico di Glottologia oppure quello di Linguistica Generale. Ha conosciuto personalmente, in un convegno internazionale di linguistica svoltosi a Firenze nel 1955, il prof. Max Leopold Wagner, maestro della Linguistica Sarda, col quale è stato in rapporto epistolare per l'intero ultimo decennio della vita di lui. Compresi gli anni di servizio militare durante l'ultima guerra mondiale (per il quale ha avuto la "Croce di Guerra"), ha servito lo Stato italiano per 51 anni. È autore di oltre 30 libri e di più di 300 studi relativi a questioni di linguistica, filologia, filosofia del linguaggio ed a questioni socio-pedagogiche. Per le sue pubblicazioni ha ottenuto nel 1972 un "Premio della Cultura" dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e nel 1995 il premio del Gruppo Internazionale di Pisa per la sezione "Letterati del nostro tempo" per la sua opera Poesia e letteratura - Breviario di poetica (Brescia 1993). Ha inoltre ottenuto due segnalazioni in altrettanti premi nazionali per opere di filosofia del linguaggio ed altre due nel "Premio Grazia Deledda" per la saggistica. Nell'ambito del "Premio Ozieri" per la letteratura in lingua sarda gli è stato assegnato il premio per la Cultura per l'anno 1995. Infine gli è stato assegnato il "Premio Sardegna 1997" di Sassari per la sezione "Linguistica". Vive e lavora a Sassari. |
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