Autrice: Maria Soresina

Moretti&Vitali Editori

Pagg. 265 - prezzo € 16,00

 
 

LE SEGRETE COSE

Dante tra induismo ed eresie medievali

 

Affiancando ai versi della Commedia passi dei testi sacri indiani si aprono inattese prospettive di spiritualità. Il confronto fornisce una chiave di lettura che consente di penetrare nel significato profondo di quel linguaggio simbolico che la nostra cultura ha in gran parte dimenticato. Ne risulta una lettura radicalmente nuova del poema dantesco.
 

La Divina Commedia è attraversata da enigmi, sconcertanti presenze e strane assenze. Chi è il "veltro"? Perché l'infedele e “meretrice” Cunizza è in Paradiso e Francesca da Rimini in Inferno? Perché Dante non cita mai i Catari, la grande "eresia" che a quel tempo era così diffusa proprio nelle zone in cui egli viveva? Queste sono solo alcune delle domande che da sempre si pongono lettori e critici.

Per trovare una soluzione è spesso necessario allargare il campo, spingere lo sguardo altrove. È quanto ha fatto Maria Soresina. Da studiosa appassionata delle filosofie indiane, l’autrice ha notato una serie di sorprendenti analogie tra queste e il poema dantesco (come la corrispondenza tra la legge del karma e quella del contrappasso, o la presenza del guru come guida nel cammino). Da qui è nata l'ipotesi di inoltrarsi in un confronto più approfondito tra questi due mondi. Un'intuizione felice, che ha fornito una chiave di lettura in grado di ripercorre la trama di enigmi e di indizi di cui il poema è intessuto, e di penetrare così nel significato profondo, nelle segrete cose di un'opera tanto ricca di simboli e di allegorie.

Con linguaggio semplice e dovizia di argomentazioni, Maria Soresina ci accompagna attraverso i tre regni del poema dantesco aprendo, grazie al costante parallelo con i testi sacri dell'India e la dottrina dei Catari (che tanti punti in comune ha con l'induismo), inattese prospettive di spiritualità.

In entrambi i casi, il parallelo aiuterà a comprendere meglio il pensiero rivoluzionario, "eretico" e sorprendentemente attuale di Dante.