Parte I Parte II Parte III ( A / B ) Parte IV Parte V Note (1/19) (20/30)
Parte III. La Natura della
Trasformazione Sociale
Rivoluzionaria (sezione B) Il Quinto
Fattore Un altro aspetto che viene spesso trascurato quando
si cerca di comprendere la natura delle trasformazioni sociali è quello
che riguarda la parte “tutti i livelli” della matrice AQAL. Un aumento
della profondità nel quadrante di Destra, o sviluppo sociale, può essere
sostenuto soltanto se c’è un aumento corrispondente dello sviluppo
interiore, cioè della coscienza e della cultura. Cercare semplicemente di
instaurare una nuova forma di governo, un nuovo sistema politico o una
nuova rete di distribuzione sociale senza un corrispondente sviluppo nei
livelli delle dimensioni interiori della coscienza, si è sempre tradotto,
storicamente, nel fallimento della trasformazione sociale. Per esempio, l’essenza
della nozione di contratto
sociale (che è alla base di quasi tutte le forme più complesse di
legittimazione, incluse le democrazie rappresentative attuali) è il
prodotto dello stadio-5 dello sviluppo morale (arancione e oltre).
Tuttavia, l’onda di probabilità arancione è emersa in forma abbastanza
diffusa soltanto tre secoli fa. Per questo, non è un caso se i sistemi di
governo democratico (basati sul contratto sociale) rappresentino sviluppi
molto recenti nell’evoluzione umana, e siano emersi su larga scala
soltanto dopo l’avvento dell’Illuminismo occidentale. Infatti, è stato l’emergere
dell’onda di probabilità arancione nei quadranti della Parte Sinistra (il
passaggio dal mitico al mentale di Gebser), insieme all’enorme progresso
nella capacità tecno-cognitiva rappresentata, per esempio, dalla macchina
a vapore rispetto ai mulini a vento (nei quadranti di Destra), che ha
innestato l’Eros nella sequenza del dispiegamento storico-evolutivo, e che
, quindi, ha profondamente aumentato la probabilità che perlomeno alcune
delle rivoluzioni che avvenivano in quel momento sarebbero state
significative, verticali e generatrici di autentiche trasformazioni. L’esistenza di un quinto fattore, cioè l’aumento
della profondità in uno qualsiasi dei quadranti di una particolare
configurazione AQAL della società, quando si aggiunge agli altri quattro
fattori (descritti prima), aumenta sostanzialmente la probabilità che una
rivoluzione puramente orizzontale possa dare origine a una rivoluzione
verticale. Detto in altro modo, quando la configurazione AQAL di una società possiede i fattori di rischio standard di una rivoluzione orizzontale più un quinto fattore (cioè, l’aumento di profondità in uno qualsiasi dei quadranti), allora le pressioni della selezione AQAL includeranno un elemento di Eros (o la spinta morfogenetica verso una maggiore profondità, complessità, coscienza e cura), e quindi le pressioni della selezione AQAL si mobiliteranno verso un aumento dell’autenticità in tutti i quadranti, ovvero un aumento del livello evolutivo della coscienza, della cultura, e della complessità, perché soltanto un aumento della profondità (o un aumento dell’autenticità) in tutti i quadranti può far sì che le tensioni e le turbolenze create dal crollo dei processi di traslazione, segnalati da una crisi di legittimazione, potranno trovare una risoluzione. In breve, l’aumento effettivo della profondità in uno qualsiasi dei quadranti crea una tensione che può essere risolta soltanto da un aumento corrispondente della profondità negli altri quadranti. La natura esatta di questa
risoluzione e la natura esatta delle configurazioni della struttura di
superficie che daranno soddisfazione alle pressioni della selezione che si
sono mobilitate nello spazio AQAL, non possono essere determinate o
specificate prima del tempo o prima che accadano (a causa dell’aspetto
intrinsecamente creativo e nuovo di tutte le trasformazioni verticali e di
tutto ciò che è autenticamente emergente: se potessimo presagirlo, non
sarebbe una novità emergente); ma, come con ogni complessa trasformazione
verticale, il suo percorso può essere compreso ex post facto da una ricerca
ricostruttiva che ci dice che
cosa è successo, e da un’interpretazione AQAL che può aiutarci a
comprendere meglio perché e come è successo. Le trasformazioni sociali
verticali davvero importanti sono relativamente poche, e questo è
certamente vero se consideriamo l’ampiezza e la rilevanza della loro
diffusione. Gli storici attenti alla verticalità (nella coscienza, nella
cultura e nella complessità, cioè in tutti i quadranti) hanno scoperto
soltanto mezza dozzina di trasformazioni veramente profonde
(foraggiamento-magico, orticoltura-mitico-iniziale, agrario-tardo-mitico,
industriale-razionale, informatico-pluralistico) 13
Marx si è
concentrato sui passaggi verticali nei modi tecno-economici (cioè, il
quadrante Basso/Destra), che è certamente una delle dimensioni
fondamentali dei mutamenti delle società, poiché le materialità
tecno-economiche riguardano tutti i membri di una società (e sono
probabilmente, come accennato in una nota alla fine del testo, il più
potente fattore che determina il livello di coscienza medio in una
cultura). 14
Il lavoro di
Gerhard Lenski sugli stadi di sviluppo tecno-economico è quello che, forse
nel modo più elaborato, utilizza questa linea di approccio, e oggi i suoi
stadi tecno-economici sono, di fatto, pienamente accettati dagli studiosi:
foraggiamento
(cacciatori-raccoglitori), orticoltura, agrario, industriale, informatico (con due rami
collaterali, il marittimo e il
pastorale, che si collocano
più o meno entrambi vicino ai livelli orticolturale e agrario). Questi
stadi sono inclusi nella mia versione del quadrante Basso/Destra nella
matrice AQAL. Dobbiamo invece a Jean
Gebser la prima convincente descrizione delle corrispondenti
trasformazioni culturali nel quadrante Basso/Sinistra (sebbene ci siano
state intuizioni pionieristiche in questo senso da parte di teorici come
Shelling, Hegel, James Mark Baldwin). Anche se Gebser non ha una chiara
comprensione della relazione
intrinseca tra trasformazioni culturali e modi di produzione (Gebser ha,
infatti, un approccio pre-quadratico), i suoi stadi di trasformazione
delle visioni del mondo sono anch’essi completamente accettati da
importanti studiosi (anche se l’interpretazione del loro significato è a
volte differente): arcaico
(beige), magico (porpora), mitico iniziale (rosso), tardo mitico (blu), mentale-razionale (arancione), integrale-aprospettico (verde e
livelli più elevati, in particolare giallo). Questi stadi generali
(concepiti come onde di probabilità) rappresentano un importante modo di
interpretare il quadrante Basso/Sinistra nella matrice AQAL. Quando queste visioni del
mondo sono emerse per la prima volta, il livello di complessità cognitiva
in esse implicato, quando si rivolse al mondo esterno, poté produrre modi
di produzione tecno-economica correlativi (che a loro volta
tendevano a imprimere lo stesso livello di profondità negli utilizzatori
della base produttiva). Quindi, quando la dimensione interoggettiva di
un’occasione attuale appare come modo il tecno-economico del
foraggiamento, la dimensione intersoggettiva appare come visione del mondo
arcaico-magica; quando la dimensione interoggettiva appare come
orticoltura, la dimensione intersoggettiva tende al mitico iniziale;
l’agrario tende al tardo mitico, l’industriale al mentale-razionale,
l’informatico all’integrale-aprospettico. Ho detto prima che queste
correlazioni si producono “quando queste visioni del mondo sono emerse per
la prima volta”, perché il punto cruciale, quando si tratta dei modi
tecno-economici di produzione, è proprio questo: una volta che essi sono
prodotti da un particolare livello di coscienza, possono poi essere usati
da praticamente qualsiasi livello di coscienza (sia esso capace o meno di
produrre quei modi). Infatti, uno degli orrori del mondo moderno è che
tribù etnocentriche, che da sole saprebbero produrre soltanto archi e
frecce, possono oggi appropriarsi di una tecnologia arancione, incluse le
armi nucleari, e quindi uniscono un livello di sviluppo morale molto basso
con un livello molto alto di sviluppo tecno-cognitivo. Gran parte degli
incubi del XX secolo – da Auschwitz fino ai Gulag – la colpa dei quali è
stata erroneamente attribuita
alla modernità, sono in realtà il prodotto del fatto che una coscienza
premoderna si sia impadronita di armi moderne. E’ la possibilità di una
profonda sconnessione tra il B/S e il B/D che portò Marx ad alcune delle
sue intuizioni più originali (per esempio, un nuovo e più avanzato
paradigma tecno-economico getta il vecchio paradigma e la visione del
mondo che sosteneva in una crisi di legittimazione; questa crisi può
essere risolta soltanto da una corrispondente trasformazione verticale
della visione del mondo culturale per potersi adattare all’aumento di
profondità del nuovo paradigma). Quello che voglio
sottolineare per il momento è soltanto questo: un manufatto materiale
(inclusa una forza di produzione), dopo essere stato creato dal
correlativo livello di coscienza e di cognizione, può assumere una vita
autonoma. Sebbene il manufatto (e la forza di produzione), proprio perché
incorpora in se stesso un
particolare livello di cognizione, tenda a evocare un livello di coscienza
equivalente nell’utilizzatore del manufatto, questo non avviene
assolutamente in modo causale o deterministico (in ogni caso, non dopo che
è emerso per la prima volta). Tribù etnocentriche possono utilizzare le
camere a gas, anche se non hanno esse stesse la capacità cognitiva di
produrle: l'orrore della mancanza di correlazione nello sviluppo dei
quadranti può accadere
precisamente perché i manufatti materiali e la coscienza che li ha
prodotti possono prendere vita in modo separato, così che la questione
“livelli e linee” diventa un incubo di proporzioni globali nel mondo di
oggi: elevato sviluppo tecnologico, basso livello morale, una miscela che
porta dritto a Wounded Knee, Dachau, Treblinka, Sorbibor e all’11
Settembre. Eros e AutenticitàAbbiamo visto che, quando è
presente uno qualsiasi dei quattro fattori socioculturali principali, la
probabilità di una rivoluzione sociale aumenta. Abbiamo visto anche che,
se si aggiunge un quinto fattore (in particolare, un aumento verticale
della profondità in uno dei quadranti della configurazione AQAL di una
data società), vi è allora una pressione della selezione addizionale che
spinge non per un mero cambiamento circolare di traslazione nelle
strutture superficiali (la parola latina “revolvere”, come abbiamo visto
nella Sezione A, ha il significato originario di “movimento ciclico”), ma
per un cambiamento verticale di trasformazione (o autenticamente
“rivoluzionario”) nelle strutture profonde (seguendo il gradiente
morfogenetico dell’aumento di complessità e coscienza, o, con altro
nome, Eros). Quando ciò avviene, queste (estremamente rare) trasformazioni sociali verticali (quelle davvero profonde non sono state più di mezza dozzina) non sono necessariamente drammaticamente rivoluzionarie; alcune appartengono al genere delle riforme più tranquille. Avvengono e sono avvenute storicamente entrambe. Per esempio, se consideriamo il passaggio verticale dal blu (tardo-mitico-agrario) all’arancione (industriale-razionale), e il corrispondente cambiamento da feudalesimo-aristocrazia-monarchia a contratti sociali impliciti, troviamo che le rivoluzioni che cercarono di cavalcare quest’onda evolutiva includevano la Rivoluzione Americana (che ebbe un notevole successo a causa di forti fattori nei quattro quadranti), la Rivoluzione Francese (che abortì in malo modo e regredì al blu napoleonico), la Rivoluzione Russa (che non aveva nessuna probabilità di successo a causa della configurazione preindustriale AQAL) e la Rivoluzione Cinese (che alla fine portò alla sostituzione del blu confuciano con il blu marxista, con una punta estrema industriale). Mentre sono alquanto scarse
le rivoluzioni di cui possa essere documentato il successo, è andata un
po’ meglio con i movimenti di riforma che hanno cercato di ottenere
essenzialmente lo stesso tipo
di trasformazione verticale. La Prussia (1806-1812) e l’Inghilterra
(1828-1832) sono riuscite, attraverso una riforma relativamente tranquilla
e non attraverso una rivoluzione, a sviluppare molte delle potenzialità
dell’onda di probabilità arancione, incluse una riduzione dei privilegi
dell’aristocrazia, un’estensione dei diritti di cittadinanza e una
progressiva ristrutturazione economica e politica. Quelle riforme furono
“rivoluzionarie” nel senso che erano autentiche trasformazioni profonde e
verticali, ma non furono “rivoluzionarie”, nel senso di un cambiamento
accompagnato da insurrezione politica, guerra, conflitti fisici
violenti. Tuttavia, che la
trasformazione verticale sia avvenuta attraverso rivoluzioni o riforme, il
punto essenziale è che in entrambi i casi la maggioranza dell’élite che guidava
la trasformazione si trovava al livello dell’onda di probabilità
arancione. Come sempre avviene, ogni profonda trasformazione sociale
deve essere iniziata e canalizzata da un’élite, e la élite in ogni genuina
trasformazione verticale deve essere l’avanguardia e cavalcare la cresta
della nuova onda di probabilità che sta emergendo (in questo caso
l’arancione). Se non è questo il caso, allora la rivoluzione/riforma fa
parte di quei movimenti puramente “circolari” o “ciclici”, che portano a
un cambiamento soltanto nelle strutture superficiali nella configurazione
AQAL della società. Ma se la maggioranza dell’élite rappresenta
l’avanguardia della nuova onda di probabilità emergente, allora il quinto
fattore è presente e si introduce nelle translazioni sempre più caotiche
del panorama AQAL; di conseguenza le pressioni della selezione cominciano
a spingere verso una trasformazione verticale che porti a una nuova e più
elevata configurazione dello spaziotempo, una nuova e più alta onda di
probabilità nell’oceano spumeggiante AQAL. La crisi di legittimazione può
essere alla fine risolta soltanto da un aumento dell’autenticità. Inoltre, nel caso delle
rivoluzioni/riforme moderne che hanno avuto successo, una porzione
significativa della popolazione era anch’essa al livello dell’onda di
probabilità arancione (almeno per quanto riguarda la linea cognitiva).
Come la storia ha dimostrato sempre, non serve introdurre una nuova forma
di governo (che, per esempio, sia espressione dell’onda di probabilità
arancione) se anche la coscienza della popolazione non è in alcun modo
vicina a quell’onda. La democrazia rappresentativa repubblicana è un
sistema di governo in cui la sovranità risiede in sistemi di oloni che si
trovano al livello dell’onda di probabilità arancione. Una tale democrazia
non si è mai verificata ai livelli blu, rosso o porpora. Le democrazie
rappresentative e le riforme a cui esse danno origine hanno assunto una
qualche forma stabile e duratura soltanto da 300 anni; esse portano la
stessa data dell’Illuminismo
occidentale e dell’epoca in cui è emersa l’onda di probabilità arancione
su larga scala. Infatti, lungo tutto il XX secolo vediamo che, ogni
qual volta le democrazie industriali occidentali hanno tentato di
introdurre la democrazia arancione basata sul contratto sociale nelle
società di livello rosso, il risultato è stato sempre “l’elezione” di
regimi militari del livello rosso. Anche le insurrezioni comuniste hanno
cercato di introdurre il socialismo in società rosse, e il risultato è
stato, appunto, l’insediamento di dittature militari rosse. Gli sviluppi
esterni (nelle strutture e istituzioni sociali) richiedono correlativi
sviluppi interni (nella coscienza e nella cultura) per poter essere
sostenuti; cercare semplicemente di “forzare” comportamenti “democratici”
in una popolazione è del tutto inutile se non vi è una crescita interiore
(una questione questa che può essere adeguatamente investigata soltanto
utilizzando un’analisi vicina in qualche modo all’approccio AQAL). Riassunto: Eros e
Rivoluzione Questo è un altro modo per mettere l’accento sul
fatto che la maggior parte delle “rivoluzioni”, “trasformazioni”, o “nuovi
paradigmi” di solito ha un esito letale (o, nelle migliori delle ipotesi,
irrilevante); come avviene per le mutazioni, gli effetti non sono benefici
– e questa è la ragione per cui, originariamente, il termine “rivoluzione”
significava “un movimento circolare o ciclico che non portava da nessuna
parte”. Ma la genialità di Marx (e anche degli Idealisti) fu di riuscire a
evidenziare che, sul lungo percorso, c’è un Eros nella sequenza evolutiva:
un lento, incostante, ma inequivocabile aumento della profondità nello
sviluppo e nel dispiegamento evolutivo. E, quindi, la possibilità di nuovi
e più autentici modi di espressione dell’essere, della coscienza, della
cultura e della politica emerge continuamente al livello dell’avanguardia
caotica e appena definita della configurazione di probabilità della
matrice AQAL di qualsiasi società. Questa nuova emergenza (in uno
qualsiasi dei quadranti) getta le vecchie forme dell’essere in una
destabilizzante crisi di legittimazione, che se è sufficientemente
profonda, può essere risolta soltanto da un aumento dell’autenticità. Abbiamo visto che nella versione marxiana originale,
una crisi di legittimazione avviene quando la sovrastruttura (o le
relazioni di produzione) non si accorda più con i progressi realizzati
nella base (o forze di produzione), e di conseguenza le strutture di significato di quella
cultura non sono più sostenute in modo credibile. In altri termini, la
visione del mondo dominante – e le strutture di governo – subiscono una
perdita di legittimità, una perdita di credibilità. Il significato
intersoggettivo (B/S) non si accorda più con le realtà sociali
interoggettive (B/D), e quindi una profonda crisi di legittimazione scuote
l’intera cultura. 15
Il significato non si accorda con i fatti; la verità non si accorda più
con la veracità; semantica e sintassi sono sconnesse; la base e la
sovrastruttura non si sostengono più a vicenda – e qualcosa deve accadere,
dal momento che le quattro pressioni della selezione iniziano ad animarsi
nella violenta turbolenza dell’agitata matrice AQAL. Abbiamo visto anche che nel mondo scientifico questo
significa che le vecchie teorie (le vecchie sovrastrutture) che erano
adattate alle vecchie pratiche sociali o paradigmi (la vecchia base), ed
erano state da essi generate, non si accordano più ai dati recenti e
anomali. Un nuovo paradigma (cioè, una serie di nuovi esperimenti
scientifici e ingiunzioni comportamentali) ha generato nuovi dati, nuove
prove empiriche, e nuove esperienze che non possono accordarsi né essere
spiegati dalle vecchie teorie. Le vecchie teorie, quindi, subiscono una
crisi di legittimazione: le strutture di significato (B/S) non hanno più
un adattamento funzionale con le nuove prove materiali (B/D). La vecchia
semantica e la nuova sintassi si scontrano e soltanto una nuova serie di
teorie e di strutture di significato potranno adattarsi ai dati generati
dai nuovi modi di produzione scientifica (cioè, il nuovo paradigma che
genera, attiva, produce nuovi tipi di dati e di prove empiriche). Avviene,
allora, una rivoluzione
scientifica (o, almeno, una profonda riforma) che inaugura una nuova
serie di teorie o di strutture di significato (B/S) che si accordano e si
tetra-adattano ai nuovi modi di produzione scientifica di dati (B/D); in
questo modo la nuova cultura scientifica (B/S) può di nuovo armonizzarsi
con il nuovo sistema sociale (B/D). Una crisi di legittimazione analoga avviene anche
nel mondo accademico delle discipline umanistiche, non soltanto nella
scienza. Per fare un esempio, negli ultimi trent’anni abbiamo visto un
tipo di “macchina” di produzione di dati (o ingiunzione tecno-economica)
particolarmente influente, ma che presentava essa stessa un notevole grado
di deformazione. Mi riferisco all’ingiunzione comportamentale e
all’insieme di regole sociali dirette a decostruire i testi (o decostruire
i sistemi dei significanti senza proporre un modo alternativo, ugualmente
ampio e diffuso, per rimpiazzarli con qualcosa di positivo: si trattava di
mera decostruzione senza ricostruzione). Questo modo deformato di
produzione di dati e ingiunzioni comportamentali (o paradigmi) sosteneva
la visione del mondo del falso postmodernismo egualitario (cioè, un modo
deformato dell’onda verde, noto come “the mean green meme”, il cattivo
meme verde). Questo modo di produzione o pratica di comportamento sociale
contribuì a determinare la coscienza dei professori delle discipline
umanistiche e dei loro inconsapevoli studenti. Tuttavia, a mano a mano che
nuove forme di pratica sociale, e nuove teorie basate su di esse,
cominciarono a generare modi di coscienza e cultura più integrati e più
autentici, la visione del mondo del postmodernismo estremo è stata gettata
in una profonda crisi di
legittimazione, che può essere superata soltanto da una rivoluzione o
da una riforma verso modi di coscienza, cultura e complessità più
autentici e integrati nel panorama accademico. Questa particolare
rivoluzione – un’era integrale
come avanguardia evolutiva – sta cominciando soltanto ora a delinearsi
(ed è uno dei temi principali di questo saggio). Nella politica in senso lato, una crisi
di legittimazione significa che c’è una nuova cultura emergente che non
crede alle vecchie entità di governo. La nuova cultura emergente possiede
una grado di profondità e complessità che sorpassa la capacità dei vecchi
governanti, quindi l’intera struttura di governo subisce una crisi di
legittimazione agli occhi della nuova cultura (nelle mani di Eros). Sarà
necessaria, allora, una rivoluzione politica – forse violenta
(rivoluzione), o forse no (riforma) – per permettere che nuovi sistemi
di governo possano farsi carico del nuovo aumento di profondità nella
linea cognitiva e nella tecnologia. (Come abbiamo detto più volte, l’unica
cura per una profonda crisi di legittimazione – in ogni campo,
scientifico, accademico, politico – è un aumento di autenticità.) Se
quelle rivoluzioni/riforme hanno successo, il nuovo, e più autentico,
sistema di governo potrà godere di una forte legittimità agli occhi della
nuova, e più autentica, cultura. In caso di fallimento, non restano che le
guerre tra culture, in quanto varie culture e sottoculture gareggiano per
la legittimità. E’ grande la varietà di soluzioni più o meno piacevoli che, nel corso dei secoli, sono state escogitate per affrontare le guerre interne tra culture. Tra esse, una alquanto divertente, messa in atto dai credenti mitici, fu quella dell’uccisione in massa delle streghe magiche (probabilmente centinaia di migliaia nella storia dell’Europa). Ma molte soluzioni furono, invece, positive: per esempio, la Costituzione degli Stati Uniti, originata in gran parte dall’onda di probabilità razionale (arancione) esigeva che, sebbene fosse permesso agli individui di avere qualsiasi tipo di credenza privata – primitiva, arcaica, magica egocentrica, mitica etnocentrica – tuttavia, nello spazio pubblico essi dovevano comportarsi nel rispetto delle leggi razionali, mondocentriche. La Costituzione democratica era più autentica dell’aristocrazia precedente, e quindi la freccia del tempo stava dalla sua parte. Naturalmente, come abbiamo detto, per sostenere questo dispositivo, una percentuale significativa della popolazione (non soltanto l’élite rivoluzionaria) doveva trovarsi a un livello di coscienza sufficientemente evoluto (in questo caso il livello arancione o uno più elevato), altrimenti il contratto sociale sarebbe semplicemente degenerato in regimi rossi e dittature blu di questo o quel tipo... Qualsiasi tecnologia più avanzata e qualsiasi
cognizione più profonda presentano rispetto ai loro predecessori numerosi
vantaggi (oltre, naturalmente, alle nuove forme di patologia introdotte
dai nuovi modi: la dialettica del progresso). Stavamo esaminando prima
l’esempio dell’orticoltura-mitica rispetto al foraggiamento-magico nelle
loro forme positive: un vantaggio fondamentale era che la visione del
mondo mitica possedeva una profondità relativamente più grande (che
includeva e abbracciava un numero maggiore di individui e quindi poteva
unire molte tribù in una comunione sociale molto più vasta rispetto ai
legami di consanguineità che dominavano i modi del foraggiamento-magico).
Quest’aumento relativo della profondità cognitiva era accompagnata da un
aumento della profondità tecnologica dell’orticoltura rispetto alla caccia
e raccolta (evidenziata da un più alto grado di complessità e integrazione
nel sistema sociale) – e questa è la ragione per cui i
cacciatori/raccoglitori adottarono i modi di produzione dell’orticoltura dovunque essi
fossero introdotti. 16 E, una volta che la nuova visione del
mondo emerse per armonizzarsi con la nuova base (per esempio, quando il
mitico prese il posto del magico), allora la visione del mondo mitica più
elevata e il modo dell’orticoltura più profondo (e più complesso) furono
in sintonia; essi riflettevano dimensioni differenti della stessa onda di
probabilità, e dunque potevano tetra-evolvere più armoniosamente…(finché
emersero i modi industriali per rimpiazzare quelli dell’orticoltura e
agrari, e le vecchie visioni del mondo dell’appartenenza mitica furono
sfidate dal sorgere delle visioni del mondo razionali-egoiche. Fu la
volta, allora, di un altro capitolo di guerre culturali e sociali di
trasformazione e di sofferenze per l’umanità (sia attraverso rivoluzioni
vere e proprie, sia attraverso riforme meno violente…). Il vantaggio di ogni visione del mondo più elevata
non si trova dalla parte del termine “includere”, ma del termine
“trascendere” dell’equazione: vi è Eros nella sequenza, così che la
visione del mondo nuova e più elevata con il suo valore trascendente si
sposta in un nuovo spazio di probabilità (o in una nuova nicchia) dove può
fiorire al di fuori delle vecchie abitudini kosmiche (mentre dà inizio, in
quella nuova nicchia, alle nuove forme di abitudini kosmiche che le sono
proprie) – proprio come, per esempio, i mammiferi trovarono un nuovo
spazio al di fuori delle onde di probabilità rettiliane (sebbene il
cervello dei mammiferi, naturalmente, trascenda e includa il tronco
cerebrale rettiliano, che trascende e include le funzioni della vita
vegetativa, che trascendono e includono le molecole inorganiche, che
trascendono e includono gli atomi, che…). La visione del mondo nuova e più
profonda/elevata è allora selezionata e portata in un nuovo spazio di
probabilità, anche se lì c’è un numero di oloni inferiore rispetto allo
spazio precedente (le abitudine kosmiche dello spazio precedente sono
diventate ora sottocomponenti dei nuovi oloni). I modi di governo propri del foraggiamento-magico
fecero posto ai modi di governo dell’agrario-mitico, che, a sua volta,
fecero posto a quelli razionali-industriali, che si trovano ora nel punto
cuspidale dell’informatico-pluralistico. Tuttavia, anche se l’avanguardia
evolutiva prende il controllo delle forme principali del sistema di
governo, tutte le onde
precedenti rimangono nella cultura come sacche marginali, anche se la
cultura stessa, nel suo insieme, è soggetta al nuovo sistema di governo. I
livelli evolutivi degli individui e delle sottoculture coprono l’intero
spettro delle onde della coscienza (fino al livello che rappresenta il
centro di gravità medio di una cultura con pochi oloni che si spingono
oltre). E questo rappresenta la fonte principale delle guerre culturali
interne. In questo riassunto è, allora, importante ripetere
quanto segue: ciò che Marx non è riuscito a comprendere è quello che
praticamente tutti gli altri teorici non sono stati in grado di cogliere.
Vale a dire: non è vero che ogni società ha un unico, monolitico modo
tecnologico e una singola, monolitica visione del mondo, e che le due
devono in qualche modo armonizzarsi. Al contrario, ogni società è uno
spettro di attualità AQAL: ci sono individui a ogni livello dello spettro
della coscienza, almeno fino al livello medio dell’evoluzione di quella
cultura (con pochi che si spingono oltre). E ci sono sacche di ogni modo
di produzione tecno-economica fino a quello che si trova all’avanguardia:
persino nelle società industriali ci sono bande di strada rosse che si
procacciano i mezzi di sussistenza come al tempo dei
cacciatori/raccoglitori, e i contadini del Kansas sono ancora lì a
piantare sementi. Quindi non c’è un’unica base né un’unica sovrastruttura
e, quindi, non è vero che una contraddizione interna tra esse potrebbe innescare la
maggiore trasformazione che si sia mai registrata nella storia. L’idea
generale di Marx – cioè quella di una discrepanza tra B/S e B/D che genera
contraddizioni e tensioni collettive – è ancora vera, ma la discrepanza si
estende all’intero spettro della coscienza fino all’onda più alta che
costituisce la media generale in quella data società, e riguarda i quattro
quadranti con le loro numerose onde e correnti (e tutti devono
tetra-adattarsi nella configurazione AQAL, o qualcosa deve succedere). L’Idea di
Progresso Soltanto una tale interpretazione AQAL può
permetterci di trattare l’idea di
progresso in un modo che abbia senso alla luce delle realtà storiche
attuali. Il problema con praticamente tutte le precedenti nozioni di
progresso – dall’Illuminismo a Marx e fino alle odierne versioni liberali
e democratiche – è che esse
presupposero in modo totalmente infondato che una data società
avesse semplicemente un’unica visione del mondo fondamentale e un unico
modo tecno-economico fondamentale, e che, quindi, la storia dovesse
rappresentare un aumento progressivo, passo dopo passo, dei valori
liberali lungo la grandiosa scala del progresso lineare. Quindi, se
l’Illuminismo rappresentava l’emergenza della razionalità-industriale che
soppiantava la mitologia-feudale, allora la modernità non poteva incarnare
nient’altro che non fosse il
progresso puro e semplice. Naturalmente, una società il cui sistema di governo
incorpora i modi razionali- industriali (arancione) ha ancora sacche di
sottoculture magiche e mitiche (porpora, rosse e blu). Inoltre, i prodotti
dell’onda arancione possono ora essere utilizzati dalle onde
pre-arancione. La coscienza morale arancione, per esempio, esige che tutte
le persone siano trattate con giustizia, indipendentemente da razza,
colore, sesso e credo. La cognizione arancione è sufficientemente avanzata
da poter produrre migliaia di camere a gas, tuttavia la coscienza morale
arancione non le userebbe mai. Ma la coscienza tribale rossa può
facilmente impadronirsi dei prodotti arancione per usarli con piacere – da
qui Auschwitz. In altri termini, “livelli e linee” diventano un
importante ingrediente dell’analisi AQAL di ogni idea di “progresso”,
poiché più elevato è il livello di sviluppo di una linea qualsiasi in una
data società, più grande è la possibilità che di quei prodotti più elevati
possano impadronirsi livelli evolutivi più bassi presenti in altre linee.
Quindi, più grande è la genuina profondità in una società – cioè, più il
progresso è genuino, reale, autentico – più grande è la varietà di
patologie che possono sorgere sulla sua scia, a causa dei livelli e delle
linee. Questo ci permette di individuare le “notizie buone e cattive” di
tutte le trasformazioni sociali, senza cadere nelle due sole opzioni
generalmente accettate, quella che vede soltanto progresso, e quella che
nega qualsiasi progresso. In breve, per quanto “elevata” sia una società in
termini di profondità evolutiva, ogni essere umano deve iniziare,
comunque, dal livello uno; quindi, più grande è la profondità, più
numerosi sono i problemi che possono insorgere. Persino in una società il
cui sistema di governo fosse al livello turchese, gli individui dovrebbero
ancora cominciare dal beige, e poi porpora, rosso, blu, arancione, verde,
giallo, e turchese – se si sviluppano completamente. Ma molti individui
rimarranno a onde di sviluppo meno elevate, cosa che è certamente un loro
diritto in tutte le società post-arancione. Questo fatto da solo spiega le
difficoltà delle culture avanzate: quanto più evoluta è la cultura, quanto
più numerosi sono gli stadi di sviluppo trascesi e inclusi, tanto più
numerosi, dal momento che ogni stadio ha le sue patologie, saranno i modi
in cui si può essere malati. Quindi, notizie buone e cattive allo stesso
tempo. Conseguentemente entrambe le posizioni sono
accettabili, quella che sostiene il progresso in ogni linea, e quella che
riconosce che le culture più elevate, pur mostrando un genuino progresso,
possono essere soggette a barbarie tali da essere inimmaginabili per le
culture precedenti. Questo fatto,
inoltre, fa sì che tutte le società siano esposte alle guerre di
cultura interne, poiché sacche di sottoculture che si trovano a diverse
onde di coscienza sono in lizza per la loro legittimazione. Come abbiamo
visto, nell’Occidente industrializzato di oggi ci sono tre sottoculture
principali ancora in guerra tra loro: l’onda tradizionalista blu (che si
adattava meglio ai modi agrari-feudali), l’onda moderna arancione (che era
più adeguata per i modi industriali di produzione di massa) e l’onda
postmoderna verde (meglio adeguata ai modi di produzione informatici
pluralistici). I sistemi di governo delle società occidentali si trovano
nella lenta e difficile transizione dall’industriale arancione
all’informatico verde. E il rischio maggiore nel mondo odierno è
costituito dal fatto che l’onda verde sta emergendo in molti casi nella
sua modalità deformata, con la sua matrice AQAL profondamente fratturata
dal pluralismo “flatland” che cancella la profondità dal Kosmo dovunque la
incontra. Ma questa è un’altra storia, quella dei “boomeritis”, non è
vero? 17 Sommario Abbiamo percorso molta strada nelle prime tre parti
di questo saggio. Segue un breve sommario dei punti principali che abbiamo
trattato. · Ogni olone possiede almeno quattro dimensioni dell’essere-nel-mondo: soggettiva, oggettiva, intersoggettiva e interoggettiva. · Nella dimensione soggettiva (A/S), la natura momento-dopo-momento del fluire dell’esistenza implica la prensione – o il sentimento che questo momento ha del momento precedente – cioè un trascendere-e-includere olarchico del momento precedente. Questo è un esempio del fatto che ogni dimensione dell’essere-nel-mondo eredita un tipo di influenza (o karma kosmico) dai suoi predecessori. · Nella dimensione oggettiva (A/D), la natura momento-dopo-momento del fluire dell’esistenza implica, tra altre cose, la risonanza morfica e la causazione formativa, dove la forma oggettiva di un olone risuona in accordo con forme similari attraverso lo spaziotempo, influenzandole in una certa misura (così come una corda che vibra causa la vibrazione alla stessa frequenza di una corde similare. Le due corde che vibrano insieme rappresentano la risonanza morfica, la prima corda che causa la vibrazione della seconda è analoga alla causazione formativa). Nella dimensione A/D, questa eredità appare essenzialmente come le forme passate dell’olone individuale che influenzano la forma presente. Quest’influenza A/D, come vedremo, sembra coinvolgere anche vari tipi di energia sottile. [Vedi la traduzione del Saggio di K. Wilber “Per una Teoria Comprensiva delle Energie Sottili” su questo sito. N.d.T.] Un’altra forma ugualmente importante dell’eredità A/D è l’autopoiesi, attraverso cui gli oloni viventi si auto-organizzano e si auto-riproducono (Tratteremo approfonditamente l’autopoiesi in Exerpt B). · Nella dimensione intersoggettiva (B/S), la natura momento-dopo-momento del fluire dell’esistenza implica l’eredità di un retroterra culturale di significati condivisi e di prensioni reciproche. In sostanza, questa è la base della memoria culturale. · Nella dimensione interoggettiva (B/D), la natura momento-dopo-momento del fluire dell’esistenza implica la risonanza morfica collettiva e la causazione formativa collettiva, che forniscono varie impronte morfogenetiche che influenzano fortemente, e a volte guidano direttamente, il dispiegarsi evolutivo degli oloni individuali che emergono “ingranati” con queste impronte: questa è semplicemente una sottocategoria del fenomeno generale della memoria dei sistemi. · Quindi, le quattro dimensioni dell’essere-nel-mondo sono influenzate, in una certa misura, dai loro predecessori. · Detto differentemente, ogni olone eredita, come una base data o a priori, la matrice AQAL del momento precedente. · Quest’eredità implica modelli profondi dell’essere-nel-mondo che non sono archetipi preesistenti, ma abitudini kosmiche. · Le abitudini kosmiche non sono rigide strutture concrete, ma onde di probabilità di trovare un particolare tipo di olone in un punto particolare dello spaziotempo nella matrice AQAL che si dispiega creativamente. · Per sopravvivere, ogni olone deve tetra-adattarsi alla sua eredità AQAL, altrimenti rischia l’estinzione. Questa tetra-evoluzione implica le pressioni della selezione nelle quattro dimensioni dell’essere-nel-mondo (verità, veracità, significato, adattamento funzionale). · Anche se la matrice AQAL di questo momento eredita la matrice AQAL del momento precedente, aggiunge, tuttavia, la sua scintilla di novità creativa e trascendenza. Ogni occasione attuale è un “trascendere e includere”, che dà origine alla whiteheadiana natura olorchica di ogni momento. · Per questa ragione l’evoluzione è caratterizzata non solo dall’eredità delle forme passate e dal tetra-adattamento, ma anche dall’emergenza di nuove forme in salti trascendenti di creatività. Come è stato sintetizzato da Jantsch, l’evoluzione è “auto-organizzazione attraverso auto-trascendenza”. · Questi salti di trascendenza creano nuove nicchie nella matrice AQAL caratterizzate da onde di probabilità di maggiore profondità, coscienza e capacità di abbracciare un numero maggiore di livelli. · Queste nicchie assumono forme specifiche come abitudini kosmiche quando lo spazio è attivato quadraticamente da un numero sufficientemente vasto di oloni (che poi trasmettono quest’eredità agli oloni seguenti che le includeranno e trascenderanno). · Le potenzialità più elevate diventano attualità concrete – e gli stati più elevati diventano stadi attuali – attraverso questo processo di attivazione creativa nei quattro quadranti. Non c’è bisogno in nessun momento di livelli, strutture o stadi preesistenti. · Ogniqualvolta una nuova nicchia è in processo di tetra-emergere, la vecchia nicchia è gettata in una crisi di legittimazione che può essere risolta soltanto da una aumento dell’autenticità – o da una trasformazione verso la nuova nicchia che possiede profondità, coscienza, cultura e complessità più ampie. · Tuttavia, genuine trasformazioni verticali verso livelli più grandi di profondità non significano automaticamente progresso, perché uno sviluppo più elevato in certe linee può essere accompagnato da uno sviluppo più basso in altre linee (un fenomeno chiamato livelli e linee, sia negli individui che nelle società). · Per questo motivo, lo sviluppo storico si presenta sempre come una sofferta miscela di “buone e cattive notizie”, dal momento che gli individui e le sottoculture di una società coprono l’intero spettro della coscienza in tutte le sue onde disponibili, e tanto nelle loro forme sane che in quelle patologiche. · Conseguentemente, maggiore è la profondità di qualsiasi individuo o cultura, maggiori sono le potenzialità e le patologie disponibili. · Un’analisi AQAL, o integrale, di tutti questi fattori rappresenta molto probabilmente la migliore opportunità di aumentare le buone notizie e diminuire quelle cattive in ogni configurazione AQAL (per quanto riguarda l’individuo, la famiglia, la società, la specie, il pianeta e il Kosmo), perché soltanto un’analisi integrale prende in considerazione la più ampia varietà di dati provenienti dal maggior numero possibile di fonti, ed è quindi l’approccio alla comprensione di se stessi e degli altri meno violento e più inclusivo.
Libera traduzione dall'inglese di Giovanna Visini FONTE: www.wilber.shambala.com
Dott.ssa Giovanna Visini A.R.A.T.- Associazione Rebirthing Transpersonale Cell. 338/2124389 E-mail: giovannavisini@tiscali.it http://www.rebirthing-milano.it/
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