I QUATTRO REGNI DELLA NATURA
A scuola ci hanno insegnato che sulla Terra esistono tre Regni della Natura: minerale - vegetale - animale.
Con filosofia di tipo gnostico possiamo affermare, invece, che i Regni sono quattro, in quanto l'anello finale della catena evolutiva è l'Uomo. Sia chiaro quindi che il concetto evolutivo a cui mi riferisco non è quello darwiniano (il cui anello mancante non si trova, semplicemente perché non esiste), secondo il quale l'uomo fa parte del Regno animale, ma quello che implica un passaggio preordinato: minerale - vegetale - animale - uomo. La Terra è un pianeta vivo, e la sigla C O N H (carbonio, ossigeno, idrogeno, azoto) rappresenta gli ingredienti della vita. E dove c'è vita c'è Coscienza Cosmica, la quale non è di un livello uguale per tutte le forme di vita, e neanche per tutti gli esseri umani. I minerali, dopo quello che a noi sembra un tempo infinitamente lungo, evolvono in vegetali... i quali a loro volta evolvono in animali... e infine in uomini. Ancora una volta non stiamo parlando di evoluzione su piani conosciuti, ma su "piani di esistenza" diversi... e dunque di evoluzione coscienziale e di assimilazione: stiamo parlando di energie che di integrano, si assimilano per trasformarsi in altre forme di vita. Si parla di ritorno, di ricorrenza, di reincarnazione. Chi si reincarna può tornare indietro nell'evoluzione? No, non è possibile regredire, ma solo evolversi, ma attenzione: la ruota evolutiva - in assenza di Coscienza durante tutte le millenarie fasi - ricomincia daccapo, ossia da minerale. Potremmo dire, per intenderci, che gira in senso orario. E il tempo? Semplicemente non esiste, è solo un'illusione; ma abbiamo dovuto inventarci questo concetto - basato sul Sole e sulla Luna - per rendere possibile il calcolo dell'età, delle stagioni, della semina, del raccolto, della nascita e della morte... Il “Tempo” è solo un’illusione prodotta dalla successione degli stati di coscienza mentre attraversiamo l’Eterna Durata e non esiste quando non esiste una mente nella quale possa essere prodotta l’Illusione. Il Presente è soltanto una linea matematica che separa quella parte dell’Eterna Durata cui diamo nome di Futuro da quella che chiamiamo Passato. In questo universo, nulla ha una vera durata, perché nulla rimane senza cambiamento –o nel medesimo stato- per la milionesima parte di un secondo; e la sensazione che abbiamo dell’attualità della divisione del Tempo conosciuto come Presente deriva dalla confusione dell’impressione momentanea, o della successioni d’impressioni, che le cose ci danno attraverso i sensi, passando dalla regione degli ideali, che chiamiamo Futuro, a quella dei ricordi, cui diamo il nome di Passato.
Ma nel Tempo Cosmico, nel Tutto Eterno, nell'Uno di Luce, nell'Energia Animica fonte di tutti noi, palpita la Vita in tutte le sue dimensioni, in tutti i suoi universi, in ogni suo piano e livello. Non possiamo capire con la nostra mente razionale una meraviglia del genere, eppure sappiamo, "sentiamo" che è così. Non possiamo spiegare ad altri, nemmeno se studiassimo tutta la vita, il "trascendente", ma tuttavia lo possiamo percepire attraverso sensazioni, vibrazioni, e anche mediante la meditazione. La maggioranza delle persone, purtroppo, è talmente presa dalla materialità e dalla quotidianità, che ha perso di vista la sua natura divina, e così un uomo pensa di essere "arrivato", solo se avrà ottenuto quello che egli considerava il suo obiettivo materiale - denaro, successo, felicità, amore.
Guardiamo ora l'essere umano da un'altra
angolazione. Quello che noi uomini possiamo vedere è solo un'illusione ottica,
è l'insieme di tanti "pacchetti" di C O N H
integrati tra di loro secondo un ordine particolare, che rivestono l'anima in
modo da "costringerla" in un corpo denso. Vediamo una serie di colori,
ma anche questo è un trucco: ci sono elementi che non possiamo vedere. La luce
è costituita da un insieme di radiazioni monocromatiche, ciascuna con una
determinata lunghezza d'onda e la percezione dei colori è un processo
neurofisiologico molto complesso: le radiazioni luminose percepite dalla retina
dell'occhio vengono codificate da tre diversi recettori che trasmettono impulsi
nervosi al cervello, il quale ne ricava la sensazione di "colori" in
base alla loro frequenza o lunghezza d'onda.
Facendo passare un fascio di luce bianca attraverso un prisma di cristallo,
questo si scompone nei sette "colori fondamentali" dello spettro
solare: i colori spettrali sono infiniti, ma l’occhio riesce a
distinguerne circa 200...
La luce visibile all'occhio umano è una parte dello spettro elettromagnetico
compresa tra i 400 e gli 800 nanometri; oltre questi estremi ci sono le
frequenze ultraviolette (percepite in modo indiretto, dato che la
sovraesposizione della pelle ai raggi UV causa scottature) e quelle infrarosse
(percepite dai recettori della pelle come calore). Esistono visori notturni in
grado di captare i raggi infrarossi e convertirli in luce visibile, mentre le
radiazioni ultraviolette - non percepite dagli esseri umani - sono visibili per
alcuni animali (per esempio le api); altri invece riescono a vedere gli
infrarossi.
Con questa spiegazione "scientifica" abbiamo solo voluto mettere in evidenza che ci sono "cose" che non possiamo vedere, eppure esistono; allo stesso modo ci sono "cose che non possiamo "toccare", eppure esistono... e suoni che no possiamo udire, eppure altre creature li percepiscono perfettamente. Il macrocosmo, il microcosmo... è tutto di natura atomica. All'interno del nostro corpo fisico brulica altra vita di cui siamo in qualche modo responsabili, e di cui dobbiamo avere cura; il corpo fisico è il mezzo di trasporto terreno della nostra coscienza e dobbiamo trattarlo bene senza sottoporlo a stress, perché altrimenti il pilota (il nostro Sé immortale) deve trovarsene un altro nuovo...
La sopravvivenza dell'anima, sia nello spazio, sia anche sopra gli altri mondi, sia attraverso le reincarnazioni, è sempre per noi il più formidabile punto d'interrogazione. Atomo dotato di pensiero, trasportato sopra un atomo materiale attraverso le immensità della «Via Lattea», l'uomo può domandarsi se egli non sia altrettanto insignificante per lo spirito quanto per il suo corpo, se la legge del «Progresso» non debba elevarlo in un’ascensione indefinita e se non vi sia un sistema nel mondo morale armoniosamente associato al sistema del mondo fisico. Lo spirito non è superiore alla materia? Quale è la nostra vera natura? Quale è il nostro futuro destino? Siamo noi fiamme effimere che brillano per un istante per spegnersi poi per sempre. Non rivedremo mai più coloro che abbiamo amato che ci hanno preceduto nell' «Aldilà»? Le separazioni sono esse eterne? Muore tutto con noi? Se qualche cosa rimane, che cosa diviene questo elemento imponderabile, invisibile, inafferrabile, ma cosciente, che costituirebbe la nostra duratura personalità? Sopravvivrà esso lungo il tempo? Sopravvivrà esso per sempre? Essere o non essere? Tale è la grande, l'eterna questione posta dai filosofi, dai pensatori, dai ricercatori di tutti i tempi e di tutte le credenze. La morte è essa una fine o una trasformazione? Esistono prove, testimonianze della sopravvivenza dell'essere umano dopo la distruzione dell'organismo vivente? Fino ad oggi, tale soggetto è rimasto fuori del quadro delle osservazioni scientifiche.
In biologia,
assimilare implica l'atto di trasformare
le sostanze nutritive in parti integranti di un organismo vivente.
Figurativamente parlando, il verbo in questione implica un atto che va oltre la
pura comprensione intellettuale: colui che assimila un concetto, un'idea, una
nozione, li rende propri, li interiorizza.
Per questo ogni acquisizione produrrà
maggiore sensibilità e coscienza, che avranno bisogno di corpi e ambienti
sempre più "sofisticati" per potersi esprimere e procedere nel
cammino evolutivo.
Ecco perché, non solo non è possibile la regressione, che sarebbe inutile,
perché in corpi meno sensibili, quel tipo di Coscienza non potrebbe esperire
niente di nuovo. Considerando il concetto al pensiero appena esposto, ne
conviene che il postulato chi si reincarna non torna mai indietro
nell'evoluzione è molto più complesso di quanto si possa immaginare di
primo acchito....
Il concetto di
reincarnazione è orientale: il Maestro Gesù - il Cristo - di ritorno
dall'India e dal Tibet dove aveva trascorso almeno vent'anni apprendendo la
dottrina vedica, ne parlava usando le metafore, cercando di trasmettere i "Misteri"... ma
per trasmettere a noi le Sue parole furono scartati i documenti redatti quando
lui era in vita (un esempio per tutti: il Vangelo "apocrifo" di
Tomaso), prediligendo altri, scritti secoli dopo la sua morte!
Il Karma, effetto di cause mosse dall'uomo, non ha lo scopo di punire,
ma lo scopo di far comprendere...
L'evoluzione è una rappresentazione graduale e consequenziale di tutti i "sentire" e le espressioni di vita del manifestato divino.
Coscienza e libero arbitrio
Il libero arbitrio è la possibilità che ha la coscienza di modificare la direzione che l'istinto o il bisogno obbligherebbero a prendere. Cioè rompere la catena deterministica evolutiva.
Autori: Daniela, Manuele, Umberto77 (misteria.org/scienzeantiche.it)