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COMPENDIO SUGLI ANGELI
IL PATTO CON L'ANGELO CUSTODE
L’argomento degli Angeli, fino a poco tempo addietro,
era quasi un tabù e malvolentieri se ne parlava in pubblico: oggi, a parte
alcuni irriducibili razionalisti, la moltitudine presta attenzione ed
ascolta il messaggio che non gli sembra neanche tanto estraneo ed
irraggiungibile.
Sembra quasi che siano Loro, questi esseri di Luce e di Fuoco, a volere
farsi riconoscere attraverso i canali contemporanei dei "media".
La gran parte delle tradizioni del nostro pianeta sono intessute con
racconti e leggende che parlano di questi "Esseri di Luce", ma poniamoci
questa domanda: un Angelo, a cosa assomiglia?
È simile all’immagine dei libri della nostra infanzia, creatura appena
percepibile o alata, buon consigliere, protettore pieno di tenerezza come
nelle immagini delle chiese, o ha ben altre apparenze?
Uscire dal mondo dell’infanzia, ci dà senz’altro accesso ai larghi orizzonti
umani degli adulti, ma ci amputa in modo quasi totale (questo dipende però
da soggetto a soggetto) dalle percezioni dei mondi sottili.
Coloro che vi sono stati educati, ricorderanno con gioia gli attimi che
seguivano alle preghiere indirizzate all’Angelo Custode, la sera prima di
dormire; attimi che racchiudevano quella indicibile sensazione di pace, di
dolcezza, di sicurezza che ci accompagnavano tutta la notte.
E se l’Angelo non fosse altro che l’eco della nostra coscienza interiore,
una proiezione sottilissima della nostra Anima?
Forse emanazioni del nostro spazio spirituale, del quale noi condanniamo
troppo sovente l’accesso a causa del nostro lato materialista; l’Angelo è lì
per ricordarcelo, non cerca di imporsi perché ha piena coscienza del libero
arbitrio di ciascuno di noi, scintilla Divina che ci anima.
Quella stessa scintilla che ci lega alla grande catena umana.
In numerosi casi di "stati prossimi alla morte" molti di coloro che li hanno
provati relazionano sul loro passaggio nell’aldilà e del loro incontro con
un "Essere di Luce" dall’aspetto molto possente e a loro molto vicino, quasi
come un "fratello" ritrovato; tutte le testimonianze raccontano di questa
qualità unica di Amore provata in sua presenza, a tal punto che dovremmo
affermare che bisogna quasi obbligare questi "quasi-morti" per ricondurli
alle porte della Vita.
Senza tuttavia omettere l’aiuto dell’Angelo che li lascia con questa
promessa: "Non ti lascerò mai, per tutto il tempo che crederai in me, cioè
che mi amerai, Io sarò sempre con te, fino alla fine del tuo Tempo."
Io, non ho avuto queste esperienze, e ringrazio Dio per questo: si può
arrivare ad una evoluzione anche senza sofferenza, anche se molto più
lentamente.
Tornando ora all’Angelo, esso appartiene a quella dimensione intimistica di
ognuno di noi, è praticamente impossibile, almeno per me, descrivere
razionalmente gli effetti della Sua Presenza, Egli è l’Essenza Suprema che
ci lega a Dio ed è utilizzata da Lui per inviarci i messaggi e darci quindi
modo di comprenderli.
L’Angelo, qualsiasi sia la Sua Forma o la definizione che di Lui diamo, è il
nostro "fratello" al positivo, il nostro Custode, il nostro Maestro
interiore; una guida certo, se crediamo in Lui, se apriamo il nostro cuore
ai messaggi e se seguiamo le direzioni che ci indica.
Un Custode, e ben lo sappiamo quando nella nostra Vita scampiamo a qualcosa
di tragico e parliamo di strane coincidenze, di segnali interiori che ci
consigliano sul da farsi; a me in particolare che durante i lunghi tragitti
in auto mi sono addormentato un’infinità di volte, so che a Lui devo la
Vita.
Quell’estremo attimo prima dell’urto contro le protezioni dell’autostrada,
quell’impercettibile richiamo interiore che ti riporta alla realtà e
permette la reazione dei tuoi sensi addormentati: in quel momento ti rendi
conto della presenza così fine e costante di questo "Essere di Luce" che mai
lascia il tuo fianco, ti accorgi di non essere mai solo al mondo e
soprattutto di non essere mai separato dal Divino.
La natura degli Angeli è quella di concederci ciò che chiediamo Loro
attraverso la Preghiera, ma in altri casi, se non vengono invocati, nulla
possono fare per modificare il nostro destino.
Gli è concesso di intervenire solo se siamo in pericolo di vita e solo se
non è giunta la nostra ora.
All’inizio di questo secolo, o dovrei dire di quello scorso, un eminente
filosofo francese affermava che la filosofia moderna sarebbe iniziata quando
la filosofia avrebbe cessato di parlare di Angeli.
L’assenza degli Angeli sarebbe quindi la condizione di un pensare filosofico
degno della qualifica di "moderno".
Ognuno ha diritto ad avere la sua opinione, ma lascerei questo pensiero a
coloro che poggiano la loro esistenza sull’inseguimento delle posizioni
sociali ed il conseguimento dei loro obiettivi prettamente materiali.
L'Autore: Robert Bamp è lo pseudonimo con cui scrive Roberto
Berretta.
Roberto Berretta è nato a Marsiglia (Francia) nel 1958. È Piramidologo
diplomato presso la Scuola Zuccari di Trento.
Operatore Radionico e Radiestesista della Scuola Servranx di Bruxelles.
Membro di Cristal Essence, Associazione francese di Lithoterapia.
Membro di Atlantis: Centro Internazionale di Ricerche sulle Civiltà
Occidentali.
Consulente "Nuove Terapie con i Fiori di Bach" secondo la Scuola Kraemer.
Numerologo metodo Fermier.
Studioso di Feng-Shui e Geobiologia.
Si adopera per il recupero degli antichi valori di Etica e Morale.
Dopo aver vissuto in Polinesia ed aver vagabondato per il mondo
sperimentando diverse iniziazioni a carattere sciamanico ritiene che la
Preghiera sia una delle strade per ottenere la giusta realizzazione delle
proprie aspirazioni.
Vive attualmente ad Albenga che considera un'ottima "Palestra" per le sue
sperimentazioni, dato l'altissimo livello di energia che caratterizza la
vallata ed alcuni luoghi dell'entroterra. Inoltre considera questi luoghi,
uno dei territori da lui incontrati in cui il Feng-Shui riesce ad esprimersi
in modo ideale e globale.
Autore anche dei libri "Gesù
la verità svelata" e "Un
Cataro del Terzo Millennio".
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