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QUANDO IL PIEMONTE
BRUCIAVA LE STREGHE
Manuale pratico e irreale
Su streghe, stregonerie, diavoli e
compagni sono usciti in questi ultimi anni molti libri. Sono tornate di moda
attraverso il cinema, la televisione, la letteratura e, adeguandoci a questa
moda, anche noi seguiamo il filone, basandoci però anche su fatti storici e
antiche tradizioni, non tralasciando la leggenda, espressione dell'anima
popolare.
La leggenda è come un fiore cresciuto a caso, ora presso i ruderi di un
castello, ora presso una torre diroccata o sul greto di un torrente, ai
piedi di un ponte romano, sulle sponde di un lago.
La leggenda ha radici profonde, resiste ai secoli, all'ingiuria del tempo,
perché ricca di valori spirituali ed umani. Ha attinto la sua forza
avvincente alla sorgente della fantasia.
La fantasia porta in se stessa il colore dell'amore e la potenza
dell'intelletto. Per questo le leggende tramandano spesso un segreto
d'amore, ingenuo, che fa sorridere, ma commuove. La leggenda affronta il
problema del mistero, dell'angoscia di ogni tempo, di ogni popolo, di ogni
uomo: la morte.
Molte volte nella leggenda fa capolino il diavolo: sempre tentatore, sempre
alle prese con i santi. Un tentatore che cerca di sorprendere la buona fede
dei semplici attirandoli in pericolose avventure nelle quali è in pericolo
la salvezza della loro anima; ma il diavolo è destinato ad essere quasi
sempre vinto e beffato, perché così vuole la fantasia popolare che, per
tradizione, crede nella misericordia di Dio.
Anche le streghe figurano nelle leggende, spesso nel ruolo di demoni umani
al servizio del diavolo, principe dell'inferno. A volte esse rappresentano
soltanto la tendenza dell'uomo di affidarsi al mistero. Esse sono allora
guaritrici infallibili che agiscono attraverso favolosi decotti di erbe e
formule magiche. In questo caso la natura, con le sue erbe medicinali e le
fatali erbe tossiche, costituisce un mezzo efficace per determinare la
potenza della strega.
Magia bianca, magia nera, caratteristiche extrasensoriali e virtù
medianiche?
Tutto è valido in questo mondo misterioso, tramandato da generazione in
generazione, attraverso queste leggende che rimangono straordinariamente
vere, vive, avvincenti, nel corso dei secoli.
La leggenda si adorna di una visione poetica che trasumana ogni realtà. Chi
non crede, non dubiti.
I racconti sono antichi, non hanno date sicure, quasi mai un nome, eppure
continuano a trasmettere un loro messaggio, un invito alla speranza che ci
raggiunge nell'ombra di alienazione che grava sull'uomo del nostro tempo.
Affascinante viaggio tra miti e superstizioni. Svelati rituali, sortilegi,
magie eseguite nelle valli piemontesi e tramandate fino ai giorni nostri.
INDICE
Esistono le Streghe?
La Dea dell'Amore
Sortilegio di Morte
La grande fiamma
Riti pagani
I campanelli
Malia d'Amore
La Strega rossa
I sette gatti
La Strega Bianca
Il Dio di pietra
Il Dio della acque
Il terrore
Anche Torino non si salva dalle Streghe
Bambole
Iside
Malia di morte
L'eterna giovinezza
Il fuoco
I luciferani
Vocabolario diabolico
Il Diavolo
Streghe e Diavoli nella tradizione popolare
Il Diavolo ad Issime
Bibliografia
Infine, per
leggere ancora di miti e superstizioni, di recente pubblicazione è il volume
Piemonte magico [E. Bassignana, Priuli & Verlucca editori, 2003,
Torino], una sorta di viaggio attraverso gli occhi di uno scettico che,
partendo dai misteri di Torino, si chiede se un "Piemonte magico" esista
davvero. |
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